72 IL PROGETTO DELLE UNITÀ NAVALI MAGGIORI Particolare della sovrastruttura prodiera di una cacciatorpediniere spagnolo classe «A. Bazan». Il valore della superficie radar equivalente di un’unità navale è pesantemente influenzato dalla disposizioni di armi, sensori e stutture d’allestimento (Archivio Autore). Dicembre 2010
IL PROGETTO DELLE UNITÀ NAVALI MAGGIORI — aumentare di conseguenza i tempi di reazione dell’unità-bersaglio, in modo da poter predisporre e mettere in pratica le necessarie contromisure per ingaggiare e/o ingannare gli ordigni. Le moderne unità combattenti di superficie sono caratterizzate da una segnatura globale — la propria «firma» — formata da sette diverse componenti, raggruppate in due grandi famiglie (segnature di superficie e subacquee) ciascuna relativa a un particolare tipo di emissione e ciascuna in grado di essere minimizzata. Le segnature di superficie comprendono: — segnatura ottica, nelle ore diurne, una nave è facilmente identificabile, anche perché grazie alla persistenza della scia, essa è otticamente visibile da sensori posizionati a bordo di elicotteri, aeroplani, satelliti da ricognizione o anche unità navali (8); — segnatura radar, legata alla quantità di energia riflessa da un’unità navale colpita dall’energia elettromagnetica irradiata da un radar illuminante e si esprime mediante la «superficie radar equivalente» Radar Cross Section, RCS (9). Poiché la maggior parte dei missili antinave impiega un sensore radar per la guida terminale, l’abbattimento della RCS di un’unità navale diventa quindi uno dei fattori principali di cui occorre tener conto nella fase progettuale; — segnatura termica o IR (infrarosso), principalmente generata dalle condotte di scarico dei gas dell’apparato motore e dal pennacchio che fuoriesce da esse. Altre sorgenti di emissioni IR presenti a bordo possono essere quelle zone dello scafo e delle sovrastrutture eventualmente riscaldate dall’irraggiamento solare nelle ore diurne, i radome dei sensori molto potenti, la finestratura della plancia, gli scarichi delle condotte di ventilazione e le zone dello scafo in prossimità del sistema propulsivo; — segnatura elettronica, generata dagli apparati di un’unità che irradiano energia elettromagnetica in aria per s<strong>cop</strong>i diversi (comunicazioni, sorveglianza radar, direzione del tiro). A sua volta, la famiglia delle segnature subacquee è formata dalle seguenti componenti: — segnatura acustica, causata dal rumore che impianti e macchinari (catena propulsiva e impianti ausiliari, comprese le numerosissime tubolature entro le quali circolano tutti i diversi tipi di fluidi normalmente utilizzati a bordo di una qualsiasi unità navale in funzione all’interno dello scafo) irradiano nella massa d’acqua circostante, nonché dal moto delle eliche (10). In qualsiasi macchinario, sebbene frutto di un ottimo progetto e di un’accurata costruzione, raramente i componenti rotanti vengono bilanciati in maniera perfetta; gli elementi «sbilanciati» creano quindi forze dinamiche proporzionali alla loro massa e alla loro distanza dall’asse di rotazione. Ciascun tipo di macchinario genera inoltre rumore a determinate frequenze, dette tonalità, relative, per esempio, agli ingranaggi riduttori, alle pale delle turbine o ai motori elettrici; ai fini della riduzione del rumore, per ognuno di essi occorre però considerare un valore di velocità inferiore a quello in cui insorge la cavitazione delle eliche, perché il rumore irradiato provocato da tale fenomeno è preponderante rispetto a quello dei suddetti macchinari. — segnatura magnetica, un’unità navale é sostanzialmente una massa metallica che, al suo passaggio in una determinata zona, genera una forza magnetica di intensità e direzione note che altera il campo magnetico terrestre in quella zona, un effetto noto Supplemento alla Rivista Marittima 73