volume - Camera dei Deputati

142
Tommaso Francesco Giupponi
telato in armonia con i principi fondamentali dello Stato di diritto”, la Corte specificò la
possibilità di “un modo diverso, ma non opposto, di concepire i presupposti e gli scopi”
della sospensione processuale stessa, quale “presunzione assoluta di legittimo impedimento”
a comparire. Dunque, una sorta di richiamo alla possibilità di costruire una nuova
ipotesi di legittimo impedimento, sulla scia della copiosa giurisprudenza costituzionale
in merito all’esercizio del mandato parlamentare (cfr. le sentt. nn. 225/2001,
263/2003, 284/2004 e 4561/2005).
In conclusione, la decisione rappresenta un’occasione preziosa per chiarire due punti
fondamentali: a) la presenza di una sostanziale riserva costituzionale in materia di immunità;
b) la possibile previsione di specifiche forme di tutela anche per quanto riguarda
gli atti c.d. extrafunzionali, in relazione alla natura e alle funzioni di determinati organi
costituzionali. Se, infatti, le immunità mirano a tutelare il libero esercizio di un determinato
ambito di funzioni costituzionali, la naturale sedes materiae per la loro disciplina
appare il dettato costituzionale, che quelle attribuzioni fonda, disciplina e (in sostanza)
limita. Contemporaneamente, e per i motivi già esposti, in relazione alle peculiarità di
determinati organi costituzionali (come, ad esempio, la natura monocratica degli stessi),
una diversa forma di tutela potrebbe però essere prevista anche per gli atti c.d. extrafunzionali,
la cui perseguibilità potrebbe comunque essere in grado di incidere sul libero
svolgimento delle relative attribuzioni costituzionali. Sul punto, come noto, la Corte costituzionale
non si è ancora espressa, a parte un rapido e non conclusivo accenno in materia
contenuto nella sent. n. 154/2004 (laddove la Corte, però, ha chiarito di non esprimersi
sulla controversa questione dell’improcedibilità delle azioni penali nei confronti
del Capo dello Stato).
Un ulteriore, buon motivo per farlo in questa occasione.