27.05.2013 Views

1-4 introduzione imago.qxd:cop marzo (d.s.) - Marina Militare ...

1-4 introduzione imago.qxd:cop marzo (d.s.) - Marina Militare ...

1-4 introduzione imago.qxd:cop marzo (d.s.) - Marina Militare ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

70 IL PROGETTO DELLE UNITÀ NAVALI MAGGIORI<br />

zione balistica sono leggeri e facilmente configurabili in funzione della conformazione<br />

e della superficie da proteggere: questi pannelli sono al momento presenti sulle<br />

unità britanniche classe «Daring/Type 45» e su quelle danesi classe «Absalon».<br />

Per quanto riguarda infine la minaccia delle esplosioni subacquee (mine e siluri), le<br />

doti di sopravvivenza curate attraverso misure generiche quali ridondanza, compartimentazione<br />

e integrità delle zone, nonché con accorgimenti specifici aggiuntivi quali<br />

sospensioni antishock e strutture scatolari per proteggere macchinari, computers e<br />

altri componenti vitali dei sistemi di piattaforma e di combattimento.<br />

L’esame dei vari aspetti concreti e tendenziali che concorrono ad accrescere la<br />

sopravvivenza di una moderna unità militare evidenzia i crescenti requisiti in materia<br />

di spazi e pesi. L’attuazione di tutte le nuove soluzioni implica inevitabilmente maggior<br />

volume e peso dedicato a singoli elementi innovativi quali paratie, porte stagne,<br />

gallerie, piastre per la protezione balistica e sistemi AFSS (con relativi automatismi e<br />

cablaggi) che si ripercuote direttamente sulle dimensioni lineari della piattaforma —<br />

lunghezza e larghezza — e sul suo dislocamento. Come si vedrà più approfonditamente<br />

confrontando i progetti di ieri e quelli di oggi, una fregata di nuova costruzione<br />

ha una lunghezza fuori tutto mediamente oscillante attorno a 140 m, una larghezza<br />

massima di circa 20 m e un dislocamento a pieno carico che può spingersi fino a circa<br />

5.600 t, mentre trent’anni fa questi valori — spesso relativi a unità ancora in linea —<br />

si attestavano rispettivamente su 123 m, 13 m e 3.200 t.<br />

L’applicazione di nuove tecnologie e l’esecuzione di studi specialistici stanno progressivamente<br />

contribuendo a migliorare drasticamente le doti di sopravvivenza di<br />

una nave da guerra, ripristinandone le capacità operative anche dopo aver sostenuto<br />

danni provocati da colpo a bordo, una possibilità a cui si era rinunciato nel secondo<br />

dopoguerra. Uno sforzo enorme è stato compiuto anche nello sviluppo di strumenti di<br />

modellizzazione e simulazione capaci di riprodurre un’ampia gamma di processi fisici<br />

derivanti dai danni primari e secondari. Comunque, qualsiasi miglioramento teorico<br />

garantito in fase progettuale e costruttiva può essere significamene validato soltanto<br />

attraverso un effettivo ed efficace addestramento sul controllo danni e adeguate campagne<br />

di prova, e tutto ciò riconduce ancora una volta alla professionalità e alla dedizione<br />

degli equipaggi.<br />

La segnatura globale: generalità<br />

Il debutto delle tecnologie stealth in campo militare si è avuto quasi contemporaneamente<br />

sulle piattaforme aeree e navali — le prime più pubblicizzate delle seconde<br />

— e, come conseguenza dei vari episodi che nel recente passato hanno dimostrato<br />

l’efficacia dei missili antinave, le principali Marine occidentali hanno incrementato i<br />

loro sforzi per migliorare i relativi sistemi di difesa, seguendo concetti differenti ma<br />

complementari. Da una parte sono stati sviluppate misure attive per distruggere fisicamente<br />

o ingannare gli ordigni avversari (i cosiddetti sistemi hard kill e soft kill), mentre<br />

sotto il profilo progettuale si è cercato di rendere le unità navali «invisibili» o<br />

stealth ai sistemi di s<strong>cop</strong>erta avversari — o comunque di ritardarne la s<strong>cop</strong>erta — e<br />

contribuire perciò a migliorarne le capacità globali di sopravvivenza della piattaforma<br />

Dicembre 2010

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!