Prospetto - Consob
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Sezione Prima<br />
A causa dell’incertezza che caratterizza i citati dati previsionali, gli investitori sono invitati a non fare<br />
affidamento sugli stessi nell’assumere le proprie decisioni di investimento nei limiti di quanto sopra<br />
indicato. Per una descrizione dei rischi relativi all’attuazione del Piano industriale 2008-2012 e<br />
all’incertezza che caratterizza le assunzioni su cui tale Piano Industriale si fonda ed ai dati previsionali<br />
riportati nel successivo Paragrafo 13.3 si veda il Paragrafo 4.1.5 del Capitolo “Fattori di Rischio” del<br />
<strong>Prospetto</strong> Informativo.<br />
In relazione a quanto di seguito riportato si precisa che il “Reddito operativo lordo” è definito<br />
coerentemente con la reportistica periodica, quale risultato prima degli accantonamenti a fondi rischi,<br />
ammortamenti e svalutazioni. Tale risultato economico intermedio non è identificato come misura<br />
contabile nell’ambito dei principi contabili IFRS. Pertanto il criterio di determinazione adottato dal<br />
Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri operatori e/o gruppi e, di<br />
conseguenza, potrebbe non essere comparabile.<br />
Si analizzano di seguito le principali ipotesi di piano per le controllate in Italia e nel Regno Unito e per<br />
il gruppo.<br />
(a) Assunzioni di carattere generale circa gli obiettivi strategici del piano industriale 2008-2012<br />
Le assunzioni generali che concernono l’evoluzione del mercato telefonico in generale – e del<br />
segmento DSL in particolare – sono da considerarsi stime influenzate da fattori esogeni e pertanto non<br />
sotto la diretta influenza del management della Società.<br />
Italia<br />
Evoluzione del mercato e quota Tiscali<br />
Il Piano Industriale è sviluppato ipotizzando che in Italia il mercato DSL residenziale crescerà del 5%<br />
all’anno fino al 2012 raggiungendo, a fine periodo, circa il 60% di penetrazione sulle linee telefoniche<br />
(Fonte: Elaborazioni Tiscali). In tale contesto, Tiscali prevede di raggiungere, nel 2012, una quota del<br />
mercato DSL pari al 9% a partire dal 5,2% atteso per la fine del 2007. L’obiettivo appare raggiungibile<br />
considerando la disponibilità di un’infrastruttura di rete più ampia contemplata dal piano di<br />
investimenti previsto e l’allocazione di maggiori risorse (+33% dal 2007 al 2008) destinate alle attività<br />
di marketing e commerciale.<br />
Relativamente al mercato voce, è prevista una riduzione del numero di linee pari a circa il 2% annuo<br />
per effetto della attesa sostituzione da parte dei servizi mobili e da parte delle offerte dual play che<br />
offrono agli utenti servizi voce congiuntamente all’accesso a banda larga.<br />
In tale contesto Tiscali prevede di passare dall’attuale 1,3% di quota di mercato al 5,5% a fine periodo.<br />
La crescita prevista è giustificata dall’atteso graduale spostamento del mercato delle<br />
telecomunicazioni verso l’acquisto di servizi dual play già registrata in maniera significativa a partire<br />
dal 2007.<br />
Il piano prevede infatti un’incidenza dei clienti dual play sul totale della base clienti DSL e voce (al<br />
netto dei clienti Dial up) pari al 45% ed una incidenza dei clienti diretti (ovvero attestati su centrali<br />
proprietarie) sulla base di riferimento pari al 75% a fine periodo (a partire dal 52% attuale).<br />
La tabella sottostante riassume le principali assunzioni relativamente alle dimensioni del mercato<br />
(Fonte: Elaborazioni Tiscali) e quote di mercato attese di Tiscali per i due segmenti Voce ed ADSL.<br />
Relativamente al segmento Accesso in modalità Narrowband (Dial up), si è ipotizzato un declino in<br />
valore assoluto sia degli utenti che dei ricavi, in linea con le tendenze recenti e con il previsto<br />
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