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volume - Camera dei Deputati

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292<br />

Giulio Enea Vigevani<br />

nel diritto straniero (tra i molti, l’art. 67 della Costituzione francese, oltre che le regole di immunità<br />

del sovrano in Regno Unito e Spagna) e risponde forse ad un disegno costituzionale<br />

non incoerente, in ragione del suo ruolo di garante della Costituzione. Una scelta in questo<br />

senso sembra così rientrare in linea di principio nella discrezionalità del legislatore.<br />

5. Se vogliamo estendere tale ragionamento alle altre tre cariche, l’ostacolo fondamentale<br />

si rinviene nel carattere collegiale degli organi da queste presiedute. Resta, infatti,<br />

fermo l’ulteriore motivo di incostituzionalità individuato dalla Corte in relazione<br />

all’art. 3 Cost., relativo alla illegittima distinzione del regime processuale tra i Presidenti<br />

delle Camere e del Consiglio <strong>dei</strong> ministri, da una parte, e gli altri componenti degli organi<br />

da essi presieduti, dall’altra.<br />

Prescindendo per un momento da tale a mio avviso insuperabile obiezione, tra queste<br />

cariche “sospese” vi sono, tuttavia, differenze non trascurabili; specificamente per quanto<br />

concerne i Presidenti delle Camere, si potrebbe, pur con qualche forzatura, ipotizzare<br />

che le specifiche attribuzioni che la Carta conferisce loro (artt. 63, comma 2, 85, comma<br />

2, e 86 Cost.) concretizzino una funzione di collaborazione con il Capo dello Stato alla<br />

funzione di garanzia della Costituzione, tale da giustificare trattamenti diversificati rispetto<br />

ai parlamentari.<br />

Per il Presidente del Consiglio anche queste argomentazioni vengono meno, in ragione<br />

della non riconducibilità <strong>dei</strong> suoi poteri al ruolo di garanzia costituzionale; proprio<br />

per la natura di indirizzo politico delle sue funzioni, egli non potrebbe così essere sottratto<br />

anche temporaneamente alla giurisdizione, senza una evidente lesione del principio<br />

della separazione e dell’equilibrio tra i poteri e senza che si riproduca quella parificazione<br />

tra cariche di natura differente già censurata dalla Corte nella sent. n. 24/2004.<br />

6. Resta poi l’ulteriore questione della possibilità di prevedere uno status giuridico<br />

differenziato tra Presidente e ministri in ragione dell’evoluzione che il ruolo del capo<br />

del Governo ha subito nella costituzione materiale, dopo la svolta maggioritaria del<br />

1993. Una tesi in questo senso è stata sostenuta da Giuseppe Frigo: «anche in forza della<br />

legge elettorale approvata nel 2005, la quale prevede la formale indicazione preventiva<br />

del Capo della coalizione, ne consegue una sua investitura diretta da parte degli elettori<br />

e, per ciò solo, una preminenza su quelli che, per sua indicazione, saranno poi nominati<br />

ministri» 7 . Nella stessa direzione anche Nicolò Zanon, il quale, durante questo incontro,<br />

ha giustificato la previsione di una condizione diversa del premier non solo con le norme<br />

costituzionali che lo citano in modo distinto, ma anche con l’emersione di un ruolo<br />

sempre più preminente dello stesso, con poteri sempre più rilevanti e con le diverse conseguenze<br />

giuridiche derivanti dalle eventuali dimissioni del Presidente o di un ministro,<br />

ad esito di una condanna penale.<br />

La questione è estremamente seria e sarebbe troppo facile liquidarla usando le parole<br />

dell’attuale capo del Governo che, al congresso fondativo del proprio partito, ha dichiarato<br />

che la Costituzione assegna al Presidente del Consiglio «poteri quasi inesistenti» 8 .<br />

Per quanto concerne i diversi effetti delle dimissioni, l’argomentazione non mi appare<br />

7 G. FRIGO, La sospensione <strong>dei</strong> processi nel quadro costituzionale delle immunità politiche. I profili<br />

procedurali, in Diritto penale e processo, 2008, 1229.<br />

8 Discorso di chiusura di Silvio Berlusconi al congresso del Popolo della Libertà del 29 marzo<br />

2009, consultabile in http://www.ilpopolodellaliberta.it/notizie/arc_15363.htm.

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