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1-4 introduzione imago.qxd:cop marzo (d.s.) - Marina Militare ...

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IL PROGETTO NAVALE DELLE UNITÀ MAGGIORI<br />

cazione di tipo Asynchronous Transfer Mode, con i quali è possibile aumentare grandemente<br />

la velocità di trasmissione delle informazioni, nonché ampliare, grazie alla<br />

maggior larghezza di banda, la tipologia di informazioni che viaggiano in rete. Dal<br />

punto di vista concettuale, la tendenza più rilevante — e più direttamente collegato<br />

all’evoluzione della configurazione degli equipaggi — riguarda la piena integrazione<br />

fra le funzioni del sistema piattaforma e quelle del sistema di combattimento, attraverso<br />

l’adozione di un unico sistema integrato che consenta la gestione di tutte le funzioni<br />

del sistema nave (sorveglianza, propulsione, cartografia elettronica, comunicazioni,<br />

controllo danni, ecc.) e le cui postazioni multifunzionali rimangono fisicamente raggruppate<br />

in due locali differenti per assicurare la necessaria ridondanza e flessibilità.<br />

Un approccio più strutturato di tipo organizzativo legato all’applicazione estesa dell’automazione<br />

a bordo delle unità navali è stato adottato dalla US Navy attraverso l’iniziativa<br />

Smart Ship, il cui obiettivo strategico è sempre quello di ridurre la consistenza<br />

degli equipaggi. L’iniziativa si articola sull’adozione di un Integrated Ship Control,<br />

ICS che rappresenta la sommatoria di sottosistemi corrispondenti a funzioni specifiche<br />

quali un Integrated Bridge System, IBS dedicato alla plancia, un Machinery<br />

Control System, MCS e un Integrated Condition Assessment System, ICAS, entrambi<br />

destinati al sistema propulsivo e rispettivamente alla gestione della condotta e della<br />

manutenzione; a questi si affiancano i moduli per il controllo danni (Damage Control<br />

System, DCS) e della distribuzione del combustibile (Fuel Control System, FCS),<br />

mentre l’interfaccia di raccordo fra le varie funzioni è assicurata da una LAN e da un<br />

sistema wireless di comunicazione interna.<br />

A causa della discrezionalità dei suoi componenti hardware e software, il concetto<br />

Smart Ship e l’associato ICS non possono considerarsi come un sistema totalmente<br />

integrato per la gestione del sistema nave nel suo complesso, ma hanno aperto la strada<br />

al Total Ship Computing Environment, TSCE, concepito per i cacciatorpediniere<br />

lanciamissili classe «Zumwalt». Più che un semplice sistema integrato risultante dalla<br />

combinazione fra le funzioni di gestione del sistema piattaforma e del sistema di combattimento,<br />

il TSCE è un’architettura sistemistica di tipo aperto composta da un<br />

nucleo centralizzato al cui interno operato cinque macro-moduli funzionali (uno centrale<br />

e quattro periferiche (5)) ciascuno dei collegati a diverse e numerose aree «esterne»<br />

che gestiscono altrettante funzioni subordinate. I cinque macro-moduli principali<br />

riguardano:<br />

— la funzione «comando, controllo e intelligence», che rappresenta il cuore del<br />

TSCE e collegata prioritariamente alle altre macroaree;<br />

— la funzione di controllo integrato delle comunicazioni esterne, che verso l’esterno<br />

è interfacciata con i sistemi di comunicazione in varie bande terrestri e satellitari di<br />

cui è dotata l’unità, con i vari sistemi Link e con i data link necessari per lo scambio<br />

di informazioni con i velivoli pilotati e non imbarcati sull’unità;<br />

— la funzione «controllo nave», in pratica un sistema integrato che coordina le funzioni<br />

di piattaforma (propulsione, controllo danni, generazione/distribuzione energia<br />

elettrica e ausiliari) con altre funzioni importanti quali la navigazione, la gestione<br />

della plancia, la sorveglianza elettro-ottica e la gestione delle segnature;<br />

Supplemento alla Rivista Marittima<br />

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