A più voci - Magellano
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Scheda 3 Decisioni <strong>più</strong> stabili<br />
132 A PIÙ VOCI<br />
diati e le incoraggiano a guardare lontano (vedi capitolo 6). Cercano<br />
di evitare il confronto posizionale e inducono i partecipanti a indagare<br />
sui loro veri interessi (vedi capitolo 7). Riuscirci non è facile. Ma si<br />
tratta sicuramente della scommessa <strong>più</strong> importante (e affascinante).<br />
Decisioni <strong>più</strong> stabili e <strong>più</strong> facili da attuare<br />
Se tutti gli stakeholder sono stati effettivamente coinvolti e sono arrivati<br />
a un risultato condiviso, nessuno di loro avrà interesse a mettere in<br />
discussione la soluzione raggiunta. La decisione sarà quindi stabile e<br />
non correrà il rischio di essere ribaltata. Per lo stesso motivo, non<br />
dovrebbero sorgere particolari intoppi nel processo di attuazione. Chi<br />
ha sottoscritto un accordo o si è riconosciuto nel risultato comune,<br />
sarà indotto a una maggiore responsabilità. Questa è, del resto, la principale<br />
ragione, di carattere pratico, che spinge le amministrazione a<br />
coinvolgere gli stakeholder. Molto spesso, infatti, le amministrazioni<br />
non sono mosse dall’ambizione di raggiungere soluzioni migliori (o<br />
<strong>più</strong> sagge), ma semplicemente dall’esigenza di prevenire possibili<br />
opposizioni e di arrivare a un punto fermo, qualsiasi esso sia.<br />
Può naturalmente succedere che una scelta condivisa sia messa<br />
successivamente in discussione. Ci possono essere gruppi che si sono<br />
rifiutati di partecipare proprio per tenersi le mani libere. Può accadere<br />
che alcuni dei partecipanti siano indotti a cambiare idea dalle pressioni<br />
della loro base o da qualche evento inatteso. In generale, però,<br />
come rileva il sindaco di Bruino (scheda 3)<br />
“quelli che non hanno partecipato – per loro scelta – o che si sono<br />
trovati in minoranza non hanno poi potuto essere particolarmente<br />
aggressivi contro l’amministrazione, quando si sono operate<br />
scelte che scaturivano da indicazioni collettive. Anche quando …<br />
vi sono state reazioni piuttosto accese da parte di qualcuno, per<br />
noi amministratori è stato molto <strong>più</strong> facile controbattere e giungere<br />
a soluzioni concordate”<br />
COMUNE DI BRUINO (TORINO), SUL CASO DEL PIANO URBANO DEL TRAFFICO<br />
DI BRUINO E DELLA RIQUALIFICAZIONE DELLA PIAZZA CENTRALE<br />
INTERVISTA AL SINDACO PAOLO VIOLINO<br />
Qual era il suo problema iniziale?<br />
Dovevamo predisporre il piano urbano del traffico per il nostro comune, tenendo conto non solo degli aspetti<br />
puramente viabilistici, ma anche degli aspetti urbanistici, specialmente nel centro storico. L’obiettivo era di migliorare<br />
la sicurezza e le occasioni di socializzazione senza porre limiti troppo stringenti alla circolazione dei veicoli.<br />
Come ha pensato di affrontarlo?<br />
Avendo a che fare con problemi che interessano tutti e in cui non vi sono interessi personali dei singoli residenti<br />
evidentemente contrastanti, abbiamo ritenuto importante acquisire le opinioni e le idee del <strong>più</strong> ampio numero