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1-4 introduzione imago.qxd:cop marzo (d.s.) - Marina Militare ...

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IL PROGETTO DELLE UNITÀ NAVALI MAGGIORI<br />

4 MW ciascuno, per un totale di ben 78 MW: anche in questo caso, la propulsione è<br />

affidata a due motori elettrici, con una velocità massima di 30 nodi e un’autonomia di<br />

4.500 mg a 20 n. Uno sviluppo importante nell’ambito della propulsione elettrica<br />

integrata riguarda l’adozione di motori elettrici a magneti permanenti: si tratta di macchine<br />

costituite da un rotore eccitato in permanenza e da un avvolgimento statorico<br />

multifase, alimentato da una serie congegni elettronici per l’erogazione e il controllo<br />

della tensione dell’armatura. Questa soluzione consente di controllare la velocità a<br />

tutte le andature, in marcia avanti e indietro, senza ricorrere alla sequenza di inserimento/disinserimento<br />

dei vari interruttori caratteristica dei motori di propulsione tradizionali.<br />

I magneti (14) che sostituiscono gli avvolgimenti rotorici consentono di<br />

generare una <strong>cop</strong>pia maggiore rispetto ai motori in corrente continua, permettendo<br />

quindi di diminuire il numero di giri dell’asse (e quindi dell’elica) a parità di potenza.<br />

Oltre a questo fondamentale vantaggio per la propulsione (migliore efficienza propulsiva<br />

e minore rumorosità), il motore a magneti permanenti é caratterizzato da pesi e<br />

volumi sensibilmente inferiori (60% e 40% circa, rispettivamente) rispetto alle macchine<br />

tradizionali, un altro vantaggio evidente per il progetto sistema propulsivo e<br />

della nave nel suo complesso. Una tecnologia emergente nel settore della propulsione<br />

navale militare e legata alla configurazione IPS integrata riguarda infine l’adozione di<br />

propulsori azimutali al posto delle tradizionali eliche. Questa soluzione consente di<br />

incrementare soprattutto la manovrabilità a bassa velocità e il suo vantaggio principale<br />

risiede essenzialmente nella totale eliminazione della linea d’asse e di tutti gli<br />

accessori: essa tuttavia rimane al momento limitata alle unità di grandi dimensioni —<br />

come dimostrato dalla sua adozione sulle nuove unità d’assalto anfibio francesi classe<br />

«Mistral» — e le lezioni apprese in tale contesto potrebbero convenientemente sfruttate<br />

per allargarne lo spettro d’impiego anche al naviglio maggiore combattente.<br />

***<br />

In estrema sintesi, le tendenze attuali in materia di propulsione navale militare sono<br />

quindi orientate soprattutto verso soluzioni in cui i prime movers sono turbine a gas di<br />

elevata potenza, con motori elettrici di propulsione del tipo a magneti permanenti<br />

relativamente leggeri e compatti e dove i requisiti di massima velocità potranno essere<br />

soddisfatti mediante l’impiego combinato dei motori elettrici e delle turbine a gas<br />

oppure attraverso soluzione elettriche integrate. Sotto il profilo dell’impatto del sistema<br />

propulsivo sul progetto navale nel suo complesso, la presenza delle turbine a gas<br />

continua a richiedere i volumi necessari per le condotte di aspirazione e scarico, ma<br />

questo aspetto è gradualmente compensato dalla progressiva riduzione dei pesi e<br />

volumi consentita dalla graduale «eliminazione» del riduttore e delle linee d’assi.<br />

NOTE<br />

(1) A titolo riepilogativo, le principali combinazioni fra motori diesel e turbine a gas sono raggruppate<br />

nelle seguenti famiglie principali: CODAD = COmbined Diesel And Diesel, con macchine per la navigazione<br />

di crociera a cui si associano macchine per gli spunti di velocità; CODAG = COmbined Diesel<br />

Supplemento alla Rivista Marittima<br />

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