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Musica che affronta il silenzio - Scritti su Toru Takemitsu - Pavia ...

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22<br />

Luciana Galliano<br />

dispiegamento di ulteriori forze m<strong>il</strong>itari americane <strong>su</strong>l territorio giapponese e, specie dopo la<br />

Guerra di Corea, all’espansione della presenza m<strong>il</strong>itare statunitense in terra giapponese, e fu<br />

così violento <strong>che</strong> alla fine del 1960 <strong>il</strong> presidente Eisenhower fu costretto a cancellare la <strong>su</strong>a<br />

visita in Giappone per la firma del trattato. Un gruppo di intellettuali anpo fra cui Takemit<strong>su</strong><br />

si unisce, costituendo l’associazione Wakai Nihon no Kai (Associazione giovane Giappone).<br />

Il clima di impegno sociale e artistico <strong>che</strong> segna <strong>il</strong> decennio si rispecchia nel carattere<br />

delle composizioni di Takemit<strong>su</strong>. Il <strong>su</strong>o pensiero poetico e musicale si approfondisce e si<br />

affina di molto; gli anni Sessanta possono dirsi uno dei <strong>su</strong>oi periodi più creativi, in cui vedono<br />

la luce alcuni capolavori. In questo stesso torno di tempo Takemit<strong>su</strong> si trova far parte<br />

an<strong>che</strong> di un gruppo di compositori, sempre per <strong>il</strong> tramite di Hayasaka, <strong>il</strong> Sakkyokkashdan,<br />

<strong>che</strong> darà vita all’importante esperienza della “Sget<strong>su</strong> Contemporary Series”.<br />

L’associazione culturale Sget<strong>su</strong> nacque come libera espressione della felice creatività e<br />

della munificenza della famiglia Teshigahara, una moderna scuola di ikebana. Il centro fu<br />

inaugurato <strong>il</strong> 19 novembre 1958, l’attività comprendeva una sezione cinematografica, una<br />

di video ed elettronica, una musicale e una teatrale, oltre alle attività di scuola. Il primo<br />

concerto vi si tenne nell’estate del 1959, con <strong>il</strong> pianista Takahiro Sonoda appena tornato da<br />

Berlino <strong>che</strong> eseguì – <strong>su</strong> un Bösendorfer rosso disegnato da Norbert Schlesinger – brani di<br />

Schönberg, Webern, Moroi, Yuasa, etc. Nell’apr<strong>il</strong>e del 1960 viene presentato <strong>il</strong> brano<br />

elettroacustico di Takemit<strong>su</strong> Mizu no kyoku (Water Music) composto negli studi di Sget<strong>su</strong>,<br />

insieme a Sora, uma soshite shi (Sky, Horse and Death, 1957-8). 7 Nello stesso concerto<br />

Hisao Kanze eseguì una danza n con l’allestimento scenico di Teshigahara e le luci di<br />

Naot<strong>su</strong>gu Imai. La danza n di Kanze, in un altro concerto di opere di Mamiya Michio la<br />

presenza di un musicista giday, la stessa coabitazione con un’arte profondamente<br />

tradizionale come l’ikebana, quand’an<strong>che</strong> in una versione ‘moderna’ come la Teshigahara,<br />

sono tutti segnali di un passaggio definitivo di statuto della musica e delle arti giapponesi<br />

tradizionali nel nuovo quadro culturale: da mondo separato e vagamente iniziatico a<br />

presenza viva e fert<strong>il</strong>e negli anni Sessanta. Ancora una volta dei giovani artisti di diversi<br />

ambiti si radunano a collaborare insieme, e Takemit<strong>su</strong> si trova a confrontarsi ormai<br />

ineludib<strong>il</strong>mente con le forme artisti<strong>che</strong> della propria cultura. Nell’ottobre 1961 scriveva,<br />

avendo an<strong>che</strong> ampliato <strong>il</strong> proprio orizzonte di ascolti ‘tradizionali’:<br />

Sentito gagaku all’Agenzia della Casa Imperiale. Sono rimasto davvero molto impressionato<br />

dai <strong>su</strong>oni ascendenti <strong>che</strong> si innalzano verso <strong>il</strong> cielo come un albero. Se le onde<br />

sonore della musica fluttuano nell’aria ed esistono necessariamente nel tempo, la mia<br />

impressione è <strong>che</strong> gagaku sia una musica <strong>che</strong> sfida <strong>il</strong> tempo mi<strong>su</strong>rato. […] non genera<br />

un tempo esteriore ma risveglia un ritmo interiore latente […]. Ascoltandone <strong>il</strong> flusso<br />

7 Nel 1957, presso lo studio e <strong>su</strong> commissione della NHK, <strong>su</strong> testo di Shuntar Tanikawa, Takemit<strong>su</strong> componeva<br />

<strong>il</strong> brano di musica concreta Aru otoko no shi (Morte di un uomo, la storia di B<strong>il</strong>ly the Kid), ricomposto nel 1958<br />

con <strong>il</strong> titolo di Sora, uma soshite shi (Sky, Horse and Death). Nel 1960 questo brano fu ripreso a San Francisco<br />

dal gruppo di musica sperimentale Vortex, e nello stesso anno fu eseguito alla Sget<strong>su</strong> Hall insieme a Quiet<br />

Design, poi ancora ripreso in un concerto della prima edizione del “Tokyo Festival of Contemporary Music”.

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