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Isole di cultura.pdf - Centro Documentazione Luserna

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L’EMIGRAZIONE DEI MERCANTI GRESSONARI VERSO LA SVIZZERA<br />

Dal XV fino al XIX secolo molti stranieri traversarono a pie<strong>di</strong> i paesi <strong>di</strong> lingua tedesca,<br />

trasportando sulle spalle la loro chrézò (una sorta <strong>di</strong> arma<strong>di</strong>etto portatile) e andando<br />

dapprima <strong>di</strong> casa in casa e poi <strong>di</strong> fiera in fiera nella speranza <strong>di</strong> vendere la propria merce.<br />

Fra <strong>di</strong> loro vi erano numerosissimi commercianti originari del regno <strong>di</strong> Savoia. Si tratta<br />

infatti <strong>di</strong> una regione montuosa poco fertile, i cui abitanti prima dello sviluppo industriale<br />

erano costretti a lavorare all’estero.<br />

Parecchi gressonari dovettero quin<strong>di</strong> cercare in terre lontane. Dopo aver valicato gli alti<br />

colli alpini, essi andavano <strong>di</strong> casa in casa svolgendo l’attività <strong>di</strong> mercanti. I prodotti che<br />

essi trasportavano a spalle erano stoffe per vestiti, biancheria, grembiuli, tessuti <strong>di</strong> seta,<br />

guanti e calze. Se avevano successo, essi erano soliti stabilirsi all’estero, dove fondavano<br />

negozi, soprattutto <strong>di</strong> stoffe per vestiti, lana e seta. L’attività <strong>di</strong> questi commercianti fu<br />

così sensazionale che già nel 1548 la valle <strong>di</strong> Gressoney, conosciuta anche come valle del<br />

Lys, venne chiamata Krämertal, ovvero “valle dei mercanti” 18 . I gressonari possono naturalmente<br />

essere paragonati ai mercanti ambulanti <strong>di</strong> oggi: anch’essi, infatti, non erano<br />

ben visti. Soprattutto le corporazioni degli artigiani e dei commercianti erano sdegnati<br />

da questa concorrenza. I citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Berna, per esempio, proposero nel 1531 che le cariche<br />

pubbliche fossero attribuite soltanto ai nati nella regione o nella città <strong>di</strong> Berna e non<br />

agli svevi e ai gristheneiren (gressonari) 19 . Tali rimostranze testimoniano però del grande<br />

afflusso e dell’alto prestigio che i gressonari godevano in vari ambienti.<br />

Grazie alla laboriosità, all’abilità e alla parsimonia <strong>di</strong> questi mercanti sorsero, nel corso<br />

degli anni, dei fiorenti negozi gressonari a Zurigo, Winterthur, Weinfelden, Frauenfeld,<br />

Wil, Lichtensteig, San Gallo, Lucerna e Goldau. Lo stesso accadde nella Germania meri<strong>di</strong>onale:<br />

Costanza, Kempten, Krozingen, Wangen, Ravensburg ed Augsburg. L’attività<br />

dei gressonari nel sud della Germania è descritta nell’opera del Dott. Karl Martin “Schau<br />

ins Land” degli anni 1935, 1938/39 e 1955 20 . Il gran numero <strong>di</strong> stabilimenti gressonari in<br />

Svizzera e nella Germania Meri<strong>di</strong>onale è una chiara prova della sorprendente forza <strong>di</strong><br />

espansione tipica dei gressonari, soprattutto se si considera che i due Gressoney messi<br />

insieme non ebbero mai più <strong>di</strong> 1200–1300 abitanti. Questa spinta verso paesi lontani, caratteristica<br />

dei popoli germanici, non prevalse mai sull’attaccamento alla terra d’origine.<br />

Durante i corti mesi estivi la maggior parte <strong>di</strong> coloro che erano emigrati facevano ritorno<br />

a casa, dove c’erano ad aspettarli la moglie ed i figli e dove la famiglia appena riunita si<br />

de<strong>di</strong>cava alla fienagione. Nella vecchiaia anche coloro che si erano stabilmente inse<strong>di</strong>ati<br />

all’estero erano presi dalla nostalgia del paese natio che essi chiamavano ellené. Se non<br />

18 In un opera descrittiva <strong>di</strong> Joh. Stumpf del 1548 c’è una carta del Vallese col “Kremertal”. Confronta<br />

con Bohnenberger. Anche nella cosmografia <strong>di</strong> Seb. Münster, e<strong>di</strong>ta per la terza volta a Basilea nel 1550,<br />

è citato “Kremerthal” (pag. 391, nel capitolo concernente i luoghi più importanti del cantone Vallese):<br />

“Partendo da Visp e valicando il Saserberg ed il Matterberg si raggiungono varie terre sul versante<br />

subalpino, tra le quali la “Kremerthal” <strong>di</strong> proprietà del conte <strong>di</strong> Zaland” (il termine “Zaland” in<strong>di</strong>ca<br />

“Challant”).<br />

19 Ludwig neumann pag. 25 – Karl Schott pag. 94.<br />

20 La presente descrizione della vita dei mercanti è tratta esclusivamente da queste pubblicazioni.<br />

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