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Isole di cultura.pdf - Centro Documentazione Luserna

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Per gli anni Trenta dobbiamo notare una serie <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti relativi alla scuola: con<br />

deliberazione podestarile del <strong>di</strong>cembre 1927, V Era Fascista, si stabilisce <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care il<br />

nuovo e<strong>di</strong>ficio scolastico in via <strong>di</strong> ultimazione ai “Caduti per la Grandezza della Patria”<br />

e <strong>di</strong> far apporre sulla facciata una lapide con i nomi degli Eroi, fregiata dallo stemma sabaudo<br />

e dall’emblema del Fascio Littorio. Una delibera podestarile del marzo 1930 conferisce<br />

l’incarico <strong>di</strong> “maestra elementare” nella frazione S. Gottardo alla rimellese Teresa<br />

Cusa. Nel 1937 un’altra delibera podestarile del mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre istituisce la V classe<br />

elementare in Rimella precisando che detta classe deve essere dotata <strong>di</strong> carte geografiche<br />

<strong>di</strong> tutti i Continenti nonché <strong>di</strong> quelle dell’Africa Orientale. 211<br />

Ma è stata la guerra a sconvolgere la vita del piccolo paese seminando paura e terrore nel<br />

1944 quando Rimella si è trovata nel mezzo della lotta fra i partigiani <strong>di</strong> Moscatelli e i nazifascisti.<br />

Occupata prima dagli uni poi dagli altri, è stata oggetto <strong>di</strong> un bombardamento,<br />

fortunatamente senza vittime, nel marzo 1944, ma ha corso il rischio, successivamente,<br />

<strong>di</strong> essere messa a fuoco per rappresaglia dai fascisti che l’avevano occupata a loro volta e<br />

si è salvata grazie all’intervento del coraggioso parroco <strong>di</strong> allora, don Giuseppe Buratti<br />

prematuramente deceduto nel 1949, del quale i rimellesi conservano grata memoria. È<br />

rimarchevole il fatto che il rimellese professor L. Rinol<strong>di</strong> abbia portato a termine proprio<br />

nel 1943 il suo manoscritto sulla storia <strong>di</strong> Rimella.<br />

Quanto sopra delineato si svolge in un quadro politico che potremo definire lineare. Ciò<br />

che in altri paesi del mondo e nell’Italia stessa contrassegnava drammaticamente la vita<br />

politica – lotta <strong>di</strong> classe, lotta fra i partiti – a Rimella aveva scarsa risonanza. Rileva A.<br />

Lovatto che “l’attaccamento alla Chiesa era certamente espressione del ra<strong>di</strong>camento dei<br />

valori tra<strong>di</strong>zionali. Gli atteggiamenti anticlericali, esplicitamente espressi così come posizioni<br />

politiche che tendevano verso un forte rinnovamento sociale, erano certamente<br />

minoritarie nella comunità rimellese tra guerra e dopoguerra”. E a conferma cita i risultati<br />

del 2 giugno 1946 in cui “vengono espressi 212 voti per la Monarchia e 130 per la Repubblica”.<br />

Sempre attenendosi ai risultati elettorali rileva inoltre che “l’adesione ai partiti<br />

cattolici era, a Rimella, notevole. Nel 1946 la Democrazia Cristiana raccolse il 57% dei<br />

consensi e nell’elezione del 18 aprile 1948 raggiunse ad<strong>di</strong>rittura il 70%. 212<br />

La situazione socio-economica del paese rimane caratterizzata da grande povertà. Già<br />

nel 1930 in una relazione inviata al Prefetto <strong>di</strong> Vercelli veniva evidenziato come la situazione<br />

finanziaria del Comune <strong>di</strong> Rimella fosse preoccupante e <strong>di</strong>pendesse essenzialmente<br />

dal fatto che le spese or<strong>di</strong>narie erano coperte con fon<strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nari e che era impossibile<br />

aumentare le entrate. La situazione appare ancora più grave nell’esposto inviato,<br />

sempre al Prefetto <strong>di</strong> Vercelli, in data 17/5/1946 dal Sindaco <strong>di</strong> Rimella Serafino Vasina<br />

allo scopo <strong>di</strong> ottenere agevolazioni per il paese. Nel testo, pubblicato integralmente su<br />

Remmalju, 213 si <strong>di</strong>ce che la popolazione da 965 abitanti nel 1922 è scesa a 665 e che la car-<br />

211 F. Vercellino, Cenni sui documenti <strong>di</strong> archivio relativi alle Scuole Elementari <strong>di</strong> Rimella – Anni 1943–1947,<br />

Remmalju 1994, pag. 37<br />

212 A. Lovatto, Placò gli urti, salvò gli altri. Ricordando don Giuseppe Buratti Parroco <strong>di</strong> Rimella dal 1942 al<br />

1949, Remmalju 1997, pag. 35<br />

213 F. Vercellino, Rimella, un’attesa senza fine. Considerazioni su un documento del 1946, Remmalju 1995, pag.<br />

37 e segg.<br />

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