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A più voci - Magellano

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organizzazioni della società civile e potrebbe essere ripresa in Italia da<br />

istituzioni analoghe che operano nel campo delle politiche urbane,<br />

ambientali o sociali.<br />

Dall’alto<br />

Da noi, comunque, questa forma di promozione appare ancora poco<br />

matura e possiamo perciò dire che è raro che un processo inclusivo,<br />

sia pure sollecitato dal basso o dal mezzo, possa concretamente avviarsi<br />

a prescindere da un esplicito impegno politico di una o <strong>più</strong> amministrazioni.<br />

Avviare un processo inclusivo significa progettare un possibile<br />

percorso, utilizzando (a ragion veduta) gli approcci che abbiamo<br />

illustrato nei capitoli precedenti. La progettazione deve essere un<br />

atto consapevole e meditato: lo sviluppo del processo non può<br />

essere lasciato al caso. Ma deve essere anche sufficientemente flessibile<br />

da consentire continui ripensamenti. Possiamo stare sicuri<br />

che le sorprese non mancheranno e dovremo essere pronti a rivedere<br />

il progetto in corso d’opera (anche in profondità) quando<br />

sarà necessario.<br />

Registi<br />

Una volta che il processo è stato avviato, le funzioni di governo e di<br />

regia rivestono un ruolo cruciale. I processi inclusivi sono fragili: possono<br />

incepparsi, sfrangiarsi o addirittura perdersi nel nulla. Non possono<br />

funzionare e andare in porto se non sono costantemente sostenuti<br />

e protetti.<br />

Funzioni di garanzia<br />

Le funzioni di regia presentano due aspetti leggermente differenti.<br />

Il primo aspetto consiste nelle funzioni che potremmo chiamare di<br />

garanzia. Ci deve essere qualcuno in grado di presidiare i processi,<br />

garantire che il gioco si svolga in modo corretto e dare qualche assicurazione<br />

sul fatto che i risultati emersi nel processo avranno seguito.<br />

Questa funzione non può che essere svolta, in prima persona, dai<br />

politici con incarichi amministrativi. Essi devono essere in grado di<br />

proteggere i processi dagli attacchi che possono maturare nell’arena<br />

politica (per esempio da esponenti politici della maggioranza o dell’opposizione)<br />

e dai tentativi di prevaricazione che possono essere<br />

messi in atto dai gruppi <strong>più</strong> forti. E devono offrire ai partecipanti la<br />

ragionevole speranza che le scelte raggiunte attraverso la concertazione<br />

saranno prese seriamente in considerazione dall’amministrazione.<br />

Detto in altri termini, i processi inclusivi non possono reggere se non<br />

sono sostenuti da una forte volontà politica.<br />

La funzione di garanzia è importante e delicata. Il politico che la<br />

esercita deve avere il polso fermo e nello stesso tempo deve astenersi<br />

dall’interferire sul merito delle scelte: “Sono qui per fischiare i falli,<br />

CHI. PROMOTORI, REGISTI, FACILITATORI 121

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