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Isole di cultura.pdf - Centro Documentazione Luserna

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demografico si accompagnarono infatti la drastica riduzione dei capi <strong>di</strong> bestiame, la <strong>di</strong>minuzione<br />

della percentuale <strong>di</strong> occupati nell’agricoltura e nell’allevamento, il sempre<br />

più ridotto sfruttamento dei pascoli e delle strutture in alpe 289 .<br />

Nel 1976 il Friuli fu colpito da un <strong>di</strong>sastroso terremoto, le cui conseguenze nel territorio<br />

<strong>di</strong> Sauris furono abbastanza contenute. Paradossalmente, questo evento segnò per la terra<br />

friulana l’inizio <strong>di</strong> un riscatto sul piano sociale, economico, <strong>cultura</strong>le. Nella seconda<br />

metà degli anni ‘70 e all’inizio degli anni ‘80 la comunità saurana <strong>di</strong>ede segnali <strong>di</strong> risveglio,<br />

con il sorgere <strong>di</strong> gruppi ed associazioni impegnati nella valorizzazione della lingua<br />

e della <strong>cultura</strong> locali (il coro “Zahre”, il Circolo Culturale Saurano “Fulgenzio Schneider”),<br />

con iniziative <strong>di</strong> recupero dell’architettura spontanea e delle attività artigianali tra<strong>di</strong>zionali<br />

(lavorazione del legno, tessitura) e con il potenziamento <strong>di</strong> attività già esistenti<br />

(lavorazione delle carni suine, turismo). Emblematico appare in questo senso l’anno<br />

1980, nel quale fu festeggiato con convegni e manifestazioni il settecentenario del toponimo<br />

“Sauris” e fu varato dall’Amministrazione comunale il “Progetto Sauris”, progetto<br />

<strong>di</strong> sviluppo integrato, il cui perno era costituito da un turismo a basso impatto, con formule<br />

innovative e rispettose dell’ambiente e della fisionomia della comunità 290 .<br />

Nel 1983 il Comune beneficiò <strong>di</strong> una legge regionale speciale (L.R. 2/83) per la tutela delle<br />

tipologie tra<strong>di</strong>zionali dei centri storici <strong>di</strong> Sauris <strong>di</strong> Sopra e <strong>di</strong> Sotto. I cospicui finanziamenti<br />

permisero la ristrutturazione <strong>di</strong> buona parte del patrimonio e<strong>di</strong>lizio, il rifacimento<br />

delle opere <strong>di</strong> urbanizzazione primaria e delle strutture comunitarie <strong>di</strong> servizio.<br />

Negli ultimi vent’anni le scelte effettuate sembrano aver momentaneamente scongiurato<br />

il rischio dell’estinzione della comunità. Accanto al turismo, si sono consolidate o sono<br />

state avviate attività economiche compatibili (artigianato, e<strong>di</strong>lizia, prodotti alimentari) in<br />

grado <strong>di</strong> garantire la permanenza dei residenti 291 .<br />

All’orizzonte si prospettano ora nuove sfide, come l’evoluzione da un turismo “stanziale”<br />

ad un turismo “<strong>di</strong> passaggio” o la ricerca <strong>di</strong> soluzioni per un rilancio del turismo invernale,<br />

in crisi per la carenza <strong>di</strong> neve e per la mancanza <strong>di</strong> strutture sportive <strong>di</strong> forte richiamo.<br />

Da tempo ormai è in forte declino il settore dell’agricoltura e dell’allevamento, con logiche<br />

conseguenze anche sull’ambiente. Ma la sfida maggiore appare quella legata al mantenimento<br />

dell’identità e della specificità <strong>cultura</strong>le e linguistica della comunità.<br />

289 S. Zilli, Il declino dell’allevamento in quota nella montagna friulana: il caso Sauris , in D. Cozzi – D. Isabella<br />

– E. Navarra (a cura <strong>di</strong>), Sauris/Zahre …, cit., pp. 189–203. Il numero <strong>di</strong> esemplari bovini passò da<br />

429 esemplari nel 1970, sud<strong>di</strong>visi tra 76 aziende agricole, a 151 capi nel 1982, ripartiti tra 27 aziende.<br />

290 Esemplare, in questo senso, l’idea dell’albergo <strong>di</strong>ffuso , consistente nel recupero <strong>di</strong> alcuni e<strong>di</strong>fici dei<br />

centri storici per ricavarne camere ed appartamenti, gestiti in forma unitaria e forniti, tramite apposite<br />

convenzioni, <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> ristorazione, portineria, commerciali ecc. Lo scopo era quello <strong>di</strong> fornire<br />

al turista strutture ricettive qualificate e completamente autonome, ma “calate” nell’ambiente locale.<br />

291 Un <strong>di</strong>scorso a parte andrebbe fatto per la qualità della vita. Nonostante i notevoli miglioramenti<br />

compiuti nel settore della viabilità, permangono le <strong>di</strong>fficoltà nel fruire <strong>di</strong> alcuni servizi (strutture sanitarie,<br />

scuole secondarie, offerte <strong>cultura</strong>li e <strong>di</strong> svago) posti nei centri <strong>di</strong> Tolmezzo e U<strong>di</strong>ne e si prospetta,<br />

per quelli in loco, il rischio della chiusura o <strong>di</strong> un notevole ri<strong>di</strong>mensionamento (scuola materna<br />

ed elementare, ambulatorio me<strong>di</strong>co, ufficio postale).<br />

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