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L'altra agricoltura… - Inea

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Per la commercializzazione dei prodotti ci sono vari canali: la vendita diretta attraverso lo spaccio, la trasformazione<br />

in agriturismo, il rapporto con i GAS di Genova e di Milano, il rapporto con persone che hanno<br />

la seconda casa nelle vallate, che vanno lì il sabato e la domenica o che fanno la spesa per tutta la settimana,<br />

l’esportazione del vino in tutta Europa. Si sono costruite delle reti molto solide. Hanno aperto anche dei<br />

mercati reiterati dall’estero. E poi c’è l’alternativa – che ha suscitato delle critiche – della vendita on-line.<br />

Una delle critiche – in base al principio dell’auto contenimento dei territori dal punto di vista della produzione<br />

e del consumo – è che non esiste un mercato locale dei loro prodotti, esiste qualcuno del paese che va a<br />

comprare da loro, però tutti i consumatori vengono o dai GAS o dalle città. E pertanto importante riflettere<br />

sull’opportunità di creare circuiti di integrazione del consumo, della produzione a livello locale. La filiera corta<br />

intesa anche in termini di distanza.<br />

Altra questione è quella energetica. Lavorando sulle aree fragili, ci siamo accorti come esistano degli interessi<br />

imprenditoriali enormi, che cercano di costituire centrali di massa, inceneritori, discariche, distese enormi di<br />

pale eoliche su questi territori. I territori hanno oggettive difficoltà a difendersi, perché non esiste un coagulo<br />

sociale di attori sul territorio che hanno interesse a difendersi. È una popolazione molto anziana, inoltre non<br />

c’è l’interesse politico a contrastare questo rischio di colonizzazione dall’esterno. Quindi un altro argomento<br />

centrale è la natura media energetica delle aziende agricole e dei territori, dei sistemi e le filiere corte dell’energia.<br />

La Valle Unita sta già facendo una sperimentazione. Con l’installazione di un pannello fotovoltaico<br />

che produce ad una potenza di circa 20 kw, raggiunge l’85% del fabbisogno energetico. Inoltre, quest’area<br />

sta realizzando uno studio di fattibilità per installare una piccola pala eolica, per riuscire a creare una filiera<br />

corta di vendita di energia con gli abitanti del paese. È un progetto ancora in itinere, e in attesa di finanziamenti,<br />

ma appare come un bel laboratorio.<br />

RETELEADER 147

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