volume - Camera dei Deputati

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Giusi Sorrenti
sua volta, dal test di proporzionalità 52 . Test al cui confronto la disciplina non reggerebbe,
per lo squilibrio esistente tra l’entità dei beni comparati (pari assoggettamento alle
regole della giurisdizione, in ultima analisi funzionale al pari godimento dei beni fondamentali,
da una parte, ipotizzato interesse apprezzabile al sereno svolgimento delle
pubbliche funzioni, dall’altra) 53 e per la mancanza di collegamento tra la misura adottata
e la qualità della funzione ovvero la natura dell’attività resa, nel senso che il diverso
regime del processo per alcuni soggetti deve trovare la sua ragion d’essere (il suo fondamento
oggettivo) nella diversa attività da questi svolta e non, invertendo liberamente
il ragionamento, nel senso che la tutela della carica determini a posteriori la desiderabilità
della misura, il che farebbe scadere indebitamente quel collegamento a nesso solo
utilitaristico 54 .
Nel secondo caso, invece, come si è sopra accennato, uno dei requisiti essenziali del
sindacato di eguaglianza, nella sua formulazione aggiornata, è dato dalla pretesa che la
norma introdotta non sia né sovra-, né sotto-dimensionata rispetto allo scopo, condizione
che analogamente non si riscontra nella disciplina oggi sub iudice, che, per un verso,
accomuna cariche disparate e, per l’altro, scinde la posizione dei Presidenti di organi
collegiali, destinatari della misura, da quella dei componenti del rispettivo collegio di
appartenenza 55 .
52 A. CERRI, Eguaglianza, cit., 9 ss.
53 Sottolineano l’incomparabilità dei beni coinvolti L. ELIA, La Corte ha fatto vincere la Costituzione,
in Giur. cost., 2004, 396 e A. PUGIOTTO, Sull’immunità delle “alte cariche” una sentenza di
“mezzi silenzi”, in http://www.forumcostituzionale.it, di cui v. anche Improcedibilità e sospensione
del processo per le alte cariche dello Stato, in AA.VV., Immunità politiche e giustizia penale, in R.
ORLANDI e A. PUGIOTTO (a cura di), Torino 2005, 504 ss.
Per l’improponibilità dello strumento della sospensione ope legis e generalizzata dei processi penali
v. anche G. GIOSTRA, Sospensione del processo a tutela della carica istituzionale?, in Dir. e
giust., 2004, 26 ss.
54 Nella proporzionalità rientra infatti anche la «non pretestuosità» del mezzo: ibidem. Contro
forme di tutela per reati extrafunzionali (con l’unica eccezione semmai per la carica più elevata,
quella del Capo dello Stato), v. L. ELIA, op. cit., 397 e T.F. GIUPPONI, Immuni per legge, cit., 1016.
Sul panorama comparatistico, v. cenni in L. ELIA, Sul c.d. lodo Alfano, in
http://www.associazionedeicostituzionalisti.it e, amplius, M. VOLPI, Responsabilità e immunità
degli organi titolari di poteri politici. Un’analisi comparata, in AA.VV., Diritti e responsabilità
dei soggetti investiti di potere, in L. CARLASSARE (a cura di), Atti del Convegno tenutosi a Padova
il 4 aprile 2003, Padova 2003, 24 ss.; nonché T.F. GIUPPONI, Tendenze europee in materia
di immunità costituzionali, in Quad. cost., 2003, 669 ss.
55 L’eterogeneità delle cariche è ribadita di frequente in dottrina: v., in particolare, A. RUGGERI, Il
“lodo” irragionevole, cit., 6 s. e A. SPERTI, Intervento al presente Seminario.