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1-4 introduzione imago.qxd:cop marzo (d.s.) - Marina Militare ...

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IL PROGETTO DELLE UNITÀ NAVALI MAGGIORI<br />

Messa a mare di un veicolo subacqueo non pilotato «Seahorse» (US Navy).<br />

importanza nel contribuire alla riduzione della vulnerabilità della piattaforma alla s<strong>cop</strong>erta<br />

e all’attacco: si assiste di conseguenza a un continuo sviluppo di nuove soluzioni<br />

strutturali, di nuovi accorgimenti e materiali per ridurre tutte le diverse componenti<br />

della segnatura globale. In materia di velocità, si pensava che l’era delle navi da guerra<br />

in grado di sviluppare velocità massime prossime ai 35-40 n fosse definitivamente<br />

tramontata con la fine della guerra fredda, ma l’enfasi posta sulle operazioni littoral<br />

ha ravvivato l’interesse sui vantaggi tattici dell’alta velocità, con limiti massimi peraltro<br />

più contenuti rispetto ai valori citati. In ogni caso, il requisito di una velocità relativamente<br />

elevata impone di analizzare le sollecitazioni strutturali sullo scafo dovute<br />

allo slamming (5) e alla fatica e le vibrazioni sulle strutture più «leggere», in modo da<br />

sviluppare misure adeguate per ridurre la manutenzione e accrescere la vita dello<br />

scafo stesso. Sebbene nuovi tipi di scafo quali catamarani, trimarano, SWATH, aliscafi,<br />

SES, ecc (6). vengano utilizzati in diverse applicazioni militari per rispondere non<br />

solo ai requisiti di velocità e tenuta al mare ma anche a quelli di flessibilità progettua-<br />

Supplemento alla Rivista Marittima<br />

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