L'altra agricoltura… - Inea
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SINTESI DEL WORKSHOP<br />
DI DAVIDE COLACE<br />
Il concetto di bene relazionale può essere applicato al prodotto agricolo e ancor più al servizio che viene fornito,<br />
in particolare, dalle fattorie didattiche. Il Workshop è caratterizzato dall’assenza di relatori che venissero<br />
dall’esterno della nostra regione, quindi si è incentrato molto sulla realtà calabrese. Nonostante ciò, vi<br />
sono importanti spunti forniti da chi ha concretamente svolto attività di fattoria didattica, in particolare le<br />
esperienze fatte dalla Cia e dalla Coldiretti. L’attività che queste aziende riescono a sviluppare attraverso le<br />
fattorie didattiche persegue una logica concettuale, sostenuta anche dall’agricoltura contadina, opposta all’omologazione<br />
culturale. Le esigenze dei rappresentanti delle fattorie didattiche sono inerenti l’adeguamento<br />
della normativamente, gli aspetti logistici e strutturali connessi all’attività delle fattorie didattiche, e,<br />
infine, la gestione amministrativa e fiscale di tali attività. Ulteriore importanza assume la possibilità di riuscire<br />
ad attivare, anche attraverso gli istituti e gli strumenti dello stesso Piano di Sviluppo Rurale e Regionale,<br />
la formazione dei portatori della conoscenza della tradizione, quindi, fondamentalmente, degli agricoltori.<br />
La formazione di cui si è parlato, riguarda i formatori stessi. Si tratta, quindi, di un approfondimento delle<br />
conoscenze e del metodo di trasmissione delle stesse, per rendere effettivo il passaggio dell’impresa verso attività<br />
didattiche in azienda. La criticità del Workshop è dovuta alla mancanza di un interlocutore specifico, come,<br />
ad esempio, l’istituzione scolastica, con la quale sarebbe stato necessario relazionarsi. Svolgendo attività<br />
di fattoria didattica necessariamente si incontra il contesto scolastico, pertanto l’assenza di rappresentanti<br />
del settore ha limitato la possibilità di arricchire i temi trattati.<br />
I dibattiti sulle fattorie didattiche si ricollegano a temi quali la definizione di agricoltura contadina, di agricoltura<br />
sociale. Le acquisizioni scientifiche in merito indirizzano sicuramente le fattorie didattiche all’interno<br />
del concetto di agricoltura multifunzionale. Le reti relazionali, inoltre, assumono un ruolo importante nel<br />
campo delle fattorie didattiche. È, quindi, importante considerare il ruolo giocato dai soggetti che operano sul<br />
territorio e dalle associazioni di categoria.<br />
Questi ultimi soggetti hanno partecipato attivamente al Workshop, così come i rappresentanti degli agricoltori,<br />
persone che sono tornate all’agricoltura. Il concetto di contadinità si scontra con la realtà europea, che<br />
rappresenta un contesto in cui la Calabria fa difficoltà ad emergere. Si rende, quindi, necessario l’utilizzo di<br />
strumenti di incentivazione dei piani di sviluppo che conservino al loro interno metodologie ancora tradizionali.<br />
Il comparto zootecnico della nostra Regione, per esempio, è ancora così arretrato da un punto di vista<br />
strutturale, che non potrebbe giovare facilmente di aiuti diffusi sul territorio, dato che i parametri igienicosanitari<br />
devono ancora essere raggiunti completamente. In questo contesto, c’è la figura dell’imprenditore<br />
agricolo. La maggior parte dei nostri agricoltori aspira a diventare tale, ma ci sono anche coloro i quali stanno<br />
tornando alla campagna, assumendo il concetto di contadinità come elemento identitario importante. Il vero<br />
problema consiste in un’impostazione concettuale che persegue l’ideale dell’imprenditore agricolo solo<br />
c’è l’esigenza di portare l’agricoltura calabrese strutturalmente alla pari delle altre Regioni europee. Le azien-<br />
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