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1-4 introduzione imago.qxd:cop marzo (d.s.) - Marina Militare ...

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IL PROGETTO DELLE UNITÀ NAVALI MAGGIORI<br />

navali — il cannone elettromagnetico (per aumentare efficacemente letalità e raggio<br />

d’azione delle «artiglierie» imbarcate), i sistemi laser a elevata energia (per la difesa a<br />

corto e medio raggio) e congegni a microonde (per garantire protezione ravvicinata e<br />

anche contro minacce asimmetriche contro le quali è necessario un livello ridotto di<br />

letalità), — la cui futura adozione a bordo di unità maggiori di superficie determina<br />

un impatto tendenzialmente positivo sul loro progetto.<br />

Nel caso del cannone elettromagnetico, il requisito riguarda un’arma in grado di<br />

sparare un proietto di peso ridotto a una velocità molto elevata e fargli colpire cineticamente<br />

e con precisione un bersaglio posto a 200 mg di distanza; l’uso dell’energia<br />

elettromagnetica permette dunque di eliminare le cariche di lancio e di ridurre i volumi<br />

richiesti per lo stivaggio dei proietti — anche considerando gli spazi necessari ai<br />

congegni usati per sviluppare l’energia elettromagnetica —, diminuendo quindi la<br />

vulnerabilità della piattaforma. In termini pratici, gli studi hanno dimostrato la possibilità<br />

di installare un cannone elettromagnetico nell’ambito dei medesimi vincoli di<br />

peso e volume utilizzati per la torre da 155 mm che equipaggia i cacciatorpediniere<br />

lanciamissili statunitensi classe «Zumwalt»: il nuovo sistema permetterebbe tuttavia<br />

di lanciare un proietto da 20 kg, che in 6 minuti colpirebbe a Mach 5 un bersaglio a<br />

200 mg di distanza. Tenendo conto della potenza elettrica installata su queste unità,<br />

gli studi hanno concluso che vi è sufficiente energia disponibile per installare due<br />

cannoni elettromagnetici in grado di sostenere una cadenza di tiro di 10-12 colpi al<br />

minuto e contemporaneamente spingere l’unità a una velocità compresa fra 10 e 18 n<br />

(8). Anche la tecnologia laser applicata all’ambiente marittimo continua a essere<br />

oggetto di studi, soprattutto nell’ambito della US Navy. L’efficacia di un cannone<br />

laser risiede nella capacità di colpire rapidamente e con sufficiente energia un bersaglio<br />

per causarne la distruzione: la quantità di energia richiesta e la distanza d’ingaggio<br />

variano in funzione della tipologia del bersaglio, che in ambito navale può essere<br />

ristretta ai missili antinave e, nel lungo termine, agli ordigni balistici di teatro. Per<br />

l’impiego nell’ambiente marittimo (9), gli studi hanno dimostrato la preferenza dei<br />

laser a elettroni liberi (FEL, Free-Electron Laser) rispetto a quelli allo stato solido:<br />

anche in questo caso, il loro impiego è legato alla potenza richiesta — e quindi disponibile<br />

a bordo di un’unità «tutta elettrica» — per distruggere un determinato bersaglio<br />

a una determinata distanza. A sua volta, la gamma di bersagli può comprendere anche<br />

un UAVs, un elicottero o un velivolo ad ala fissa, nonché minaccia asimmetriche<br />

quali imbarcazioni veloci, mine o razzi; di conseguenza, è necessario disporre di un<br />

sistema a energia incrementabile che in termini di impatto sul progetto comporta la<br />

sistemazione della torretta vera e propria (di dimensioni limitate e normalmente posta<br />

in <strong>cop</strong>erta o sulle sovrastrutture) e dei congegni di generazione del raggio (da sistemare<br />

nei ponti più bassi per non compromettere la stabilità della piattaforma ed eliminare<br />

il rischio di radiazioni energetiche). L’architettura «energetica» IPS dei tipi<br />

«Zumwalt» è un importante fattore abilitante per farne evolvere la configurazione<br />

progettuale attraverso la sostituzione dei due cannoni da 155 mm con altrettanti cannoni<br />

elettromagnetici e dei due impianti da 57 mm con altrettanti sistemi laser.<br />

Le microonde possono essere usate per diversi tipi di applicazioni militari, sfruttan-<br />

Supplemento alla Rivista Marittima<br />

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