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1-4 introduzione imago.qxd:cop marzo (d.s.) - Marina Militare ...

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78 IL PROGETTO DELLE UNITÀ NAVALI MAGGIORI<br />

gas di scarico nel loro percorso verso l’esterno e delle condotte dove transitano tali<br />

gas; a ciò si aggiungono le misure di isolamento termico delle motrici (turbine a gas<br />

e/o motori diesel), anche attraverso la loro sistemazione all’interno di contenitori isolanti,<br />

mentre l’irraggiamento dello scafo e delle sovrastrutture può essere evitato<br />

ricorrendo a vernici a bassa riflettività nelle bande di frequenza tipiche dei riflessi<br />

solari. In questo caso, l’obiettivo è quello di abbattere la segnatura IR almeno fino a<br />

un valore inferiore a quello appositamente generato dall’impiego delle contromisure<br />

IR, nelle due «finestre» di propagazione, fra 3 e 5 micron e fra 8 e 14 micron.<br />

Una misura sicuramente efficace riguarda l’adozione di un sistema propulsivo in<br />

cui almeno una parte delle motrici è configurata con le condotte che scaricano sulle<br />

murate e nello specchio di poppa, al di sopra della linea di galleggiamento e dunque<br />

in una zona a temperatura comunque inferiore delle altre zone della nave. Questa configurazione<br />

potrebbe però creare problemi di anomala diffusione del pennacchio a<br />

seconda del vento, nonché generare eccessive sollecitazioni di natura termica sul<br />

fasciame esterno e sulle strutture prossime allo scarico (12).<br />

L’abbattimento della «segnatura elettronica» è sostanzialmente perseguibile attraverso<br />

un uso «moderato» dei sistemi radianti, tenendo tuttavia presente che un’unità<br />

navale deve poter controllare attivamente lo spazio circostante e comunicare con altre<br />

unità navali, aerei e stazioni a terra; un espediente normalmente utilizzato è il ricorso<br />

alle procedure EMCON (EMission CONtrol), cioè il totale silenzio radar e radio per<br />

un periodo di tempo limitato, durante il quale le intenzioni dell’avversario possono<br />

essere rivelate solo mediante la s<strong>cop</strong>erta ottica e l’intercettazione passiva delle sue<br />

emissioni radio e radar o la ricezione di informazioni tramite data link da un’altra<br />

piattaforma navale o aerea.<br />

Abbattimento e gestione delle segnature subacquee<br />

I metodi per la riduzione della «segnatura subacquea» rientrano in due categorie:<br />

misure passive e misure di controllo attivo. Negli ultimi anni, la tecnologia delle<br />

sospensioni elastiche ha fatto passi da gigante, permettendo la realizzazione di supporti<br />

antivibranti di ottime qualità che consentono di ridurre passivamente il rumore,<br />

mentre fra le misure di tipo attivo, vanno ricordati gli attuatori dinamicamente controllati<br />

in funzione del regime vibratorio generato dai macchinari e da contrastare e<br />

che danno origine a una forza uguale e contraria necessaria a smorzare la vibrazione;<br />

poiché il livello vibratorio di un macchinario varia in funzione della variazione di<br />

potenza erogata, la forza generata dall’attuatore si comporterà di conseguenza.<br />

Dovendo ovviamente far affidamento su una serie di sensori e attuatori, l’intero processo<br />

di controllo attivo viene gestito elettronicamente, mentre gli attuatori impiegabili<br />

possono essere di tipo idraulico, pneumatico, piezoelettrico ed elettromagnetico,<br />

ciascuno con i propri svantaggi e vantaggi eliminabili mediante la combinazione di<br />

due o più categorie. Il risultato di queste innovazioni e l’utilizzazione di sistemi di<br />

doppia sospensione elastica sia per le motrici sia per i riduttori consente un abbattimento<br />

anche di 20-30 dB del rumore irradiato direttamente in acqua. Un altro metodo<br />

di controllo attivo riguarda l’impiego di cuscinetti magnetici al posto di quelli mecca-<br />

Dicembre 2010

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