Isole di cultura.pdf - Centro Documentazione Luserna
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quale l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> famiglie conta<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> ceppo tedesco nelle montagne della Carnia<br />
e della Slovenia fu favorito dai patriarchi aquileiesi. Durante una <strong>di</strong> queste “emigrazioni<br />
forzate” sarebbero arrivati nell’alta val Lumiei sia i primi abitanti <strong>di</strong> Sauris che la<br />
reliquia.<br />
I primi documenti storici, uniti alle in<strong>di</strong>cazioni ricavabili dalle leggende <strong>di</strong> fondazione,<br />
inducono ad immaginare la conca <strong>di</strong> Sauris abitata, nei primissimi tempi, da pochi nuclei<br />
familiari. Secondo Lorenzoni, dei sei cognomi <strong>di</strong> marca tedesca che compaiono nei<br />
registri parrocchiali a partire dal 1758 (anno dell’incen<strong>di</strong>o che <strong>di</strong>strusse l’archivio parrocchiale,<br />
con tutti i registri precedenti), soltanto tre sono riconducibili al periodo dell’inse<strong>di</strong>amento<br />
261 .<br />
Queste prime famiglie fondarono i due villaggi <strong>di</strong> Dörf (Sauris <strong>di</strong> Sotto) e Plozn (Sauris<br />
<strong>di</strong> Sopra), de<strong>di</strong>candosi all’allevamento, all’agricoltura e alla caccia 262 . Il paesaggio stesso<br />
<strong>di</strong> Sauris, con la presenza <strong>di</strong> vaste superfici a pascolo sulle alture e <strong>di</strong> prati e campi strappati<br />
al bosco attorno ai paesi, rivela una pratica secolare del sistema agropastorale alpino.<br />
Oltre ai prodotti dell’allevamento, la sussistenza della comunità era legata alla coltivazione<br />
delle poche specie adatte al clima e all’altitu<strong>di</strong>ne (grano saraceno, segale, avena,<br />
orzo, fave, cavolo cappuccio) 263 . Per le materie prime non reperibili in loco (soprattutto il<br />
sale, in<strong>di</strong>spensabile alla conservazione degli alimenti) si ricorreva al baratto con le comunità<br />
più vicine.<br />
È facile immaginare che i primi coloni attingessero alle folte foreste della vallata per costruire<br />
i primi e<strong>di</strong>fici (case, stalle e fienili, chiese o cappelle), utilizzando le tecniche costruttive<br />
e le tipologie architettoniche della zona d’origine. Ancora oggi, infatti, risultano<br />
evidenti le affinità tra gli e<strong>di</strong>fici saurani e quelli della Lesachtal o della Gailtal, soprattutto<br />
negli stavoli ( anschichtn ) e nei depositi per il fieno ( hittn ) sparsi nei prati fuori dai centri<br />
abitati e meno soggetti, quin<strong>di</strong>, ai cambiamenti dettati dal desiderio <strong>di</strong> adeguarsi alle<br />
tipologie architettoniche delle vallate vicine.<br />
261 G. Lorenzoni, La toponomastica <strong>di</strong> Sauris …, cit., p. 6. Lorenzoni osservava che il cognome Bolf è documentato<br />
solo dal 1762 al 1786 e quin<strong>di</strong> si tratterebbe <strong>di</strong> una famiglia immigrata in epoca recente. I<br />
Tolar proverrebbero dal Tirolo, essendo il nome del primo della famiglia (Sebastiano) accompagnato<br />
dall’attributo tiroliensis (1777). Quanto ai Miniger, si tratterebbe <strong>di</strong> una derivazione dal nome proprio<br />
latino Dominicus. Perciò le prime tre famiglie inse<strong>di</strong>atesi a Sauris dovrebbero essere state quelle dei<br />
Plotzer, degli Schneider e dei Trojer, cognomi tuttora presenti a Sauris e riscontrabili anche nella Lesachtal.<br />
Il nome Tolar sopravvive come hausnome (nome <strong>di</strong> casa), il nome Bolf (Wolf) come soprannome<br />
<strong>di</strong> famiglia. Riguardo a quest’ultimo, va aggiunto che esso compare in un documento del 1602<br />
ed è quin<strong>di</strong> meno recente <strong>di</strong> quanto asserisse Lorenzoni.<br />
262 Dörf = paese, villaggio; Plozn = radura (nel bosco). Secondo Denison il toponimo Dörf in<strong>di</strong>cherebbe<br />
che fu Sauris <strong>di</strong> Sotto l’inse<strong>di</strong>amento originario, quin<strong>di</strong> il “villaggio” per antonomasia (N. Denison,<br />
Elementi <strong>di</strong> toponomastica…, cit., p. 188.<br />
263 D. Cozzi, Za mitme Abröle Pfluekh auf Stöle … Coltivare e allevare a Sauris , in D. Cozzi – D. Isabella – E.<br />
Navarra (a cura <strong>di</strong>), Sauris/Zahre …, cit., pp. 157–184; D. Isabella, Il sistema alimentare saurano tra quoti<strong>di</strong>anità<br />
e festività , in D. Cozzi -D. Isabella (a cura <strong>di</strong>), Sauris/Zahre …, cit., pp. 55–90. Tra le colture tra<strong>di</strong>zionali<br />
saurane vanno ricordati anche il lino e la canapa, che assieme alla lana consentivano alla<br />
comunità la completa autosufficienza per quanto riguarda la produzione dei tessuti.<br />
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