A più voci - Magellano
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4. Come.<br />
Approcci,<br />
metodi,<br />
tecniche<br />
Ci vuole metodo<br />
54 A PIÙ VOCI<br />
Come si fa a far funzionare un processo decisionale inclusivo? Può<br />
capitare di dover riunire qualche decina o qualche centinaio di persone,<br />
e bisogna far sì che esse discutano costruttivamente e giungano, se<br />
possibile, a qualche conclusione in tempi ragionevoli.<br />
Può sembrare un’impresa impossibile. Tutti gli amministratori<br />
pubblici hanno avuto qualche esperienza frustrante in questo<br />
campo. Conoscono il caso di conferenze di servizi che non si chiudono<br />
mai, perché esistono conflitti, spesso non molto chiari, che<br />
nessuno riesce a sbrogliare o perché alle riunioni manca sempre<br />
qualcuna delle amministrazioni interessate. Hanno partecipato ad<br />
assemblee popolari in cui dietro al tavolo stanno seduti gli amministratori,<br />
dalla sala dieci o quindici cittadini impiegano tutta le sera<br />
per fare lunghi interventi, la maggior parte dei partecipanti non osa<br />
o non ha il tempo di esprimersi pubblicamente e alla fine (mentre la<br />
sala si sta svuotando perché è ormai molto tardi) l’assessore o il sindaco<br />
fa il suo intervento conclusivo, ma nessuno capisce bene quali<br />
conclusioni siano state effettivamente raggiunte dall’assemblea.<br />
I cittadini escono frustrati perché hanno l’impressione di non essere<br />
stati ascoltati. Gli amministratori escono irritati perché hanno la<br />
sensazione di essere stati attaccati con critiche ingiuste basate su<br />
informazioni sbagliate e non hanno capito se sono riusciti a essere<br />
abbastanza convincenti.<br />
Certamente non tutte le conferenze di servizi e non tutte le assemblee<br />
finiscono in quel modo. Molte di esse funzionano e danno buoni<br />
risultati. Ma è evidente come esse si basino su metodi di interazione e<br />
di comunicazione molto elementari, che non sono il frutto di una<br />
vera riflessione: semplicemente si fa quello che si è sempre fatto.<br />
Si può fare meglio? Ossia ottenere che tutti i partecipanti possano<br />
esprimersi, dispongano di informazioni adeguate, provino ad ascoltarsi<br />
e a capirsi, siano messi in condizione di arrivare, se è possibile, a<br />
soluzioni condivise o, se non è possibile, a trattare esplicitamente i<br />
loro conflitti? E, cosa importantissima, come gestire questi processi<br />
tenendo sotto controllo i costi e i tempi?