Musica che affronta il silenzio - Scritti su Toru Takemitsu - Pavia ...
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<strong>Musica</strong> <strong>che</strong> <strong>affronta</strong> <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio. <strong>Scritti</strong> <strong>su</strong> Tru Takemit<strong>su</strong><br />
Nell’ultimo episodio, In a Cup of Tea, è in atto la con<strong>su</strong>eta pratica di tagliare i <strong>su</strong>oni, «les<br />
sons-chocs», secondo Takemit<strong>su</strong> (Tessier 1998b, p. 99): operazioni di innesto e di montaggio<br />
creano notevoli metamorfosi dei materiali stessi e preziose alchimie della tavolozza timbrica.<br />
Figura 9. Quarto episodio di Kwaidan.<br />
«Il momento più interessante è quello in cui aggiungo <strong>il</strong> <strong>su</strong>ono. In quel momento<br />
tremo…» (Kurosawa)<br />
Alain Poirier ricorda <strong>che</strong> i registi con cui Takemit<strong>su</strong> ha collaborato hanno sempre r<strong>il</strong>evato la<br />
<strong>su</strong>a volontà di non avere a <strong>che</strong> fare con le immagini semplicemente rincorrendo le sincronie,<br />
<strong>il</strong> commento e la sottolineatura, inaugurando modalità di lavoro inedite e non convenzionali. 44<br />
Poirier pone inoltre l’attenzione <strong>su</strong>lle particolari modalità con cui realizza <strong>il</strong> missaggio: «Per<br />
esempio, privando momentaneamente la scena di una musica <strong>che</strong> non farebbe altro se non<br />
44 «A volte volevo tagliare un po’ <strong>il</strong> <strong>su</strong>ono, magari di un piede per alzare la tensione – racconta lo stesso<br />
Takemit<strong>su</strong> – chiedevo a Kobayashi, <strong>il</strong> regista, poi avremmo provato e sarebbe stato d’accordo ». Kobayashi,<br />
dal canto <strong>su</strong>o, afferma: «Salta un battito, proprio un solo ma, e lo fa diventare <strong>su</strong>ono. Invece di mettere un<br />
<strong>su</strong>ono dove uno non se lo aspetta, lo sposta leggermente, è di estremo effetto. […] I f<strong>il</strong>m <strong>che</strong> ho girato prima<br />
di lavorare con Takemit<strong>su</strong> sono pieni di musica. Il flusso della musica tendeva a diventare monotono, ma<br />
Takemit<strong>su</strong> ut<strong>il</strong>izza la musica per rompere la monotonia. Il modo in cui lui usa la musica coglie di sorpresa lo<br />
spettatore e an<strong>che</strong> <strong>il</strong> regista ne rimane colpito: “Davvero straordinario! Ha dato veramente vita alla scena”.<br />
Basandosi <strong>su</strong> questo tipo di esperienza, fra noi si era sv<strong>il</strong>uppata una relazione personale di fiducia» (Tru<br />
Takemit<strong>su</strong> e Masaki Kobayashi in Zwerin 1994).<br />
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