1-4 introduzione imago.qxd:cop marzo (d.s.) - Marina Militare ...
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152 IL PROGETTO DELLE UNITÀ NAVALI MAGGIORI<br />
La zona poppiera<br />
dello studio<br />
«FDZ-2020»<br />
prevede un hangar<br />
sovrastante<br />
una mission bay<br />
per la messa<br />
a mare di imbarcazioni<br />
e mezzi di vario tipo:<br />
fra i diversi tipi di<br />
UVX, vi sono<br />
una <strong>cop</strong>pia di UAV<br />
ad ala rotante<br />
e alcuni UUV<br />
per le contromisure<br />
mine e altre attività<br />
subacquee<br />
(ZAS Marine).<br />
antinave, mentre dal torrione poppiero fuoriesce un albero teles<strong>cop</strong>ico con riflettori<br />
radar che servono a variare la superficie radar equivalente dell’unità e confondere<br />
dunque la localizzazione avversaria. In ogni caso, tutti gli impianti — a eccezione<br />
delle due torri d’artiglieria da 35 mm — sono sistemati in postazioni a scomparsa o<br />
«protetti» da idonee schermature per contribuire alla riduzione della superficie radar<br />
equivalente: una caratteristica peculiare del progetto Sea Wraith riguarda l’impiego di<br />
UAV da una sorta di catapulta brandeggiabile posizionata all’interno della tuga che<br />
separa i due torrioni e che ricalca antiche soluzioni d’anteguerra (5). Il sistema propulsivo<br />
è di tipo CODLAG, con due eliche a passo controllabile azionate da due<br />
motori elettrici da 2,1 MW di potenza per la navigazione occulta e a velocità economica<br />
e a cui si aggiunge una turbina a gas da 23,5 MW per raggiungere una velocità<br />
massima superiore ai 28 n. Si tratta di una soluzione prescelta anche per contribuire<br />
alla riduzione della segnatura IR: a questa esigenza fa soprattutto un’altra «trovata»<br />
dei progettisti Vosper e che serve anche a impedire l’identificazione ottica: si tratta<br />
della generazione di una nebbiolina spray che avvolge lo scafo e le sovrastrutture e<br />
che confonde quindi i sensori ottici e radar avversari. Si tratta certamente di una<br />
metodologia bizzarra, ma permane il dubbio che il ricorso a questo espediente costringa<br />
l’equipaggio a impiegare i sensori imbarcati in modo attivo per sorvegliare l’ambiente<br />
e tracciare eventuali bersagli, compromettendo quindi le doti di stealthness<br />
elettronica. Un altro aspetto da tenere in considerazione riguarda inoltre i problemi<br />
tecnici associati alla configurazione dei vari elementi che compongono il sistema per<br />
generare la nebbiolina spray, nonché gli aspetti legati alla corrosione dello scafo.<br />
Dicembre 2010