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Musica che affronta il silenzio - Scritti su Toru Takemitsu - Pavia ...

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Quanto giapponese è stato Takemit<strong>su</strong>? È importante<br />

chiederselo?<br />

Peter Burt<br />

Per meglio intendere la prima domanda, vorrei cominciare con un piccolo esperimento di<br />

pensiero. Provate a immaginare un famoso compositore italiano del dopoguerra – per esempio,<br />

Luciano Berio. Allora, Berio va a Tokyo ed entra in un negozio di dischi, ove vede un<br />

disco giapponese della <strong>su</strong>a musica. Ma alla <strong>su</strong>a vista rimane turbato. Sulla copertina del disco<br />

si trovano immagini di stereotipi ‘italiani’ – <strong>il</strong> Colosseo, gli spaghetti, una bottiglia di Chianti,<br />

etc. Come si sente Berio? Sì, naturalmente, si sente in<strong>su</strong>ltato, forse addirittura si arrabbia. È<br />

stato ridotto a cliché – non sono stati recepiti lui e la <strong>su</strong>a musica come veramente sono, ma<br />

solo come rappresentazioni di una cultura esotica, una ‘Italia’ immaginata.<br />

Questo – come ho detto – è solo un esperimento di pensiero: non è mai veramente<br />

<strong>su</strong>ccesso. Ma ciò <strong>che</strong> descrivo adesso è veramente <strong>su</strong>ccesso, nell’anno 1971. In<br />

quest’anno Tru Takemit<strong>su</strong> è andato in Francia per assistere alle “Journées de Musique<br />

Contemporaine” delle “Semaines <strong>Musica</strong>les Internationales de Paris”; e poco più tardi, in<br />

uno dei <strong>su</strong>oi libri, ha scritto questo:<br />

Pochi giorni fa, soggiornando a Parigi, ho visto l’edizione francese di un disco<br />

della mia musica <strong>che</strong> si vende negli Stati Uniti. Ma <strong>su</strong>lla copertina – benché trasformato<br />

con una certa astrazione – era stato stampato un monte <strong>che</strong> assomiglia<br />

chiaramente al Fujiyama, con un sfondo composto di figure <strong>che</strong> – a giudicare<br />

dall’acconciatura, etc. – sembrano essere delle maiko [tipo di geisha giapponese].<br />

(Takemit<strong>su</strong> 1971, p. 198)<br />

Come si sente Takemit<strong>su</strong>? Sì, naturalmente, come Berio si sente an<strong>che</strong> lui in<strong>su</strong>ltato:<br />

Ho scoperto questo in un negozio di dischi insieme coi miei amici compositori francesi,<br />

e allora… mi sono sentito deluso, <strong>che</strong> an<strong>che</strong> la mia musica fosse stata recepita<br />

solo in questo modo. E, con quegli amici <strong>che</strong> non avevano alcuna responsab<strong>il</strong>ità per<br />

questa cosa… ho accusato la compagnia di dischi di eccessivo mercant<strong>il</strong>ismo.<br />

(Takemit<strong>su</strong> 1971, p. 198)

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