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Isole di cultura.pdf - Centro Documentazione Luserna

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l’alpe Rondo, e cioè Giovanni che fu da Terminen (da cui il più antico cognome dei Walser<br />

rimellesi, Termignone, tuttora esistente), Anselmo fu Giovanni de Monte, assieme al<br />

figlio Pietro, e Guglielmo fu Ugo de Balma entrano in società con altri uomini <strong>di</strong> analoga<br />

provenienza per lo sfruttamento in 12 quote dei beni avuti in affitto su quelle alpi dal<br />

prevosto e dal Capitolo della canonica <strong>di</strong> S. Giulio e promettono, tutti insieme, <strong>di</strong> sottoporsi<br />

ai fitti, oneri e gravami derivanti da tale investitura e giurano fedeltà al prevosto<br />

della canonica. Si può <strong>di</strong>re, osserva il professor A. Vasina, che toponimi e antroponimi,<br />

come ad esempio Pietro <strong>di</strong> Aimone Deveri, Guebus Alemannus de Simplono (Sempione), in<br />

più casi accre<strong>di</strong>tano una provenienza <strong>di</strong> questi coloni conduttori dal Vallese e una loro<br />

penetrazione al <strong>di</strong> qua delle Alpi lungo la Valle della Toce fino a lambire il Lago d’Orta e<br />

risalire per la Valle dello Strona fino a raggiungere i luoghi alpestri […] sulle pen<strong>di</strong>ci dei<br />

monti Capezzone, Capio e Kawal 17 .<br />

Altra <strong>di</strong>rettrice <strong>di</strong> penetrazione, come ipotizza P. Zinsli in Walser Volkstum in der<br />

Schweiz, in Vorarlberg, Liechtenstein und Piemont, Frauenfeld und Stuttgart, Huber<br />

1970, segue la linea Macugnaga-Valle Anzasca-Colma della Dorchetta ( Baxfurku -cfr. cartina<br />

topografica). Ciò che importa comunque rilevare è il carattere stabile e pacifico dell’inse<strong>di</strong>amento<br />

testimoniato, se non altro, dal fatto che i coloni si erano visti riconoscere il<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> costruire un mulino ad acqua, avvio <strong>di</strong> quella attività molitoria che caratterizzerà<br />

l’economia rimellese fino agli anni Trenta, Quaranta del secolo scorso. La natura pacifica<br />

dell’inse<strong>di</strong>amento walser rimellese sembra una costante <strong>di</strong> questa comunità se in<br />

un documento del 1829 troviamo l’affermazione che “la gioventù non si de<strong>di</strong>ca alla<br />

guerra e sarebbe atta alla scienza e alle arti liberali se avesse i mezzi per applicarvisi.<br />

Nello stesso documento si accenna anche all’opinione <strong>di</strong> Fassola, che per primo scrisse<br />

la storia della Valsesia, il quale attribuisce l’origine <strong>di</strong> Rimella agli avanzi <strong>di</strong> Teutoni<br />

scampati alla battaglia data a loro dai romani condotti da Caio Mario e si confuta tale<br />

opinione prospettando invece l’ipotesi che i Rimellesi siano originari dal Vallese come<br />

<strong>di</strong>mostravano “il vernacolo che vi si parla e le antiche fabbriche che sussistono ancora” 18 .<br />

Oltre al documento <strong>di</strong> cui si è detto, una quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> altri ci permettono, almeno fino<br />

alla conclusione del Trecento, <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare alcune significative tappe del non facile<br />

cammino percorso dai nostri coloni in terre dove all’asperità dei luoghi e alla durezza<br />

del lavoro si accompagnavano le conseguenze delle tensioni fra i Biandrate e i Canonici<br />

<strong>di</strong> S. Giulio e non mancavano altri fatti, gravissimi per un’economia <strong>di</strong> tipo agropastorale,<br />

quali razzie e furti <strong>di</strong> bestiame come quello patito dai Walser rimellesi nel 1260. Dieci<br />

anni dopo, comunque, possiamo registrare qualcosa che denota una maggiore stabilità.<br />

Nel 1270 infatti un gruppo <strong>di</strong> coloni, <strong>di</strong> chiara provenienza vallesana, 4 residenti nell’alpe<br />

Rimella (da notare che Rimella inizialmente viene citata solo come uno degli alpeggi<br />

esistenti nella valle) e 9 abitanti nelle due parti dell’alpe Rotondo (Rondo nel già citato<br />

documento del 1256), si uniscono per meglio definire la <strong>di</strong>pendenza dalla canonica <strong>di</strong><br />

S. Giulio me<strong>di</strong>ante il rinnovo, ripetibile ogni 15 anni dai loro ere<strong>di</strong> in perpetuo, dell’in-<br />

17 A. Vasina, Alle origini della Comunità Rimellese, in Remmalju 1994, p. 28 e sgg.<br />

18 A. Lovatto, Notizie statistiche concernenti la comunità <strong>di</strong> Rimella:1828, in Remmalju 1999, p.12<br />

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