A più voci - Magellano
A più voci - Magellano
A più voci - Magellano
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Scheda 1 Traffico libero, vietato o calmato?<br />
La risoluzione di un conflitto attraverso un focus group<br />
COMUNE DI BOLZANO: PROGETTO INTEGRATO E PARTECIPATO DI OLTREISARCO<br />
Qual era il problema iniziale?<br />
Il probema era capire quali fattori potevano determinare la costruzione di una centralità a Oltreisarco, in una<br />
visione di città policentrica per il futuro di Bolzano, superando l’ottica della perfieria, ma anche quella del<br />
decentramento, che è fino ad ora è stata la visione offerta dall’attuale Piano Regolatore di Bolzano. Il tema era<br />
emerso nel corso dell’Open Space Technology (Ost) per identificare insieme ai cittadini gli elementi di cambiamento<br />
per riqualificare il quartiere, e ora si trattava di capire cosa volesse dire questa centralità, perché nei<br />
gruppi di lavoro il tema era stato espresso in modo ripetuto ma molto vago, e noi avevamo il problema di<br />
capire come tradurlo in azioni concrete.<br />
Come l’abbiamo affrontato?<br />
Nella giornata successiva all’Ost abbiamo proposto due focus group per sviluppare due temi importanti e trasversali<br />
che erano emersi, uno dei quali era questo della centralità. Abbiamo invitato tutte le persone che avevano partecipato<br />
all’Ost a venire e a dividersi fra i due gruppi, l’uno sulla città policentrica e l’altro sulla messa in rete delle<br />
associazioni, che si chiamava gli orti e il parco. A quello sulla città policentrica ha partecipato circa una trentina di<br />
persone, fra rappresentanti di associazioni di cittadini e dei commercianti, tecnici, abitanti e personaggi di rango<br />
sovralocale come il presidente di un’altra circoscrizione, assessori, e il sindaco di Bolzano.<br />
Conducendo il gruppo siamo partiti chiedendo ai partecipanti di mettere sul tavolo tutte le diverse declinazioni<br />
del concetto di centro, che avevano attraversato molti discorsi senza esplicitarsi chiaramente. Allora alcuni<br />
parlavano feste e dei concerti, e proponevano l’idea di centralità legata all’organizzazione di eventi effimeri,<br />
e facendolo sottolineava alcune difficoltà legate ad una scarsa risposta di pubblico o alle conflittualità interetniche;<br />
altri, soprottutto i funzionari, invece hanno posto il tema abbastanza in termini tradizionali di decentramento,<br />
come la localizzazione di sportelli decentrati o lo spostamento di servizi banali come l’anagrafe,<br />
ecc. Altri abitanti hanno posto il problema delle periferie nelle periferie, evidenziando una diversa centralità<br />
all’interno delle stesse parti del quartiere.<br />
Il problema era che nessuna di queste cose prefigurava una centralità strutturale, permanente, una vocazione<br />
nuova per il quartiere, che sembrava invece essere una necessità.<br />
Il problema del traffico<br />
Dopo un po’ di discussione che girava intorno ai concetti descritti, senza entrare nel merito di una vera interazione<br />
costruttiva, uno dei dirigenti del Comune, che non abita a Oltrisarco, ha raccontato la propria esperienza del<br />
quartiere, quando ci si reca come esterno, e in questo racconto ha implicitamente riconosciuto delle centralità esistenti:<br />
l’impianto delle scuole professionali, i campi sportivi di atletica, il cimitero, ecc. Subito dopo il presidente<br />
della circoscrizione Centro ha raccontato come il centro di Bolzano, quello vero, lo sia diventato grazie ad una<br />
serie di interventi che principalmente riguardavano il traffico, e in questo modo ha fatto vedere agli altri partecipanti<br />
la centralità potenziale dell’asta di via Claudia Augusta, la via centrale di Oltrisarco di diventare un vero<br />
centro: è un insieme architettonico coerente ed ha una presenza continua di commercio, solo che la sua potenzialità<br />
è ora impedita dal fatto di avere un forte scorrimento di traffico.<br />
Si stava esprimendo in tedesco e ha usato per dire questo una sfumatura che si è rivelata dopo molto importante.<br />
Delle due parole possibili per dire “zona a traffico limitato” non ha usato quella che dice traffico “vietato”,ma<br />
quella che dice traffico “calmato”. Questo ha permesso che quando i gruppi ambientalisti hanno detto “questo è<br />
proprio quello che noi vogliamo, ma i commercianti si oppongono…”, intervenisse uno dei rappresentati ufficiali<br />
COME. APPROCCI E TECNICHE PER LA GESTIONE DEI CONFLITTI 105