L'altra agricoltura… - Inea
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RAFFAELLA DI NAPOLI<br />
RETE NAZIONALE PER LO SVILUPPO RURALE<br />
Questo seminario ha rappresentato un’occasione importante in riferimento agli obiettivi che la Rete Leader persegue.<br />
La Rete Leader, infatti, si propone di favorire il dibattito e lo scambio di esperienze fra attori dello sviluppo<br />
rurale, coinvolti in iniziative per lo sviluppo delle aree rurali ai diversi livelli, nazionale, regionale e locale.<br />
In particolare trovo il seminario particolarmente interessante perché ha messo insieme studiosi ed esperti,<br />
ma anche numerose esperienze propositive, in corso e in fase avanzata di realizzazione, a livello locale.<br />
La qualità delle relazioni e delle esperienze che sono state presentate permette di confrontarsi con idee innovative<br />
che si stanno sviluppando a livello territoriale, e che stanno proponendo percorsi di sviluppo basati<br />
su valori, quali eticità, solidarietà, responsabilità, ma anche partecipazione e interdipendenze. Questi elementi<br />
assicurano che gli interventi abbiano una ricaduta collettiva. Inoltre, rappresentano opportunità importanti<br />
in riferimento all’elaborazione di politiche di sviluppo finanziate con fondi pubblici, oltre che nazionali<br />
e comunitari, per migliorare la qualità della vita. Questo può essere un elemento su cui si gioca il futuro<br />
dei nostri territori rurali e da cui le nostre aree rurali potranno trarre insegnamenti per diventare realmente<br />
competitive.<br />
Il lavoro dei workshop è stato un’occasione importante per confrontarsi su quanto si sta realizzando nei territori.<br />
È importante spiegare perché tanti workshop. Organizzare un seminario con tanti gruppi di lavoro diversi<br />
non è usuale, ma sicuramente questo è il valore aggiunto di questa esperienza. Nella fase iniziale dell’organizzazione<br />
di questo evento, si era pensato ad un seminario centrato soprattutto sul ruolo svolto dall’agricoltura<br />
per favorire forme di inclusione sociale, quindi quello che solitamente viene ricondotto al tema<br />
dell’agricoltura sociale. Man mano che si discuteva ci si è resi conto che forse stavamo parlando di qualcosa<br />
di più ampio. Le esperienze erano così diversificate che andavano al di là di quello che avveniva all’interno<br />
di una singola azienda, ma coinvolgevano in maniera più ampia le comunità locali dove venivano realizzate.<br />
Le diverse iniziative hanno la capacità di mettere a sistema anche le risorse locali, di coinvolgere gli attori<br />
del territorio in cui sono inserite, di valorizzare le risorse locali, e di contribuire a qualificare i territori di<br />
riferimento. Quindi il ruolo e la dimensione svolta da queste iniziative va oltre quella che era la nostra ipotesi<br />
iniziale.<br />
Tutte queste esperienze nella loro diversità e nella loro complessità hanno però alcuni elementi in comune, riconducibili<br />
all’etica sottostante i singoli interventi. Si parla di responsabilità, equità, sostenibilità, partecipazione,<br />
interdipendenza fra le persone, tutti valori che non solo costituiscono il fondamento di questi interventi, ma che<br />
dovrebbero essere enfatizzati nel processo di impostazione dello sviluppo a livello locale e territoriale.<br />
Altri elementi in comune sono gli aspetti di tipo metodologico: l’approccio dal basso, la dimensione territoriale,<br />
la capacità di svilupparsi attraverso un processo partecipativo. Il risultato è stato spesso la creazione di partenariati,<br />
o di gruppi di interesse, costituiti non solo da agricoltori, ma anche da altri attori dello sviluppo locale.<br />
Il Workshop 1 si è occupato dei sistemi di welfare e delle reti di protezione sociale nelle aree rurali. Gli aspetti<br />
interessanti di questo argomento sono molteplici, ma, in particolare, è importante sottolineare come sia im-<br />
RETELEADER 13