A più voci - Magellano
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interviste individuali, esterne al Tavolo, condotte dalla consulente.<br />
Raccolte le interviste queste sono state tradotte in mappe semantiche, che ne componessero appunto i risultati.<br />
Queste sono state riportate al gruppo, e da lì è partito, o meglio ripartito il dialogo. Trovo molto importante sottolineare<br />
come questo passaggio sia stato cruciale, la ricontestualizzazione del tema ha permesso di comunicare<br />
meglio, di ragionare in gruppo di arrivare a proposte condivise sul tema in discussione, orari di apertura chiusura<br />
degli esercizi commerciali e deroghe domenicali.<br />
Intervista a cura di Paola Pellegrino<br />
Team del Progetto tempi A. De Cugis, F. Traù, G. Giolitti<br />
www.comune.milano.it/milano_aperta<br />
112 A PIÙ VOCI<br />
I processi deliberativi<br />
La negoziazione (distributiva o integrativa) tra le parti non è l’unico<br />
metodo per affrontare i conflitti. In molti casi si può pensare di arrivare<br />
a una posizione comune attraverso la discussione, il confronto<br />
degli argomenti, il ragionamento collettivo. Un processo basato sulla<br />
discussione viene ormai spesso designato, secondo l’uso inglese, come<br />
processo deliberativo. In inglese, infatti, to deliberate (deliberare) non<br />
significa, come in italiano, “adottare formalmente una decisione”,ma<br />
piuttosto “esaminare le ragioni pro e le ragioni contro una certa soluzione”.<br />
Quando si parla di deliberazione o di processi deliberativi ci si<br />
riferisce a processi basati sulla discussione dove si cerca di arrivare a<br />
una risoluzione comune mediante l’argomentazione.<br />
Esistono alcuni approcci e alcune tecniche che si propongono di<br />
risolvere le controversie mediante il dialogo o la deliberazione. Ne<br />
presentiamo alcune.<br />
Scheda 5 Un caso di processo deliberativo strutturato<br />
I PROGETTI “ATHENA” DELLA REGIONE MARCHE<br />
A due riprese (nel 2000 e nel 2004) la Regione Marche ha attivato un insieme di laboratori concertativi, rivolti alla<br />
definizione di norme di programmazione e gestione dei sistemi educativi e formativi. I laboratori hanno visto (e<br />
vedono, un progetto essendo oggi in fase realizzativa) la partecipazione, su nomina della Giunta regionale, della<br />
totalità dei soggetti rilevanti nell’applicazione delle norme, lato domanda come lato offerta di istruzione e formazione:<br />
assessorati competenti, province, ufficio scolastico regionale, università, agenzie formative, scuole secondarie<br />
superiori, agenzia del lavoro, parti sociali.<br />
Tre i grandi temi di lavoro:<br />
• la definizione del dispositivo di accreditamento delle sedi formative (già concluso con l’approvazione da parte<br />
della Giunta della proposta elaborata dal laboratorio);<br />
• la definizione del sistema generale di certificazione delle competenze e del riconoscimento dei crediti formativi,<br />
incluso libretto formativo;