A più voci - Magellano
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Come è strutturato il Punto? Che funzioni svolge?<br />
Innanzitutto l’abbiamo chiamato Punto S. Eusebio, proprio per dare l’idea del punto di riferimento. È aperto due<br />
giorni alla settimana ed ha operatori appartenenti al Comune, all’azienda pubblica proprietaria degli immobili e<br />
all’azienda costruttrice che ha vinto gli appalti dei lavori. Il Punto ha molte funzioni: non solo fornisce informazioni<br />
sull’andamento dei lavori, ma, come dicevo, è un vero e proprio punto di riferimento a cui i cittadini possono<br />
rivolgersi per fornire i propri suggerimenti e le proprie segnalazioni. E poi svolge veri e propri servizi di<br />
accompagnamento. Basti pensare che la riqualificazione ha previsto un piano di mobilità molto forte delle famiglie<br />
e il Punto, oltre a realizzare un opuscolo molto chiaro che descrive tutte le fasi dei traslochi con tutte le pratiche<br />
da svolgere e i referenti a cui rivolgersi, ha fornito un vero e proprio supporto anche nel trasferimento delle<br />
famiglie e nel trasloco. Insomma, il Punto rappresenta un momento di incontro e sintesi tra cittadini e tecnici. Sul<br />
fronte informativo, fin dall’inizio è ricorso alla distribuzione di volantini oltre che alla realizzazione di un giornalino<br />
mensile, pensato per lasciare spazio anche ai cittadini. E ora è nato un vero e proprio Piano di<br />
Comunicazione.<br />
Si può dire che il Punto agisce anche da connettore tra gli utenti finali dei lavori e il laboratorio di quartiere?<br />
Oggi l’elemento centrale del processo di riqualificazione è il cantiere. Si può quindi dire che il Punto garantisce la<br />
continuità della partecipazione dei cittadini anche in questa fase operativa, in cui il solo laboratorio avrebbe maggiori<br />
difficoltà.<br />
Quali segnalazioni provengono dai cittadini? Ci potrebbe fare qualche esempio?<br />
Gli esempi potrebbero essere veramente tanti! Tutti i cantieri creano disagi e molto spesso si riesce a intervenire<br />
per limitarli solo grazie all’iniziativa dei cittadini. Si pensi alla segnalazioni di perdite, ma anche di situazioni di<br />
pericolo … i Piani di Sicurezza, che pure ci sono, non possono coprire tutte le situazioni reali. In questo senso la<br />
partecipazione dei cittadini è una vera e propria risorsa che integra il lavoro dei tecnici.<br />
Come è stato accolto il Punto S. Eusebio?<br />
Dai cittadini è stato accolto benissimo. Abbiamo delle statistiche che dimostrano che è molto frequentato. E poi è<br />
addirittura entrato nel gergo comune! Le persone lo chiamano il Punto, per la strada ci si dice “vado al Punto”…<br />
E i tecnici?<br />
I tecnici si sono adeguati nel momento in cui hanno compreso che, di fatto, il Punto aiuta a conoscere meglio i<br />
problemi e dunque a svolgere la propria attività.<br />
Ma qualche problema c’è stato…<br />
Beh, … c’era un capocantiere che riteneva il Punto inutile… ma alla fine è andato via lui, perché l’impresa lo ha sostituito.<br />
Insomma, è l’impresa stessa, che ovviamente ha a cuore la produttività, ad aver capito l’importanza del Punto!<br />
Intervista a cura di Gianfranco Pomatto<br />
Focus group<br />
Il focus group è un piccolo gruppo di persone (generalmente da 4 a<br />
12) che discute su uno specifico tema. Si ricorre a questa tecnica<br />
quando si ha la necessità di mettere a fuoco (da cui il nome focus<br />
group) un fenomeno o indagare in profondità su uno specifico argomento,<br />
utilizzando l’interazione che si realizza tra i componenti del<br />
COME. APPROCCI E TECNICHE PER L’ASCOLTO 73