Vierteljahrschrift für Sozial- und Wirtschaftsgeschichte - booksnow ...

I consigli economici e finanziari di im banchiere ital. del sec. XYl. 461il benessere, anzi la ricchezza, dei sudditi, occorre favorire illavoro, origine prima d' ogni hicro, e togliere gli inceppamentiche trattengono 1' impiego di utili energie. Mai gravare adunquei prodotti manufatti dello stato con tasse esose, qiiando 1' esportazionedei medesimi sia continua e quando la massa dellaproduzione iiguagli quella estera: che 1' acquisto ed il consumodelle materie mannfatte e tanto maggiore, quanto minore e ilprezzo. Ne basta: se la merce e sul mercato a prezzo mite, lostraniero non e allettato a produrla, mentre se il prezzo e elevato,pensa di farsene produttore pur esso per emanciparsi dal mercatodi altri e gareggiare e fargi coucorrente pericoloso verso iproduttori che prima lo rifornivano. Le tasse siano rivolte invececontro le materie di lusso, come sete e spezierie, che sonoim superfluo, e ciö all' ingresso, come all' uscita dallo stato.Si gravi anche opportunamente1' esportazione dei prodottinaturali delle terre francesi mancanti all' estero e dei quali glistranieri non possano fare acquisto su altri mercati: ciö perösenza apparenza di dazi, di tributi, di gabeile o di esazioni.Sotto i precedenti governi non vennero mai applicati questiprincipi di sana politica economica, ma si procedette sempre inmodo daunoso all' erario, gravando di dazi e di imposte 1' esportazionedelle mercanzie, senza le opportune differenze fra ivari prodotti esportati. Ora due sono le materie di produzionefrancese, dalle quali non possono emanciparsi i mercati stranieri,il sale ed il vino. Finora nell' interne della Francia questi prodottisopportano innumerevoli angherie, sotto forma di gabeile,di pedaggi, di passaggi, di ottavi, di quarti, di ventesimi ecc,per modo che il prezzo delle merci suddette nell' interno dellostato e molto elevato pei consumatori nazionali, minimo inveceper gli stranieri, che comperano i prodotti e li esportano senzaimposte quasi, in ispecie il sale ed il vino, essende gravatoquesto solo da leggera tassa. Cosi non e esagerazione chegli abitanti del regno dicano favoriti a loro confronto i consumatoristranieri. Come rimediare a tutti questi inconvenienti ?Pel sale la questione e giä trattata nel 2° memoriale. In altrimemoriali assevera il Massone di avere fatto proposte circa ilgrano ed il vino, ma dei medesimi non ho altra notizia. Restano