Isole di cultura.pdf - Centro Documentazione Luserna
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tralasciare l’appren<strong>di</strong>mento e quin<strong>di</strong> l’uso del töitschu non appena si intraprende la vita<br />
scolastica.<br />
Non esiste una tra<strong>di</strong>zione scritta della nostra lingua eccezion fatta per i toponimi che si<br />
riscontrano nei vecchi documenti e che hanno sempre suscitato numerosi problemi <strong>di</strong><br />
trascrizione e <strong>di</strong> lettura. Qualche altro piccolo esempio lo troviamo nel libro “Légendes et<br />
récits recueillis sur les bords du Lys” dell’abate issimese Jean Jacques Christillin, del 1910.<br />
Negli anni successivi sono stati sperimentati nuovi mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> trascrizione attraverso semplici<br />
componimenti poetici ricchi <strong>di</strong> sentimento. Solo negli ultimi decenni, stu<strong>di</strong> e ricerche<br />
ci hanno portato ad una co<strong>di</strong>ficazione della lingua scritta, documentata con il vocabolario<br />
italiano-töitschu e viceversa, per quanto riguarda la grafia, mentre la grammatica<br />
e la sintassi sono state oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o da parte <strong>di</strong> Renato Perinetto e del professor Peter<br />
Zürrer.<br />
La lingua scritta viene adottata soltanto in brevi produzioni letterarie, trasposizioni in<br />
<strong>di</strong>aletto <strong>di</strong> racconti, brani <strong>di</strong> varia natura e canti liturgici. Un’ attenzione particolare è stata<br />
rivolta alla toponomastica e tutti i toponimi <strong>di</strong> origine walser sono attualmente scritti<br />
in töitschu, così come alcune insegne <strong>di</strong> locali pubblici e comunali.<br />
I mass me<strong>di</strong>a regionali non ci riservano uno spazio particolare ma rispondono sempre<br />
con interesse e sensibilità alle nostre richieste.<br />
Tutta la comunità walser della valle del Lys sente vivamente il problema riguardante la<br />
salvaguar<strong>di</strong>a e il mantenimento della nostra particolarità. La Regione Autonoma della<br />
Valle d’Aosta, della quale facciamo parte fin dagli inizi della nostra storia, dal canto suo,<br />
si è sempre <strong>di</strong>mostrata attenta a non calpestare la nostra <strong>cultura</strong> e prevaricare la nostra<br />
lingua. Infatti, con la legge costituzionale n° 2 del 23 settembre 1993, è stato approvato e<br />
inserito nello Statuto Speciale per la Valle d’Aosta, l’articolo 40 bis che così recita:<br />
“Le popolazioni <strong>di</strong> lingua tedesca dei Comuni della Valle del Lys in<strong>di</strong>viduati con legge<br />
regionale hanno <strong>di</strong>ritto alla salvaguar<strong>di</strong>a delle proprie caratteristiche tra<strong>di</strong>zioni linguistiche<br />
e <strong>cultura</strong>li.<br />
Alle popolazioni <strong>di</strong> cui al primo comma è garantito l’insegnamento della lingua tedesca<br />
nelle scuole attraverso gli opportuni adattamenti alle necessità locali”.<br />
Con la legge regionale 19 agosto 1998, n° 47, viene istituita, fra l’altro, la Consulta permanente<br />
per la salvaguar<strong>di</strong>a della lingua e della <strong>cultura</strong> walser con funzioni <strong>di</strong> osservatorio,<br />
consultive e propositive.<br />
Il 30 luglio 1967, l’A.I.D.C.L.M. (Associazione Internazionale per la <strong>di</strong>fesa delle culture e<br />
lingue minacciate) in seguito ad un suo convegno tenuto ad Issime, ha fondato l’Associazione<br />
Augusta ponendone la sede nel nostro paese.<br />
L’Associazione, <strong>di</strong> carattere filantropico ed apolitico, si prefigge <strong>di</strong> conservare e rivalutare<br />
i <strong>di</strong>aletti e le tra<strong>di</strong>zioni locali, me<strong>di</strong>ante la promozione sociale ed il miglioramento<br />
delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita delle popolazioni <strong>di</strong> minoranza etnico-linguistica della Valle<br />
d’Aosta, delle valli dell’Alto Biellese, del Sesia, dell’Anzasco e del Toce.<br />
Ogni anno pubblica un prestigiosa rivista che raccoglie stu<strong>di</strong>, relazioni, scritti inerenti la<br />
<strong>cultura</strong> e la lingua. Organizza viaggi <strong>cultura</strong>li nelle altre colonie Walser, incontri con la<br />
popolazione per ricordare le antiche tra<strong>di</strong>zioni, rinsaldare i vincoli <strong>di</strong> origine, riprendere<br />
qualche usanza in via <strong>di</strong> estinzione; propone corsi <strong>di</strong> lingua tedesca e incoraggia ricerche<br />
e stu<strong>di</strong>.<br />
La Regione Valle d’Aosta ha istituito, il 26 novembre 1982, con rogito notaio Favre, il<br />
<strong>Centro</strong> Stu<strong>di</strong> e Cultura Walser della Valle d’Aosta, con sede a Gressoney-Saint-Jean. Il<br />
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