05.11.2012 Raccolta Rassegna Stampa fino al mese di ... - Villa Emo
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Gazzettino <strong>di</strong> Treviso<br />
4 marzo 2012<br />
Ogni anno 1000 ettari <strong>di</strong> campi in meno<br />
La Col<strong>di</strong>retti: Ikea e macello intollerabili<br />
TREVISO - (mzan) Negli ultimi <strong>di</strong>eci anni, la Marca ha visto sparire ogni anno oltre mille ettari <strong>di</strong> terreno<br />
coltivabile, un’estensione pari <strong>al</strong>l’intera tenuta <strong>di</strong> Cà Tron. D<strong>al</strong> 2000 <strong>al</strong> 2010 la superficie agricola utilizzabile<br />
in provincia è scesa da 138mila a 127mila ettari. I progettati nuovi inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> Ikea a Cas<strong>al</strong>e sul Sile e del<br />
mega-macello a Barcon <strong>di</strong> Vedelago costituirebbero un ulteriore, intollerabile colpo: Col<strong>di</strong>retti Treviso rinnova<br />
l’<strong>al</strong>larme lanciato venerdì scorso insieme ad <strong>al</strong>tre un<strong>di</strong>ci associazioni impren<strong>di</strong>tori<strong>al</strong>i e sindac<strong>al</strong>i della provincia.<br />
«La terra per noi non è una ren<strong>di</strong>ta bensì l’unica possibilità <strong>di</strong> mantenere in vita le nostre aziende - sottolinea<br />
il presidente Fulvio Brunetta -. E il mantenimento dell’agricoltore nel territorio significa garantire <strong>al</strong>l’intera<br />
collettività la manutenzione e la s<strong>al</strong>vaguar<strong>di</strong>a dello stesso». Col<strong>di</strong>retti non nasconde dubbi sui benefici<br />
dell’operazione Barcon per gli agricoltori loc<strong>al</strong>i: «Non capisco come mai in Emilia occorrono 11 ettari per un<br />
macello più grande - si chiede Brunetta - e a Vedelago ne vogliono usare 30 per uno più piccolo?».<br />
Sul tema dello sviluppo sostenibile si muove anche l’Udc trevigiana: martedì il comitato provinci<strong>al</strong>e metterà<br />
a punto un piano <strong>di</strong> iniziative. «Smentire i principi del Ptcp e adottare deroghe “ad aziendam” - attacca la<br />
segretaria provinci<strong>al</strong>e Gianna G<strong>al</strong>zignato - significa decretare il f<strong>al</strong>limento delle politiche <strong>di</strong> gestione del territorio<br />
da parte <strong>di</strong> una Giunta provinci<strong>al</strong>e che evidentemente si inchina davanti ai poteri forti».<br />
Tribuna <strong>di</strong> Treviso<br />
4 marzo 2012<br />
Nasce un comitato pro maxi macello<br />
A qu<strong>al</strong>cuno il maxi macello con cartiera e farmer market, previsto a nord <strong>di</strong> via Terza Armata, a Barcon <strong>di</strong><br />
Vedelago, piace. E dopo prese <strong>di</strong> posizioni <strong>al</strong> vetriolo contro l’operazione sostenuta in prima persona d<strong>al</strong><br />
sindaco Paolo Quaggiotto e firmata Colomberotto e Rotocart, ecco uscire <strong>al</strong>lo scoperto un comitato a favore<br />
del nuovo impianto agroindustri<strong>al</strong>e. La prossima settimana si terrà una prima riunione. Pubblica? Solo per<br />
chi è d’accordo: il nuovo comitato non ha intenzione <strong>di</strong> pubblicizzare troppo l’evento temendo l’incursione<br />
del popolo schieratosi contro l’operazione. Nessun manifesto è ancora affisso in paese per annunciare<br />
l’assemblea a cui è stato invitato il progettista del polo agroindustri<strong>al</strong>e, l’architetto Leopoldo Saccon. Si conta<br />
sull’effetto sorpresa per scoraggiare l’intervento dei detrattori. La riunione si terrà martedì . Ci sarà sicuramente<br />
il sindaco Paolo Quaggiotto. «Mi hanno contattato – fa sapere il primo citta<strong>di</strong>no senza sbottonarsi troppo –<br />
Vado come invitato a relazionare sull’operazione. Ne <strong>di</strong>scuteremo a mente aperta, senza preconcetti».<br />
«Per Ikea e Barcon, Muraro è pronto a tra<strong>di</strong>re il Ptcp»<br />
Nessuna deroga <strong>al</strong> Piano territori<strong>al</strong>e, soprattutto se servirà a av<strong>al</strong>lare progetti come l’Ikea a Cas<strong>al</strong>e e il maxi<br />
macello a Barcon. E’ il grido unanime <strong>di</strong> Sel, Udc e Col<strong>di</strong>retrti che puntano il <strong>di</strong>to contro Muraro. «Voteremo<br />
contro ogni or<strong>di</strong>ne del giorno che voglia mo<strong>di</strong>ficare il Ptcp – fa sapere Luigi Amendola, capogruppo <strong>di</strong> Sel a<br />
S.Artemio – e ci auguriamo che tutti i partiti <strong>di</strong> opposizione in Provincia raccolgano il nostro appello. Il<br />
segretario provinci<strong>al</strong>e Udc Gianna G<strong>al</strong>zignato pare favorevole. «Con il sì agli inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> Barcon e Cas<strong>al</strong>e<br />
– <strong>di</strong>ce – Muraro smentisce il suo stesso Ptcp mettendo <strong>di</strong> fatto i gran<strong>di</strong> interessi privati davanti a quelli della<br />
collettività. Giusta la protesta delle associazioni <strong>di</strong> categoria e dei sindacati. Stiamo pensando <strong>di</strong> chiedere un<br />
consiglio provinci<strong>al</strong>e straor<strong>di</strong>nario». E rincara: «Smentire i principi del Ptcp e adottare deroghe “ad aziendam”<br />
significa decretare il f<strong>al</strong>limento delle politiche <strong>di</strong> gestione del territorio da parte <strong>di</strong> una Giunta provinci<strong>al</strong>e che<br />
evidentemente si inchina davanti ai poteri forti». A mettere ilcarico da novanta poi ci pensa la Col<strong>di</strong>retti <strong>di</strong><br />
Treviso. «Se il nostro si chiama settore primario ci sarà pur un motivo – spiega piccato il presidente della<br />
Col<strong>di</strong>retti <strong>di</strong> Treviso, Fulvio Brunetta – La terra per noi non è una ren<strong>di</strong>ta bensì l’unica possibilità <strong>di</strong> mantenere<br />
in vita le nostre aziende». I progetti specifici <strong>di</strong> Cas<strong>al</strong>e e i Barcon <strong>di</strong> Vedelago secondo il PTCP in vigore<br />
andrebbero a costituire – a detta <strong>di</strong> Col<strong>di</strong>retti – un abuso d’uso del territorio. Di qui la velenosissima<br />
annotazione: «Siamo stati in Emilia dove è in funzione un macello che per numeri è ancora più grande <strong>di</strong><br />
quello che si vorrebbe re<strong>al</strong>izzare a Barcon. Lì occorrono 11 ettari per un macello più grande. A Vedelago ne<br />
vogliono usare 30 <strong>di</strong> ettari per uno più piccolo?».<br />
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