L'altra agricoltura… - Inea
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Figura 2<br />
Quali sono le ambiguità? Una prima ambiguità è secondo me come utilizzare i fondi strutturali. I fondi strutturali<br />
non possono e non devono essere una mera erogazione di risorse pubbliche, ma, devono essere letti<br />
e percepiti come processi di sviluppo (e non mi soffermo sul termine processo e nemmeno sul termine sviluppo<br />
in quanto sono stati ampiamente trattati). Un’altra riflessione che dovremmo affrontare è la seguente: la<br />
politica di sviluppo rurale è realmente una politica di sviluppo rurale o è ancora una politica agricola? Secondo<br />
me, risente ancora e molto dell’involucro della PAC all’interno della quale nasce e, quindi, della settorializzazione,<br />
e ragiona ancora oggi (anche se meno rispetto al passato) in una logica tutta interna al mondo dell’agricoltura,<br />
mantenendo approcci difensivi, tradizionali e consuetudinari, e indirizzando gli interventi prevalentemente<br />
all’agricoltura ed in alcune Regioni soprattutto agli agricoltori. (figura 3)<br />
Quindi vengono costruiti partenariati di tipo settoriali e si favoriscono modelli di produzione diciamo convenzionali,<br />
tradizionali, ma che è altro rispetto a quello che dovrebbe essere invece il modello di produzione<br />
eco-sostenibile. Secondo me conviene riflettere sul ruolo e sui limiti delle politiche ed un primo passaggio<br />
dovrebbe essere quello di far uscire l’agricoltura e le relative politiche dal settorialismo in cui spesso sono relegate<br />
ed in cui spesso esse stesse si relegano per motivi difensivi. Ciò significa gestire il nuovo ciclo di programmazione<br />
2007-2013 in maniera integrata e coordinata con le altre politiche di sviluppo, trasformare i<br />
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