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Isole di cultura.pdf - Centro Documentazione Luserna

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Una delle accuse più ricorrenti rivolta ai pangermanisti riguardò l’intromissione forzata<br />

in quei paesi che erano italiani a tutti gli effetti. Un caso tipico è quello <strong>di</strong> Lavarone che,<br />

probabilmente, era sugli Altipiani il comune più italianizzato come si può constatare da<br />

un articolo de “Il popolo trentino” del 1889:<br />

“(…)quando per non tacer <strong>di</strong> altri paesi, il municipio <strong>di</strong> Lavarone ha dato l’esempio generoso<br />

<strong>di</strong> rifiutare con nobile gesto il vistoso legato offertagli per l’impianto <strong>di</strong> scuole tedesche<br />

in quell’alpestre villaggio” 80 .<br />

Ad ogni modo furono proprio i tedeschi a fare il primo passo. Nel 1873 il barone von Biegeleben<br />

<strong>di</strong> Vienna fornì la somma <strong>di</strong> un milione e settecentomila fiorini al ministero dell’istruzione<br />

affinché si fondassero scuole popolari <strong>di</strong> lingua tedesca a S.Sebastiano, Serrada,<br />

Nosellari, Lavarone, <strong>Luserna</strong>, Brancafora e Casotto 81 .<br />

A<strong>Luserna</strong>, come a S. Sebastiano, il cimbro si era mantenuto intatto e fu questa particolarità<br />

a indurre il parroco Zuchristian, proveniente da Appiano, a cercare <strong>di</strong> preservare<br />

questo i<strong>di</strong>oma.<br />

Così a <strong>Luserna</strong>, dal 1866, l’insegnamento, impartito dallo stesso Zuchristian, avveniva in<br />

tedesco, se si escludono le ore <strong>di</strong> religione. Si attivò inoltre per rendere pubblico questo<br />

<strong>di</strong>aletto attirando l’interesse <strong>di</strong> insigni stu<strong>di</strong>osi come Zingerle e Schmeller 82 .<br />

Nella Valle dei Mòcheni le scuole popolari tedesche apparirono fra il 1878 ed il 1879 e<br />

precisamente a Frassilongo, Roveda, S. Felice e Fierozzo ed il loro impatto in quella valle<br />

popolata dai <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong> antichi minatori provenienti dal nord, dovette essere notevolmente<br />

efficace se il presidente della Lega, Tambosi, si sarebbe lamentato nel 1907 per<br />

la quasi scomparsa dell’elemento italiano a Frassilongo e Fierozzo; per <strong>di</strong> più, in un prospetto<br />

della Lega del 1910, sembra non comparire alcuna scuola serale o <strong>di</strong> cucito italiana<br />

nella Valle dei Mòcheni.<br />

Altrove la battaglia nazionale fu più accesa e contrastata 83 . AFolgaria la sede locale della<br />

Lega Nazionale, nata come circolo <strong>di</strong>staccato della Pro Patria il 29 giugno 1886, impedì<br />

nel 1912, facendo pressioni sulle autorità comunali, l’apertura <strong>di</strong> una scuola elementare<br />

del Volksbund il quale ripiegò sull’asilo e la scuola per lavori femminili, come avevano<br />

già fatto i concorrenti italiani qualche anno prima (nella scuola femminile italiana era<br />

presente un calzeificio che vendeva prodotti nei negozi) 84 .<br />

AS. Sebastiano e <strong>Luserna</strong>, le due vere isole linguistiche dell’Altopiano, le cose erano ancora<br />

più complicate. La scuola elementare tedesca sorse a S. Sebastiano già nel 1874 e<br />

l’attività pangermanista riuscì anche a premere per la sostituzione del curato italiano;<br />

tuttavia, una volta costituita la sede della Pro Patria nella vicina Folgaria la reazione non<br />

si fece attendere e, non senza qualche protesta, questa scuola fu fatta chiudere ed il nuo-<br />

80 Museo Storico <strong>di</strong> Trento, Archivio Lotta Nazionale 1870–1914, Busta E/28, Fascicolo S (società segrete),<br />

Atto n. 61 del 19.9.1889<br />

81 E. Rech, La scuola <strong>di</strong> S. Sebastiano e l’opera svolta dalla “ProPatria” e dalla “Lega Nazionale”, Rovereto, Tipografia<br />

roveretana, 1931<br />

82 <strong>Luserna</strong> racconta…, <strong>Luserna</strong> (TN), Associazione <strong>cultura</strong>le “Kulturverein Lusern”, 1999<br />

83 Saggio <strong>di</strong> Benvenuti, op. cit.<br />

84 F. Larcher, Folgaria magnifica comunità, Folgaria (TN), Comune <strong>di</strong> Folgaria, 1995<br />

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