ILLUSTRATE W - The University of Chicago Library
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ANZÙ 27<br />
tando che la Checca possedesse dei quattrini, provavasi talvolta a interrogarla su<br />
questo punto ; invano ! Al nipote la zia non dovea nulla, che gli dirigeva, e gli te<br />
neva in assetto le bisogne domestiche, senza mai domandargli, per suo proprio con<br />
to, denaro. Dunque sulP argomento salvadanaio si manteneva ella in un silenzio<br />
inalterabile, perfino la sera, tempo per lei, se un proverbio latino non falla, di assoluta<br />
sincerità.<br />
Torniamo allo sfogliar la pannocchia. C è (parlo dei miei paesi) presso ogni casa<br />
di campagna, che non istia assolutamente fra il novero delle capanne, un fabbricato,<br />
ossia una adiacenza o tettoja : si chiama talvolta tinaccia, perchè racchiude i grandi<br />
tini, i dogli. Questa adiacenza contiene anco il fenile, per lo più la stalla, quasi<br />
sempre qualche stanza e perfino una cucina ; solitamente v' abitano o un servo o i<br />
vecchi di casa, che vi stanno indipendenti e non pertanto in famiglia.<br />
Quella eh' io vi descrivo è appunto una tettoja : immaginatela piena di strumenti<br />
campestri, di carriuole, di tini, di cassette ; oltracciò di tronchi d' alberi, di basti<br />
da somaro, di finimenti da cavallo, di mille oggetti insomma che non occorre no<br />
minarvi. Seduti o sugli scanni a treppiede, che usano semplici e artistici : tre bac<br />
chette e suvvi una specie di piastrella di legno greggia e un po'incavata : o su<br />
questi scanni, adunque, o sdrajati per terra vedete uomini e donne intenti a sfogliar<br />
la pannocchia : è di sera ; ad un immenso tino, appesavi pel suo gancio bicornuto,<br />
una lucernetta di ferro manda un certo chiaro fantastico : qua tutto unito, ugua<br />
le ; poi rotto, per la moltiplicità e per la diversità degli oggetti, da grandi om<br />
bre. E bello in verità starsene un po' discosti a contemplare quei gruppi di con<br />
tadini, gioventù la più parte, quale allo scuro, quale rischiarato da una chiaz<br />
za di lume, che lo colpisce come se quel bianco vivo uno ce lo avesse appiccicato<br />
apposta : e poi sul muro, tutto a ragnateli e tutto scabro, un pr<strong>of</strong>ilo gigantesco, ta<br />
gliato, riciso, a grandi squadrature, una testa in pr<strong>of</strong>ilo, che vagola seria, imbron<br />
ciata. In vece più in fondo ombre sfumanti leggere, leggere, e pajono involgere i<br />
canti più riposti della tettoja d' un certo che di mistero. È bello maggiormente se<br />
un po' di brezzolina vi spira. Allora il tondoletto di luce, che sta immediatamente<br />
dietro la lucerna, e illumina P aspra superfìcie del tino, allora diventa largo, largo ;<br />
si dilata a sprazzi, a striscie ; la testa in pr<strong>of</strong>ilo si ristringe, diventa piccinnina ; le<br />
ombre sfumate scappano tutt' a un tratto, sdrucciolano su pel tetto, su pei travi,<br />
s' abbujano pr<strong>of</strong>onde agii angoli, si prolungano lunghe lunghe sul terreno, come vere<br />
fantasime. Lampada antica, quella lucerna rischiara una scena tutto patriarcale e<br />
primitiva ; ma, se credeste che anco là non ci avessero delle buone lagrime e dei<br />
dolori, v' ingannereste a partito.<br />
— Che sorta di corbelleria è ella mai codesta? — diceva sommessamente la<br />
Checca ad una vicina : la Checca non isfogiiava le pannocchie, guardava gli altri ;<br />
li guardava, tenendo i gomiti appoggiati sui ginocchi, il mento sulle palme delle<br />
mani ; ve la presento, signori, in atto di grande confidenza, non è vero ? in città<br />
non s'usa così o tutt'al più dalla donna emancipata, a cui certo perdonerete, più<br />
facilmente, i gesti virili e liberi di quello che alla mia povera villana ; così grande<br />
privilegio è P essere di moda.