A più voci - Magellano
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aggiunte e a delegittimare il processo. Inoltre, escludendo qualcuno<br />
(qualche gruppo, qualche istituzione, qualche interesse), finiremo per<br />
privarci di quello specifico apporto e le decisioni che prenderemo<br />
saranno meno solide e <strong>più</strong> povere.<br />
Non proprio tutti: individuare e coinvolgere gli stakeholder<br />
L’accorgimento fondamentale per approssimare il principio di<br />
inclusività è quello di coinvolgere nel processo tutte le istituzioni e<br />
i gruppi (anche informali) che sono portatori di punti di vista rilevanti<br />
sulla questione che vogliamo affrontare; ossia, per ricorrere a<br />
un termine ormai entrato nell’uso, tutti gli stakeholder. Gli<br />
stakeholder sono coloro che hanno (hold) un interesse specifico<br />
sulla posta in gioco (stake), anche se non dispongono necessariamente<br />
di un potere formale di decisione o di un’esplicita competenza<br />
giuridica. La parola stakeholder è stata introdotta nell’ambito<br />
delle imprese private, allo scopo di mostrare che l’impresa non<br />
deve rispondere soltanto ai propri azionisti (shareholder), che sul<br />
piano giuridico sono gli unici ad avere il potere di deciderne gli<br />
indirizzi, ma anche a tutti quegli altri gruppi (stakeholder), che pur<br />
essendo esterni all’impresa, possono essere toccati dalle scelte<br />
aziendali (i fornitori, i clienti, i cittadini che risiedono presso gli<br />
impianti, i consumatori, la rete commerciale, le associazioni<br />
ambientaliste, ecc.)<br />
Questo punto vale a maggior ragione per le amministrazioni pubbliche,<br />
la cui missione non consiste nel realizzare profitti per gli azionisti,<br />
ma nel creare beni pubblici e servizi per la collettività.Ciò significa<br />
che un’amministrazione, posta di fronte a uno specifico problema,<br />
dovrebbe compiere ogni sforzo per individuare tutti i suoi possibili<br />
stakeholder. Ossia ragionare sulla posta in gioco, considerare con<br />
cura i possibili impatti (sociali, economici, urbanistici, ambientali,<br />
ecc.) del progetto, e individuare quali sono i soggetti che possono<br />
rappresentarli nel corso del processo. Per raggiungere questo scopo,<br />
l’amministrazione proponente deve svolgere una vera e propria indagine<br />
sul campo (<strong>più</strong> o meno ampia a seconda dei casi), indirizzata a<br />
scovare i possibili stakeholder. Spesso infatti noi non possiamo sapere<br />
a priori chi sono gli attori e quali sono gli interessi pertinenti: dobbiamo<br />
scoprirlo a poco a poco, muovendoci sul territorio, incontrando<br />
persone, gruppi e associazioni e soprattutto ascoltandoli. Nel capitolo<br />
5 esamineremo alcuni metodi che possono essere utilizzati, a seconda<br />
dei casi, per svolgere questo lavoro di indagine-ascolto. Lo scopo è<br />
quello di mettere a fuoco chi sono gli attori (effettivi o potenziali) e<br />
di conoscere i loro orientamenti di fondo.<br />
Alla fine di questa fase preliminare l’amministrazione proponente<br />
dovrebbe disporre di una mappa degli attori, ossia un quadro dei soggetti<br />
che possono essere interessati a ragionare attorno alle diverse<br />
poste in gioco implicate dal progetto. E dovrebbe quindi essere in<br />
CON CHI. COME INDIVIDUARE I PARTECIPANTI 41