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L'altra agricoltura… - Inea

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portante da sottolineare, nell’ambito di ciò che esse fanno quotidianamente, è il fatto che, coinvolgendo tanti<br />

giovani, stimolano in loro la consapevolezza della propria identità e delle proprie capacità, aumentando anche<br />

il desiderio di restare in Calabria, di lavorare per il proprio territorio, di creare qualcosa di duraturo e autonomo<br />

all’interno del proprio territorio di origine. Tutti questi sono aspetti fondamentali in una regione come<br />

la nostra dove, pur essendoci le risorse per generare sviluppo, non riusciamo a creare le condizioni favorevoli.<br />

Ieri, nell’intervento sulle opportunità delle politiche, dicevo che le attuali politiche possono essere, così come<br />

sono disegnate, utilizzate per sostenere questo tipo di cooperativa. Inoltre, come diceva la Prof.ssa Cavazzani,<br />

non bisogna disegnarle all’esterno del territorio, per cui è importante identificare i soggetti beneficiari delle<br />

politiche in coloro i quali operano sul territorio. Le politiche dovrebbero accompagnare quello che esiste sul<br />

territorio. Quindi il ruolo delle politiche potrebbe rafforzare questo processo in corso sul territorio dando<br />

un’opportunità ai giovani di utilizzare l’agricoltura a fini economici, sociali, etici, solidali che non mi sembra<br />

un risultato di poco conto.<br />

Un altro problema è che passano circa 20/25 anni tra la data del sequestro dei terreni e la concessione alla<br />

cooperativa. In 20 anni un terreno agricolo si degrada, ed è difficile poi recuperarlo senza un forte sostegno<br />

finanziario, per cui il primo passo che le politiche potrebbero fare è accelerare i tempi, potrebbero sostenere<br />

queste iniziative, consentendo ai giovani di creare sviluppo sul territorio, occupazione avendo finalità sociali.<br />

Si tratta di un ruolo importantissimo, e le politiche, per svolgerlo adeguatamente, devono:<br />

identificare un chiaro modello di sviluppo;<br />

individuare i beneficiari (le cooperative sociali di tipo B);<br />

individuare quelle cooperative che hanno, oltre a quello economico, finalità sociali sul territorio;<br />

cambiare mentalità e definire in modo chiaro questi obiettivi.<br />

Credo che su questo bisogna riflettere per modificare la realtà e favorire il cambiamento dei territori e delle<br />

politiche verso forme innovative. Se vogliamo fare agricoltura in Calabria, nel nostro territorio, ma anche<br />

se vogliamo fare altro, dobbiamo staccarci dalle pratiche convenzionali che perseguono obiettivi strettamente<br />

economici. Bisogna creare un clima di fiducia tra i giovani e mostrare loro che un futuro diverso, migliore è<br />

possibile. Vi ringrazio.<br />

112 RETELEADER

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