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Isole di cultura.pdf - Centro Documentazione Luserna

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anti aperti tutto l’anno, 2 piccoli alberghi a gestione familiare, uno stu<strong>di</strong>o da ragioniere,<br />

uno stu<strong>di</strong>o da geometra, alcune piccole aziende e<strong>di</strong>li e <strong>di</strong> lavori forestali oltre ad una<br />

cooperativa <strong>di</strong> lavoro polivalente. Vi sono poi le istituzioni <strong>cultura</strong>li: l’Istituto Culturale<br />

Mocheno-Cimbro (i due settori <strong>di</strong>venteranno in<strong>di</strong>pendenti nel 2005), il <strong>Centro</strong> <strong>Documentazione</strong><br />

<strong>Luserna</strong>, la Corale Polifonica Cimbra, il Coro Parrocchiale, il Kulturverein,<br />

il Circolo Storico Fotografico “A.Bellotto”, L’Associazione ricreativa Spilbar, la Pro Loco,<br />

i Vigili del Fuoco. Il Kulturverein <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un campetto da calcio, il Comune <strong>di</strong> un<br />

campo sportivo polivalente e <strong>di</strong> una Sala Convegni.<br />

Drammatica è invece la situazione scolastica: tre studenti frequentano la scuola me<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

Lavarone, tre bambini frequentano la scuola materna a <strong>Luserna</strong> e tre la scuola elementare<br />

(per tre giorni alla settimana a <strong>Luserna</strong> e per due giorni a Lavarone). La mensa è unitaria<br />

e l’assistente durante la pausa <strong>di</strong> mezzogiorno parla e gioca con i bambini usando<br />

prevalentemente il cimbro.<br />

Alcuni bambini sono portati a scuola a Lavarone dove le madri lavorano.<br />

Come Comune ci siamo opposti al tentativo <strong>di</strong> chiudere le nostre istituzioni scolastiche:<br />

inserire tutti i nostri bambini nelle scuole <strong>di</strong> Lavarone, senza un progetto pedagogico e<br />

<strong>di</strong>dattico che tenga conto della nostra specificità linguistica e <strong>cultura</strong>le, equivarrebbe ad<br />

accettare la pura e semplice assimilazione e per<strong>di</strong>ta della lingua ed identità. Siamo invece<br />

<strong>di</strong>sponibili a ragionare su un modello <strong>di</strong> scuola bilingue/trilingue (italiano/tedesco<br />

più qualche ora <strong>di</strong> cimbro) unitaria per gli alunni <strong>di</strong> Lavarone e <strong>Luserna</strong>.<br />

Anche in considerazione della nostra debolezza numerica e, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> peso politico, abbiamo<br />

pensato <strong>di</strong> far valere i nostri <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> gruppo etnico linguistico germanofono.<br />

La Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge/Südtirol gode <strong>di</strong> una forte speciale autonomia in virtù<br />

dell’Accordo <strong>di</strong> Parigi “De Gasperi – Gruber” stipulato il 5.09.1946 tra l’Italia e l’Austria<br />

in allegato al Trattato <strong>di</strong> Pace, finalizzato alla tutela degli …”abitanti <strong>di</strong> lingua tedesca<br />

della Provincia <strong>di</strong> Bolzano e delle vicine comunità bilingui della Provincia <strong>di</strong><br />

Trento”.<br />

Di quest’ultime la Provincia <strong>di</strong> Trento si è sempre <strong>di</strong>sinteressata. Quin<strong>di</strong>, nel 1992, allorchè<br />

i parlamenti <strong>di</strong> Austria ed Italia stavano per rilasciare la cosiddetta “quietanza liberatoria”<br />

per chiudere davanti all’ONU la vertenza promossa negli anni sessanta dall’Austria<br />

per le inadempienze dell’Italia nei confronti dei sudtirolesi, come Sindaci <strong>di</strong><br />

<strong>Luserna</strong> e della valle dei Mòcheni abbiamo scritto al Vice Cancelliere Austriaco e Ministro<br />

degli Esteri Alois Mock, nonché al nostro Presidente del Consiglio dei Ministri Giulio<br />

Andreotti e Ministro degli Esteri Gianni Demichelis, per chiedere “<strong>di</strong> dare atto” che<br />

come “abitanti <strong>di</strong> lingua tedesca” della Provincia <strong>di</strong> Trento siamo tutelati dall’Accordo<br />

<strong>di</strong> Parigi.<br />

Il Parlamento <strong>di</strong> Vienna, nella mozione <strong>di</strong> chiusura della vertenza internazionale del<br />

10.06.1992 al punto 10 declama ”Il governo federale è inviato ad impegnarsi affinché alle<br />

isole linguistiche germanofone della Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento vengano riconosciute<br />

i <strong>di</strong>ritti loro spettanti dall’Accordo <strong>di</strong> Parigi ..” Da notare che nel <strong>di</strong>spositivo la Provincia<br />

<strong>di</strong> Trento è citata solo in questo punto, e solamente in quanto sul suo territorio si<br />

trovano le isole linguistiche germanofone dei Cimbri <strong>di</strong> <strong>Luserna</strong> e dei Mòcheni della Valle<br />

del Fersina, internazionalmente tutelati.<br />

Roma (Demichelis) aveva risposto <strong>di</strong> aver assolto agli obblighi derivanti dall’Accordo <strong>di</strong><br />

Parigi ancora con il primo statuto del 1948 (che non citava Mòcheni e Cimbri).<br />

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