Isole di cultura.pdf - Centro Documentazione Luserna
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STORIA DELLA COLONIZZAZIONE CIMBRA<br />
Stando ai resti pervenuti <strong>di</strong> fusioni metalliche risalenti al 1200 a.C., queste alture risultano<br />
già abitate in età preistorica 33 , ma circa l’origine e la consistenza <strong>di</strong> questi primi coloni<br />
ci è dato <strong>di</strong> sapere ben poco. Si è sicuri che in un periodo successivo la zona fu colonizzata<br />
da genti tedesche, le quali si inse<strong>di</strong>arono in un vasto territorio – comprendente l’intera<br />
area montuosa compresa tra i fiumi A<strong>di</strong>ge e Brenta – in cui, fino a circa due secoli<br />
fa, si trovavano oltre ventimila persone che usavano l’i<strong>di</strong>oma centro-europeo. Oggi <strong>Luserna</strong><br />
rappresenta l’ultima isola in cui si parla ancora correntemente il “cimbro”, lingua<br />
che M. Hornung ha classificato come la più antica parlata periferica esistente nel dominio<br />
linguistico tedesco 34 .<br />
Per molto tempo stu<strong>di</strong>osi e ricercatori si sono interrogati sull’origine <strong>di</strong> queste colonie alloglotte,<br />
producendo risultati spesso contrastanti ed in taluni casi estranei ad ogni rigore<br />
scientifico.<br />
Lo stesso Wilhelm Baum, autore <strong>di</strong> uno dei più brillanti ed illuminati stu<strong>di</strong> su questa tematica<br />
35 , afferma: esistono solo pochi capitoli nelle storie della zona alpina sui quali nel<br />
corso dei secoli è stato costruito un tal numero <strong>di</strong> false ipotesi come sui così detti “Cimbri”<br />
36 .<br />
Questo gran nascere <strong>di</strong> teorie è stato però stimolato dal fatto che, come osserva Pedrazza<br />
nell’appen<strong>di</strong>ce storica al suo saggio sulle minoranze germanofone, 37 nel corso della storia<br />
la nostra penisola è stata oggetto <strong>di</strong> molte invasioni da parte <strong>di</strong> popoli che provenivano<br />
da zone più settentrionali dell’Europa.<br />
L’autrice sostiene la possibilità <strong>di</strong> realizzare tre gran<strong>di</strong> raggruppamenti:<br />
1. il primo è costituito sicuramente dai Cimbri, un’antica popolazione proveniente dalla<br />
penisola dello Jutland e sconfitta nel 101 a. C. dal console Mario ai Campi Rau<strong>di</strong>, presso<br />
Vercelli.<br />
Per molto tempo si è pensato che le popolazioni tedesche inse<strong>di</strong>ate sulle alture <strong>di</strong> cui fa<br />
parte anche <strong>Luserna</strong> fossero le ere<strong>di</strong> dei superstiti, rifugiati sulle montagne, <strong>di</strong> quest’antico<br />
popolo <strong>di</strong> guerrieri. Il primo grande caposcuola <strong>di</strong> questa teoria fu Marco Pezzo;<br />
questi verso la metà del 1700 elaborò una teoria 38 che trovava conferma nel fatto che in<br />
alcuni antichi scritti, tra cui la “Historiae” che Ferretto dei Ferretti pubblicò nel 1330, la<br />
città <strong>di</strong> Vicenza – situata alle porte dei territori in questione – era definita Cymbria 39 . Tuttora<br />
i germanofoni <strong>di</strong> queste montagne sono definiti, seppur erroneamente, Cimbri.<br />
2. Un secondo gruppo può essere costituito dalle gran<strong>di</strong> ondate <strong>di</strong> popolazioni barbariche<br />
che, dal IV–V secolo in poi, segnarono profondamente il continente. Tre sono più si-<br />
33 F. Marzatico – R. Perini, Ricerca archeometallurgica, in Identità, n°10 – marzo 1993.<br />
34 M. Hornung, Il <strong>di</strong>aletto cimbro dei Sette Comuni è antico altotedesco?, in Terra Cimbra, n° 68 – 1988.<br />
35 W. Baum, Storia dei Cimbri – Geschichte der Zimbern, Landshut, Curatorium Cimbricum Bavarense,<br />
1983.<br />
36 ibidem, pag. 7.<br />
37 M. Pedrazza, Il <strong>di</strong>ritto ad una identità personale ed etnica “<strong>di</strong>versa”, Pergine, Publistampa, 1991.<br />
38 M. Pezzo, Dei cimbri veronesi e vicentini, Giazza (VR), Taucias Gareida, 1989 (ed. or.1759).<br />
39 W. Baum, op .cit.<br />
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