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1-4 introduzione imago.qxd:cop marzo (d.s.) - Marina Militare ...

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IL PROGETTO DELLE UNITÀ NAVALI MAGGIORI<br />

gola, la tendenza (7) riguarda una maggior accuratezza nel colpire il bersaglio, attraverso<br />

l’uso di sensori IR, laser e radar nella fase terminale della traiettoria e in associazione<br />

alla guida GPS e inerziale: innovazioni rilevanti sono relative anche all’aumento<br />

della velocità al momento del lancio e in volo, maggior raggio d’azione e<br />

potenza della testata, riduzione della segnatura, aumento della manovrabilità, possibilità<br />

di utilizzare sub-munizionamento e di collegamento con sensori remoti per l’aggiornamento<br />

della posizione e delle informazioni sul bersaglio.<br />

Una tendenza prossima a concretizzarsi riguarda la presenza a bordo di UAVs e<br />

della loro variante armata UCAVs (Unmanned Combat Air Vehicles), utilizzabili in<br />

una gamma di missioni sintetizzabili nelle due categorie della ricognizione e della<br />

neutralizzazione/danneggiamento di assetti nemici e rappresentando così efficaci moltiplicatori<br />

di capacità per le unità che ne disporranno. I moderni elicotteri sono infatti<br />

sempre più costosi da acquisire e operare e non saranno quindi disponibili per ogni<br />

piattaforma dotata di ponte di volo e aviorimessa; d’altra parte, lo sviluppo di UAVs e<br />

UCAVs navali è soprattutto concentrato sulle macchine ad ala fissa destinate alle portaerei,<br />

mentre sulla tipologia di naviglio qui considerato il primo passo riguarda inevitabilmente<br />

UAVs/UCAVs ad ala rotante (8). In materia di sistemi radar, vi è una tendenza<br />

diffusa verso sensori a facce piane per quasi tutte le bande di frequenza, e con<br />

prevalenza di sistemi attivi. Le antenne saranno inoltre raggruppate per consentire la<br />

diffusione simultanea dei fasci illuminanti e riceventi sui 360° e ciò implica il loro<br />

posizionamento su una struttura circolare o tronco piramidale che permette anche l’integrazione<br />

di sensori per la sorveglianza, la difesa antiaerea e antimissile, la navigazione,<br />

il controllo del traffico aereo e lo scambio delle informazioni. L’uso crescente<br />

di antenne a facce piane e il concetto dell’integrazione sensoriale danno a sua volta<br />

vita al concetto di albero modulare multisensoriale su cui, e in funzione del tipo di<br />

piattaforma/funzione e della configurazione del sistema di combattimento, possono<br />

essere integrati tutti i sensori radar, per le comunicazioni e la guerra elettronica e per<br />

l’integrazione in un’architettura CEC (9).<br />

Una logica analoga è applicata all’ambiente subacqueo. Nell’ottica dell’ampliamento<br />

del suo ambito operativo alle acque costiere littoral, la nave da guerra dovrà<br />

essere dotata di sistemi di s<strong>cop</strong>erta e contrasto subacqueo per contrastare mine intelligenti,<br />

unità subacquee di ridotte dimensioni, siluri «intelligenti» lanciabili anche da<br />

postazioni costiere fisse o da siti sul fondale e ordigni esplosivi attivabili tramite<br />

impulsi acustici. Le tendenze nel settore riguardano dunque un sistema elettroacustico<br />

formato da un sensore multifunzionale dispiegabile di tipo lineare e da un sonar in<br />

bulbo o scafo (quest’ultimo anche di tipo retrattile), in grado di operare in maniera<br />

passiva e attiva in tutto il campo delle frequenze necessarie.<br />

***<br />

Come noto, la gestione di tutti i sistemi imbarcati richiede la concentrazione delle<br />

principali funzioni di una nave da guerra in tre «locali» ben definiti: la plancia, la centrale<br />

operativa di combattimento e la centrale operativa di piattaforma. La sempre più<br />

stretta correlazione fra le funzioni richiede una rivalutazione degli spazi a essi assegnati,<br />

soprattutto alla luce del ricorso ormai diffuso a hardware e software di tipo<br />

Supplemento alla Rivista Marittima<br />

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