ILLUSTRATE W - The University of Chicago Library
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LA CAMERA DEGLI ORRORI 127<br />
Era Maurizio un onest' uomo, piccolo possidente, vedovo da qualche anno d' una<br />
donna angelica di costumi e di forme, da lui idolatrata, e della quale non gli rimanevano<br />
che due figliuoli un maschio ed una femmina : morto il primo fanciullo, gli restava<br />
la figlia.<br />
Siccome ella assomigliava moltissimo la cara sposa perduta e da lui perennemente<br />
pianta, siccome non possedeva più nessuno al mondo, il padre avea colla più santa<br />
tenerezza prediletta quella ragazza, facendone il solo pensiero della sua vita.<br />
Sarebbe stata una buona ragione per ottenere ricambio d'affetto e di gratitudine<br />
altissima se P indole della giovine, già viziata per soverchio amore della madre, non<br />
avesse dato risultati intieramente diversi. . . Una indisciplina, un' arroganza da far<br />
fremere, un malcontento, un' inquieta vivacità, ecco gli effetti del soverchio amore di<br />
genitori, colpevoli solo di debolezza. Di più, dopo la morte della madre, una circostanza<br />
contribuiva ad accrescere in singoiar modo le tinte d' un quadro, già per sé stesso<br />
molto nero.<br />
Trattenuto dalla falsa idea di dar matrigna alla figliuola, e dovendo pure affidarla<br />
ad una donna, che pel suo impiego il padre dovea rimanere assente molte ore del<br />
giorno, avea raccapezzata una certa signora, non so di dove, perchè la nazione di costei<br />
nessuno la conosceva ; quantunque si desse per inglese, le origini della sua vita<br />
erano, come un tempo quelle del Nilo, ignote.<br />
Né fa d' uopo dilungarsi a descrivere quella custode, in tutto e per tutto, malissimo<br />
scelta; primizie esotica: avventuriera senza fede, con po'di vernice sotto un<br />
brulicame di vermi.<br />
Quanto alla giovinetta, adescata all' idea di girare allato d' una donna elegante,<br />
di avere una specie di aja : digoverness all'inglese, sedotta anche da una specie di superiorità,<br />
dal tono forestiero, dallo sprezzo costante, mantenuto a fior di labbra da quella<br />
madamina ; sprezzo di cui si credeva in diritto, dandosi per donna d'alte attinenze, a cui<br />
non mancavano destinazioni cospicue, e che sempre nominava il lord tale, o tal altro<br />
con cui poteva andare alle Indie, in vece di marcire in una s<strong>of</strong>fitta, con genterella da<br />
poco, la giovinetta, dico, non guardava di mal occhio la signora Melania, pareva ascoltarla,<br />
ne imitava più che potesse il contegno aristocratico, i modi, perfìn la scrittura,<br />
lunga ed a strisele ; tutto insomma ; di che appagavasi il padre, cieco ed illuso, senza<br />
comprendere eh' era un male di più ....<br />
Senza comprendere che quella ricercatezza, quello studio appunto di bon tono,<br />
quell' infonderle la smania dello chic, come lo chiamano, aggrandiva l'ulcera del cuor<br />
di Febea, la rovina della sua famiglia, come lo è di tante, e che meglio sarebbe stato<br />
una trecca nostrana, che una galanteria forestiera. Pare una questione da poco, e in<br />
vece anche questa è di massima importanza. Avvezzano i fanciulli a circondarsi d'oggetti<br />
di lusso, indorano tutto al di fuori, loro creano bisogni fittizi, più urgenti, più<br />
costosi di quelli necessari. Poi la diventa una febbre. La famiglia ha dieci, P impianto<br />
è per venti... Non importa, bisogna mantenersi su quel piede, seguire ogni capriccio,<br />
ogni futilità della moda. Essa va al di sopra d' ogni riguardo o d'ogni dolore. La vedova<br />
inconsolabile, infarinata di cipria il chignon, s'asciuga gli occhi per scegliere un<br />
lutto d' ultimo gusto. Presto per carità i biglietti listati a nero come s' usa, affinchè<br />
il morto non se P abbia per male ! Per questo e per altro si sbilanciano ; cosa impor-