Isole di cultura.pdf - Centro Documentazione Luserna
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considerata il segno del nuovo porsi dell’economia del paese avviato, come sembra, anche<br />
ad attività impren<strong>di</strong>toriali come il recente accordo del Comune con la Landwasser s.<br />
r. l. per la produzione <strong>di</strong> energie elettrica sfruttando le acque dei due torrenti rimellesi e<br />
verso il turismo. Viene meno infatti ogni giorno la pastorizia, già nerbo dell’economia<br />
del paese, e ridotta ormai, nella stagione estiva, a tre alpeggi governati esclusivamente<br />
da donne, dove si produce però ancora ottimo burro, formaggio e ricotta. Viene meno<br />
con la pastorizia anche la fienagione e la cura dei prati sostituiti in misura crescente dal<br />
bosco che, sulla riva destra del Landwasser e, ad eccezione <strong>di</strong> un fazzoletto <strong>di</strong> prato tagliato<br />
ancora dalla fedelissima Delia R., lambisce ormai il torrente e si mangia gli antichi<br />
sentieri che dal Grondo salgono all’Agaatsu e alla Res.<br />
Il futuro <strong>di</strong> Rimella sembra quin<strong>di</strong> insistere proprio sul turismo per le risorse che il paese<br />
può offrire, ma sta già offrendo, con la valorizzazione <strong>di</strong> quanto è rimasto della ricca<br />
<strong>cultura</strong> walser oltre che della bellezza e del fascino <strong>di</strong> un territorio quasi incontaminato.<br />
Le modalità <strong>di</strong> tale valorizzazione sono parte integrante delle iniziative messe in atto dal<br />
Comune e da varie associazioni e si basano anche sulle possibilità date dal Parco Naturale<br />
dell’Alta Valsesia e dalla sezione etnografica del Museo che è in via <strong>di</strong> allestimento.<br />
C’è da notare comunque che nel paese sta profilandosi un nuovo turismo alimentato dall’inserimento<br />
<strong>di</strong> gente che proviene dalla pianura e anche dall’estero. Sono oriun<strong>di</strong> emigrati<br />
che ritornano per brevi perio<strong>di</strong> ma con continuità, e stranieri innamorati del luogo<br />
che, avendo acquistato e restaurato case e casere vendute con sempre maggiore frequenza<br />
dai rimellesi, vengono costituendo una nuova forma <strong>di</strong> ripopolamento del paese come<br />
risulta anche dall’inserimento <strong>di</strong> questi nuovi abitanti temporanei nelle stesse strutture<br />
amministrative del paese e nella partecipazione degli stessi alla gestione e alle<br />
attività delle Associazioni esistenti in loco.<br />
C’è da rilevare infine, nonostante tutto, una certa vitalità del Comune ravvisabile nell’impegno<br />
per potenziare e ammodernare strutture e infrastrutture <strong>di</strong> pubblica utilità<br />
(acquedotto, rete fognaria, illuminazione, viabilità) e utilizzare in modo nuovo l’uso dell’acqua<br />
dei torrenti. Aciò vanno aggiunti gli atti amministrativi volti ad approvare gestioni<br />
associate della Val Mastallone con la Comunità Montana e le iniziative promosse<br />
dall’Ente Regione, dalla Provincia e dalla Comunità Montana stessa intese alla salvaguar<strong>di</strong>a<br />
dei vari Comprensori. In questo quadro vanno inserite tutte le opere compiute<br />
per rendere più sicura la strada Varallo-Rimella: la sicurezza delle vie <strong>di</strong> comunicazione<br />
infatti è una delle con<strong>di</strong>zioni per lo sviluppo del turismo su cui sembra che oggi la piccola<br />
Comunità debba puntare.<br />
La comunità <strong>di</strong> Rimella versa comunque attualmente in una situazione critica. Già verso<br />
la prima metà del ‘900, come lamentava il ricordato Prof. Rinol<strong>di</strong>, la comunità aveva dato<br />
segni <strong>di</strong> decadenza. Era preve<strong>di</strong>bile una grossa crisi: pastorizia e conservazione del<br />
territorio avrebbero dovuto essere sostenute in modo particolare in un mondo che si<br />
apriva ad una massiccia industrializzazione e creava uno squilibrio troppo forte. Così<br />
l’emigrazione, questa volta interna, portò la gente nelle città finitime <strong>di</strong> pianura. Il pendolarismo,<br />
si sa, comporta crisi nelle famiglie che, per riunirsi, finiscono per stabilirsi definitivamente<br />
nei luoghi <strong>di</strong> lavoro. Una svolta in questo lento decadere sembra essersi<br />
defilata col sorgere in Rimella, tre lustri fa circa, del <strong>Centro</strong> Stu<strong>di</strong> Walser che ha contribuito<br />
a ridare alla gente l’orgoglio della propria lingua e della propria identità anche con<br />
l’organizzazione <strong>di</strong> incontri incentrati e sulla lingua e sulla storia del paese. Purtroppo<br />
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