Che cosa hanno in comune le conferenze di servizi, gli accordi di programma, i patti territoriali, i progetti territoriali integrati (Pit), i programmi di riqualificazione urbana, i piani di zona per i servizi sociali e i piani dei tempi degli orari, i progetti di Agenda 21 locale, i piani strategici delle città o i progetti comunitari come Urban, Leader o Equal e molte altre esperienze simili? Si tratta di progetti elaborati attraverso processi decisionali inclusivi. In questi casi, infatti, si cerca di giungere a un risultato condiviso, includendo un ampio numero di soggetti interessati a un determinato problema e di farli partecipare alle scelte. Nei processi inclusivi gli interventi pubblici sono progettati a <strong>più</strong> <strong>voci</strong>. Per riferirsi a questi processi si usano di solito termini come concertazione, partenariato, partecipazione, consultazione, negoziazione, accordi, patti, intese. L’immagine <strong>più</strong> frequente è quella di diversi attori che vengono messi a discutere attorno a un tavolo. La scelta di aprire un tavolo, ossia di imboccare un processo decisionale inclusivo, è talvolta compiuta volontariamente e informalmente da un amministratore pubblico che ritiene utile allargare la platea dei decisori e responsabilizzarli. Talvolta è incoraggiata o addirittura prescritta dalla legge. L’Unione Europea ha dato un fortissimo impulso in questa direzione: è difficile trovare un programma comunitario in cui non compaiano, con grande rilievo, espressioni come partenariato, coinvolgimento dei cittadini, partecipazione. A <strong>più</strong> <strong>voci</strong> è un manuale rivolto ai pubblici amministratori – politici, dirigenti o funzionari – che si trovano ad affrontare processi decisionali di tipo inclusivo. In quali circostanze conviene metterli in atto? In quale stadio del processo decisionale? Come individuare i possibili interlocutori? Come ottenere un’interazione positiva tra i partecipanti e risolvere i conflitti? Con quali professionalità? Come assicurarne la regia? Come passare dalle scelte informali all’assunzione di atti amministrativi? Quali risultati ci si può aspettare e come li si può valutare? Il manuale cerca di rispondere a queste domande, proponendo approcci, tecniche e metodi che sono già ampiamente utilizzati in Italia. Numerose schede illustrano lo svolgimento di specifici casi, dalla diretta voce degli amministratori che li hanno promossi e seguiti o degli operatori che hanno provato a gestirli. Il manuale non pretende di offrire ricette. Intende, <strong>più</strong> semplicemente, mostrare che esistono possibilità, che non sempre vengono sfruttate, e mettere a disposizione di coloro che operano sul campo quel vasto patrimonio di conoscenze e competenze che si è andato consolidando nell’ultimo decennio nel nostro Paese. Il manuale è stato realizzato nell’ambito del laboratorio sui processi decisionali complessi del Programma Cantieri del Dipartimento della Funzione Pubblica. La stesura del testo è stata curata da LUIGI BOBBIO, Università di Torino, con la collaborazione di PAOLA PELLEGRINO e GIANFRANCO POMATTO, Laboratorio di politiche e di IOLANDA ROMANO, Avventura urbana. Hanno inoltre contribuito con scritti, testimonianze, interviste o suggerimenti: Giovanni Allegretti, Rete Nuovo Municipio; Alessandro Balducci, Politecnico di Milano; Giuseppe Barletta, Asl Roma F; Maria Grazia Baruffaldi, Comune di Castenaso; Silvano Bassetti, Comune di Bolzano; Davide Bazzini, Biloba; Marco Biocca, Agenzia Sanitaria dell'Emilia Romagna; Serena Bolici, Comune di Dicomano; Massimo Bonanni, Università di Genova; Chiara Bramanti, Comune di La Spezia; Alessandro Bratti, Comune di Ferrara; Massimo Bricocoli, Politecnico di Milano; Lides Canaia, Comune di Cinisello Balsamo; Manuela Capelli, Inu; Noemi Colombo, Comune di Monterotondo; Alessandra De Cugis, Comune di Milano; Adele Di Stefano, Asl di Frosinone; Paolo Fareri, Irs; Fabrizio Ferrari, Università del Piemonte Orientale; Giuseppe Gamba, Provincia di Torino; Valeria Giannella, L’Ombrello; Giovanni Ginocchini, Planum; Tania Grandi, Irsea; Sergio Guercio, Avventura Urbana; Giovanni Laino, Università di Napoli; Guido Liotti, Wwf; Andrea Mariotto, L’Ombrello; Alberto Martini, ProVa; Fiorenza Maria Martufi, Comune di Pesaro; Toni Muzi Falconi, Federazione Italiana Relazioni Pubbliche; Giuseppe Nota, Comune di Torino; Carolina Pacchi, Politecnico di Milano; Raoul Pantaleo, Tam; Monica Penco, Università di Genova; Paolo Perulli, Università del Piemonte Orientale; Andrea Pillon, Avventura Urbana; Chiara Pignaris, Cantieri animati; Paola Poggipollini, Comune di Ferrara; Alfonso Raus, Forris; Paolo Riccone, Art; Matteo Robiglio, Avventura Urbana; Marco Ruffino, Irsea; Walter Sancassiani, FocusLab; Cristiana Scarpa, Comune di Venezia; Marianella Sclavi, Politecnico di Milano; Matteo Schubert, ABCittà; Marco Sisti, ProVa; Mario Spada, Comune di Roma; Alessio Surian, Università di Padova; Isabelle Toussaint, Avventura urbana; Giancarlo Vecchi, Irs; Maria Cristina Venanzi, Grm; Paolo Violino, Comune di Bruino.
DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA UFFICIO PER L’INNOVAZIONE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI A CURA DI LUIGI BOBBIO A <strong>più</strong> <strong>voci</strong> Amministrazioni pubbliche, imprese, associazioni e cittadini nei processi decisionali inclusivi ANALISI E STRUMENTI PER L’INNOVAZIONE I MANUALI Edizioni Scientifiche Italiane PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
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