20.05.2013 Views

Isole di cultura.pdf - Centro Documentazione Luserna

Isole di cultura.pdf - Centro Documentazione Luserna

Isole di cultura.pdf - Centro Documentazione Luserna

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Questa era un’altra voce importante dell’economia dei rimellesi che per lunga tra<strong>di</strong>zione<br />

si prendevano cura dei vecchi e dei membri più deboli della comunità. Parecchi erano i<br />

rimellesi affetti da menomazioni fisiche o psichiche, forse anche a causa dell’endogamia<br />

<strong>di</strong>ffusamente praticata ma anche della pericolosità del lavoro e dell’ambiente.<br />

Concludendo possiamo <strong>di</strong>re che anche il XIX secolo si chiude con un quadro <strong>di</strong> Rimella<br />

tutto sommato positivo per popolamento, autogoverno, or<strong>di</strong>ne e coesione interna, ma si<br />

chiude anche con un avvenimento eccezionale: la visita della Regina d’Italia Margherita<br />

<strong>di</strong> Savoia. La cronaca dell’avvenimento ci è tramandata da un foglio <strong>di</strong> semplice quaderno<br />

<strong>di</strong> scuola manoscritto e conservato nel Museo <strong>di</strong> Rimella. La descrizione ci presenta<br />

un paese in festa che riceve la sua Regina alla Madonna del Rumore sotto un arco <strong>di</strong><br />

fronde e fiori, con un coro <strong>di</strong> 60 ragazze vestite con il bellissimo costume locale. La Regina<br />

viene poi accompagnata alla frazione Chiesa per l’incontro ufficiale con la popolazione.<br />

Tenendo presente che i temi dell’emigrazione, 206 della viabilità e comunicazioni, 207 delle<br />

case <strong>di</strong> abitazione, 208 sono <strong>di</strong>ffusamente trattati sulla rivista Remmalju e nelle altre opere<br />

da noi già citate, passiamo ora a considerare Rimella nel XX secolo fino agli ultimi decenni<br />

che è storia, o meglio cronaca, della comunità rimellese attuale.<br />

Il secolo XX si apre con un’immagine positiva del paese ma si chiude con un quadro <strong>di</strong><br />

tutt’altro segno anche se non privo <strong>di</strong> luci <strong>di</strong> speranza per la volontà <strong>di</strong> pochi, coraggiosi<br />

e intraprendenti, impegnati a fare quanto possibile per la rinascita del paese a partire<br />

dal salvataggio della lingua e della <strong>cultura</strong>, che è quanto <strong>di</strong>re dell’identità del rimellese,<br />

in forme e mo<strong>di</strong> già in atto e altri tutti da inventare. Questo a <strong>di</strong>spetto dell’in<strong>di</strong>fferenza<br />

indotta, specie nei giovani, dal processo me<strong>di</strong>atico <strong>di</strong> omologazione che conduce al <strong>di</strong>sinteresse<br />

per la politica e per la partecipazione attiva ai problemi della comunità <strong>di</strong>ffusi<br />

nella società o<strong>di</strong>erna e proprio l’opposto <strong>di</strong> quanto praticato nei secoli dai Walser rimellesi.<br />

Il paese continua, almeno fino all’imme<strong>di</strong>ato secondo dopoguerra, come un’isola non solo<br />

dal punto <strong>di</strong> vista linguistico (il tittschu è ancora universalmente parlato) ma anche<br />

sociale, con un’amministrazione regolata dalle leggi dello Stato ma anche, specie per<br />

quanto riguarda l’economia agro-pastorale, dal preesistente secolare <strong>di</strong>ritto consuetu<strong>di</strong>nario.<br />

Questo suo carattere <strong>di</strong> comunità “separata” e non facilmente accessibile, ha fatto<br />

sì che gli eventi <strong>di</strong> portata nazionale ed internazionale della prima metà del Novecento,<br />

incluse la crisi degli anni Trenta, non abbiano intaccato ritmi <strong>di</strong> vita ed un’economia che<br />

sia pure ai limiti della sussistenza e nella con<strong>di</strong>zione geofisica molto aspra che conosciamo,<br />

continuava a basarsi sulle modeste risorse locali con tecniche e mezzi collaudati da<br />

secoli. Questo almeno fino al 1944 quando la popolazione stessa del paese si è trovata <strong>di</strong>rettamente<br />

coinvolta negli eventi bellici. In seguito, “l’avvento della civiltà industriale e<br />

la <strong>di</strong>ssennata penalizzazione dell’attività agro-pastorali hanno condannato Rimella […]<br />

206 F. Vercellino, Emigrazione della Comunità <strong>di</strong> Rimella nel XIX secolo, cit., Remmalju 1991, pag. 12<br />

207 S. Pizzetta, Le case walser <strong>di</strong> Rimella, Remmalju 1999, pag. 33<br />

208 P. Vasina, La cosa pubblica a Rimella – Problematiche e speranze <strong>di</strong> un Comune <strong>di</strong> alta montagna, in Remmalju<br />

1995, pag. 32<br />

144

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!