volume - Camera dei Deputati
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Quirinale e legge Alfano: riflessioni sulle esternazioni presidenziali<br />
2. Stando così le cose, v’è da chiedersi quali siano state le motivazioni che hanno indotto<br />
il Capo dello Stato a rilasciare i due comunicati e, soprattutto, come mai si sia insistito<br />
sulla conformità ai rilievi della sentenza del 2004 di una legge che «comunque la<br />
si pensi sul punto, si presenta ad alto grado di problematicità sul fronte della compatibilità<br />
a Costituzione» 10 .<br />
Orbene, chi scrive ritiene che le esternazioni presidenziali possano trovare radice in<br />
più d’una ragione. Innanzitutto, è probabile che un certo peso lo abbia avuto il precedente<br />
di ormai sei anni fa. Allora, il Presidente Ciampi non ritenne di motivare pubblicamente<br />
la promulgazione del Lodo Maccanico-Schifani. Si trovò “costretto” a farlo qualche<br />
giorno dopo a Berlino, preso in contropiede 11 da una «imprevista e non protocollare<br />
domanda di una studentessa italiana in trasferta» 12 , quando sostenne che le leggi possono<br />
essere rinviate alle Camere solo in caso di «manifesta non costituzionalità». Oggi, il<br />
Presidente Napolitano, conscio della rilevanza del disegno di legge e dell’attenzione di<br />
larga parte dell’opinione pubblica, ha ritenuto di rendere pubbliche le proprie ragioni sin<br />
da subito, secondo una linea di condotta che sembra aver caratterizzato i suoi primi tre<br />
anni di mandato, ogni qualvolta l’esercizio <strong>dei</strong> poteri presidenziali sia risultato suscettibile<br />
di divenire oggetto di dibattito pubblico.<br />
In secondo luogo, non può non tenersi nella dovuta considerazione il momento storico-istituzionale<br />
in cui si muoveva il Capo dello Stato nel luglio 2008. È sin troppo semplice<br />
ricordare come all’indomani delle elezioni dell’aprile 2008 il quadro politico del<br />
nostro paese sia radicalmente mutato, con la presenza in Parlamento di assai meno<br />
gruppi politici di quanto non fosse nella legislatura precedente, ed in particolare con la<br />
novità di due partiti che, presentatisi in quanto tali per la prima volta alle elezioni, hanno<br />
ottenuto insieme 493 seggi alla <strong>Camera</strong> e 264 seggi al Senato. Dalla straordinaria frammentazione<br />
politico-partitica della XV legislatura – che ha comportato per il Presidente<br />
Napolitano «un inaspettato “accumulo di prestazioni”, che [hanno visto] giustapporsi<br />
alla funzione di garanzia e di rappresentanza dell’unità nazionale anche quella di garante<br />
della stabilità istituzionale» 13 – si è passati ad una situazione in cui, se non di bipartitismo<br />
vero e proprio, quanto meno di una accentuata tendenza al bipartitismo è inevitabile<br />
parlare. In una tale situazione politico-partitica, in cui, proprio perché all’indomani del<br />
momento elettorale, la contrapposizione tra i partiti di maggioranza e quelli di opposizione<br />
non poteva che essere più netta, qualsivoglia intervento del Capo dello Stato per<br />
costituzionalmente corretto (o doveroso) che potesse essere, rischiava di essere preso<br />
come l’atto di una parte, più che come quello di un super partes, con l’inevitabile e conseguente<br />
delegittimazione del ruolo presidenziale: «come un arbitro che deve far rispettare<br />
certe regole del gioco e come un pouvoir modérateur et intermédiaire, il presidente<br />
deve essere accettato come tale dalle parti che giocano la partita politica» 14 . Un even-<br />
10<br />
P. CARNEVALE, La legge, cit., 777.<br />
11<br />
Tanto che A. PUGIOTTO, «Veto players» e dinamiche istituzionali nella vicenda del «lodo Maccanico»,<br />
in Quad. cost., 2004, 270, legge questa esternazione «in chiave di autodifesa, di giustificazione<br />
contingente».<br />
12<br />
C. CHIMENTI, Quirinale e rinvio delle leggi alle Camere, in http://www.forumcostituzionale.it<br />
13<br />
M.C. GRISOLIA, Il Presidente Napolitano e il potere di esternazione, in<br />
http://www.forumcostituzionale.it<br />
14<br />
A. BALDASSARRE-C. MEZZANOTTE, Gli uomini del Quirinale. Da De Nicola a Pertini, Laterza,<br />
Bari, 1985, 308. Più di recente, compiutasi l’evoluzione in senso maggioritario del sistema politico,<br />
E. CACACE, La Presidenza della Repubblica nella democrazia bipolare e maggioritaria, in Quad.<br />
cost., 2008, 315, ha efficacemente messo in luce come «la capacità del Presidente non solo di essere,<br />
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