A più voci - Magellano
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Scheda 1 “Immaginiamo il futuro di Castenaso”. Un caso di costruzione di scenari<br />
Castenaso è un Comune di 14.000 abitanti a pochi chilometri da Bologna che per attivare un progetto di riqualificazione<br />
urbana ha scelto di aderire al Concorso nazionale di progettazione partecipata e comunicativa promosso<br />
da INU, WWF, Ministero dei Lavori Pubblici e Ministero dell’Ambiente.<br />
Tra giugno 2000 e gennaio 2001 un processo di partecipazione, strutturato in tre laboratori – adulti, bambini e<br />
adolescenti, di strada – ha condotto ad individuare in modo consensuale gli obiettivi e le linee principali di intervento.<br />
Recentemente, dopo la fase di progettazione, sono stati aperti i cantieri.<br />
Il laboratorio adulti ha visto la partecipazione di un gruppo di circa 35 cittadini, che si è costituito in seguito ad<br />
una intensa campagna di informazione con volantinaggi, articoli sulla stampa locale, locandine, lettere di invito<br />
spedite a tutte le famiglie. Nel corso del processo si è riunito con regolarità ogni quindici giorni, costituendo anche<br />
il punto di riferimento a cui indirizzare gli esiti del laboratorio bambini e adolescenti, realizzato nelle scuole e del<br />
laboratorio di strada – che è ricorso a questionari, interviste, incursioni con la telecamera nei diversi luoghi.<br />
La prima riunione del laboratorio adulti, dopo la festa di inaugurazione, ha avuto come titolo: “Immaginiamo il<br />
futuro di Castenaso”. 37 cittadini, divisi in due gruppi, hanno provato ad immaginare come vorrebbero la loro<br />
città tra 20 anni. Ogni persona ha scritto su dei post it le proprie opinioni e i propri desideri. Tutti i post it sono<br />
stati attaccati su un cartellone e, all’interno di ogni gruppo, si è aperta una discussione coordinata da un facilitatore<br />
al fine di raggruppare le riflessioni attorno ad alcune tematiche comuni. Una discussione plenaria finale ha<br />
permesso di confrontare ed integrare i temi proposti da ciascun gruppo, individuando una prima mappa della<br />
città del futuro, da cui muovere nelle attività successive dei laboratori. L’incontro ha avuto una durata complessiva<br />
di circa 2 ore e vi hanno assistito a titolo di osservatori-uditori 15 progettisti.<br />
INTERVISTA ALLA SINDACA DI CASTENASO MARIA GRAZIA BARUFFALDI<br />
Ma perché a Castenaso si è pensato di avviare un processo partecipato? La sindaca Maria Grazia Baruffaldi ci ha<br />
fornito una testimonianza, attraverso una intervista telefonica.<br />
Perché avete pensato ad un processo partecipato?<br />
Sono convinta che le scelte che riguardano spazi ad uso comune se nascono dall’apporto di tutti sono <strong>più</strong> accettate<br />
e, soprattutto, rispondono meglio alle esigenze delle persone. E poi nel nostro caso si trattava di costruire un<br />
vero centro alla città, che mancava. Castenaso è nato come un paese di raccordo, di passaggio. Non abbiamo una<br />
parte storica molto antica. Gli edifici <strong>più</strong> vecchi risalgono ai primi del Novecento. Si trattava, insomma, di creare<br />
un fulcro alla vita sociale e, anche, di rafforzare l’identità comune.<br />
Come è stata accolta questa idea?<br />
Certo, all’inizio avevo qualche timore, ma ci ho creduto molto. E ha funzionato. Pensi che il Consiglio Comunale<br />
ha approvato la proposta di avviare il processo partecipato all’unanimità!<br />
C’è stata qualche sorpresa negli esiti del processo?<br />
Be’… devo dire che io ho avuto delle conferme. Mi spiego meglio. La precedente amministrazione aveva avanzato<br />
un progetto che prevedeva di rifare il centro buttando giù gli edifici <strong>più</strong> vecchi. Quando sono stata eletta nel ’99<br />
ho scelto di accantonare questo progetto, pensando che si dovesse partire dalla valorizzazione di ciò che esiste. Le<br />
indicazioni uscite dai laboratori hanno confermato pienamente questa idea, in particolare individuando due nodi<br />
fondamentali su cui concentrare gli interventi: il fiume e la strada principale che attraversa il Comune.<br />
Comunque la cosa importante è che la gente ha potuto esprimersi.<br />
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