Isole di cultura.pdf - Centro Documentazione Luserna
Isole di cultura.pdf - Centro Documentazione Luserna
Isole di cultura.pdf - Centro Documentazione Luserna
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Ben più recentemente (1912–1920) è la grossa per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> gran parte dei territori scoscesi<br />
situati a valle dell’abitato e avvenuta in seguito ad una lunga <strong>di</strong>sputa tra Pedemonte e<br />
<strong>Luserna</strong> circa i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> legnatico.<br />
Questa in particolar modo segnerà fortemente la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> terreno per le pratiche<br />
agricole e silvo-pastorali, nonostante gli sforzi <strong>di</strong> questa amministrazione <strong>di</strong> acquisire<br />
nuovi territori anche attraverso il loro acquisto.<br />
Quanto all’autonomia sul piano religioso, <strong>Luserna</strong> rimase formalmente <strong>di</strong>pendente da S.<br />
Maria <strong>di</strong> Brancafora fino al 1934, anno in cui <strong>di</strong>venne parrocchia.<br />
Il tentativo <strong>di</strong> rendersi in<strong>di</strong>pendente aveva alle spalle una lunga storia: <strong>Luserna</strong> costituiva<br />
la comunità più lontana dalla parrocchiale, vi erano circa ottocento metri <strong>di</strong> <strong>di</strong>slivello<br />
da compiersi lungo un sentiero percorribile quasi solo a pie<strong>di</strong> e che scendeva i precipizi.<br />
Da un atto visitale del 1647, risultava che il sacerdote si era munito <strong>di</strong> un cavallo “perché<br />
il viaggio era <strong>di</strong>fficile in causa delle vie sassose e dei <strong>di</strong>rupi, e perché le famiglie <strong>di</strong>stavano<br />
dalla chiesa assai”. 59<br />
Era quin<strong>di</strong> evidente che a lungo andare i <strong>di</strong>sagi <strong>di</strong> questa gente sarebbero sfociati in riven<strong>di</strong>cazioni<br />
che, nel 1711, portarono il vescovo ad autorizzare la costruzione a <strong>Luserna</strong><br />
<strong>di</strong> un “pubblico oratorio” de<strong>di</strong>cato a S. Giustina. I documenti dell’epoca aggiungono che<br />
tale opera fu realizzata a spese proprie <strong>di</strong> quei montanari e con le elemosine che questi<br />
raccolsero; quattro anni più tar<strong>di</strong> si autorizzò la bene<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> quella chiesa 60 .<br />
Tale operazione non piacque a don Tamanini, parroco <strong>di</strong> S. Maria, il quale vedeva in ciò<br />
il rischio che nascessero i presupposti per la scissione delle due comunità. 61<br />
Per risolvere l’annosa questione intervenne il decano della cattedrale <strong>di</strong> Trento, arrivando<br />
il 16 maggio 1717 ad un accordo tra le parti, <strong>di</strong> cui si riportano i punti salienti: 62<br />
il sacerdote <strong>di</strong> <strong>Luserna</strong> poteva essere scelto dai membri <strong>di</strong> quella comunità ma per la sua<br />
elezione il parroco aveva <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> veto;<br />
la cura d’anime poteva venire svolta solo in rapporto <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza con la chiesa madre;<br />
il medesimo sacerdote non poteva esercitare funzioni per cui non aveva ottenuto il permesso<br />
dal parroco;<br />
le spese relative a quest’istituto dovevano rimanere a spalle dei Luserni;<br />
l’oratorio era concesso per como<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> partecipazione alla messa e non doveva in alcun<br />
modo essere inteso come strumento <strong>di</strong> frattura della parrocchia.<br />
Nel 1744 furono chiesti un battistero ed un cimitero e l’anno dopo il paese ottenne entrambi.<br />
Gli eventi più drammatici per questa comunità appartengono alla storia recente.<br />
L’Ottocento, secolo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> opere e gran<strong>di</strong> progressi, portò con sé anche il colera: nelle<br />
calde estati del 1836 e del 1855 il Trentino fu flagellato da quest’epidemia, causa <strong>di</strong> ben<br />
do<strong>di</strong>cimila decessi. 63 A<strong>Luserna</strong>, solo durante la seconda <strong>di</strong> queste epidemie, dal 10 agosto<br />
al 22 settembre, il morbo fece ventitré vittime. 64<br />
59 A. Carotta, op. cit., pag. 106<br />
60 A. Carotta, op. cit.<br />
61 ibidem.<br />
62 Ibidem.<br />
63 A. Giovannini, Trentino. I segni del tempo e degli uomini, Trento, Publilux, 1996.<br />
64 A. Nicolussi Moz, L’ultimo viaggio, in Identità, n°12 –<strong>di</strong>c.1993.<br />
85