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Rebhuhn. Schlussbericht 1991–2000 - BAFU

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Riassunto<br />

Durante gli ultimi 40 anni, lo sfruttamento intensivo ha fatto perdere al paesaggio<br />

agricolo dell‘Altipiano svizzero molto del suo valore di un tempo quale spazio vitale<br />

per piante e animali. I cambiamenti strutturali del paesaggio, la forte meccanizzazione,<br />

la monotonia nella rotazione delle colture e l‘impiego massiccio di sostanze<br />

chimiche di sintesi hanno portato a forti diminuzioni degli effettivi, soprattutto delle<br />

specie di uccelli che vivono nei campi e nei prati. A causa dei problemi ecologici<br />

ma anche sulla base di esigenze economiche, dal 1993 la politica agricola svizzera<br />

promuove tra l‘altro la diversità delle specie, versando pagamenti diretti per superfici<br />

di compensazione ecologica. Nell‘ambito di questa politica, nel 1991 l‘Ufficio<br />

federale dell‘ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP) ha incaricato la Stazione<br />

ornitologica svizzera di Sempach di effettuare un progetto della durata di 10<br />

anni allo scopo di raccogliere esperienze sulla realizzazione di misure di compensazione<br />

ecologica e favorire specie minacciate di uccelli dei campi, in particolare<br />

la Starna, come pure la Lepre comune.<br />

La scelta della Champagne genevoise GE e del Klettgau SH, quali regioni di studio<br />

per il progetto parziale «Starna», è stata determinata dalla presenza in quelle zone<br />

delle ultime starne della Svizzera. Grazie all‘impegno della Confederazione e dei<br />

Cantoni, come pure al sostegno finanziario di privati, con misure ecologiche mirate<br />

si sono potuti rivitalizzare alcuni chilometri quadrati di superficie agricola intensiva.<br />

Per far ciò è stato necessario non solo un grosso impegno per motivare e consigliare<br />

gli agricoltori, ma anche uno stimolo finanziario supplementare rispetto ai<br />

contributi di base secondo l‘Ordinanza concernente i contributi ecologici all‘agricoltura<br />

(OCEco, art. 31b, LAgr), risp., dal 1999 secondo l‘Ordinanza concernente i<br />

pagamenti diretti all‘agricoltura (OPD, LAgr). Sono stati promossi in maniera particolare<br />

i maggesi fioriti, seminati e spontanei, e si è cercato di rivitalizzare almeno<br />

5% della superficie agricola utile (SAU) con superfici di compensazione ecologica<br />

di alto valore. Nel Klettgau, con la coltivazione senza pesticidi delle vecchie qualità<br />

di cereali farro e spelta minore e la commercializzazione di diversi prodotti di nicchia,<br />

si sono potuti unire interessi ecologici ed economici.<br />

All‘introduzione, nel 1993, di pagamenti diretti ecologici era legata la speranza di<br />

un miglioramento della qualità degli spazi vitali per animali e piante sulla superficie<br />

agricola utile. Secondo le statistiche nel 1999 nel Canton Ginevra le superfici di<br />

compensazione ecologica ammontavano al 7,1% della SAU (senza alberi da frutto),<br />

nel Canton Sciaffusa al 7,4%. Nelle regioni di studio la percentuale era del 18,9%<br />

(Champagne genevoise), risp. 1,5%, 3,3%, 5,2% e 5,3% (Klettgau).<br />

Dal 1991 la percentuale delle superfici ecologicamente valide all’interno dei terreni<br />

agricoli sfruttati in maniera intensiva compresi nello studio è aumentata ma, sebbene<br />

un’evoluzione sia stata promossa attivamente attraverso un intenso lavoro di<br />

consulenza e un elevato impegno finanziario, solo nella Champagne genevoise è<br />

stato possibile raggiungere, come previsto nel progetto, il 5% di superfici di compensazione<br />

ecologicamente valide (5,2%). Nel Klettgau la percentuale raggiungeva<br />

il 2,9%, risp. il 3,5% sulle due superfici fortemente rivitalizzate, mentre sulla superficie<br />

di riferimento, sulla quale le misure di compensazione ecologica sono state<br />

20 <strong>Rebhuhn</strong>. <strong>Schlussbericht</strong> <strong>1991–2000</strong>

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