05.11.2012 Raccolta Rassegna Stampa fino al mese di ... - Villa Emo
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Marco Perin e l’assessore Cristina Andretta, eletti nel 2009 tra le file del popolo azzurro. Con un documento,<br />
inviato ai consiglieri provinci<strong>al</strong>i e region<strong>al</strong>i e sintesi <strong>di</strong> un incontro dell’assemblea degli iscritti svoltosi nei giorni<br />
scorsi, boccia maxi macello Colomberotto e cartiera Rotocart. «La campagna dei Pola», scrive Parisotto, «va<br />
assolutamente s<strong>al</strong>vaguardata da un inse<strong>di</strong>amento industri<strong>al</strong>e il cui progetto, a oggi, non risulta definito né<br />
chiaro». Il Pdl riba<strong>di</strong>sce la necessità <strong>di</strong> re<strong>al</strong>izzare la circonv<strong>al</strong>lazione <strong>di</strong> Barcon per liberare il paese d<strong>al</strong> traffico<br />
della ghiaia. Ma nel tracciato previsto d<strong>al</strong> Piano territori<strong>al</strong>e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento provinci<strong>al</strong>e, che non è quello a<br />
est <strong>di</strong> Barcon <strong>fino</strong> <strong>al</strong>la Postumia romana in<strong>di</strong>cato nell’accordo <strong>di</strong> programma proposto <strong>al</strong> sindaco Quaggiotto<br />
da Colomberotto e Gelain <strong>di</strong> Rotocart. «Un progetto <strong>di</strong> viabilità a est <strong>di</strong> Barcon», sottolinea il Pdl, «è già stato<br />
bocciato d<strong>al</strong> consiglio comun<strong>al</strong>e che vedeva in quella arteria la strada dei cavatori: per re<strong>al</strong>izzarla i re della<br />
ghiaia <strong>di</strong> fatto avrebbero formato un’ulteriore cava, prodromica ad <strong>al</strong>tre an<strong>al</strong>oghe iniziative». Il Popolo della libertà<br />
invita a considerare l’inserimento <strong>di</strong> macello e cartiera nel tessuto industri<strong>al</strong>e già esistente e programmato<br />
in <strong>al</strong>tre zone della Marca, senza mangiare la splen<strong>di</strong>da campagna a nord <strong>di</strong> via Terza Armata. E infine<br />
l’attacco front<strong>al</strong>e <strong>al</strong>la giunta e, in particolar modo, <strong>al</strong> vicesindaco Marco Perin e <strong>al</strong>l’assessore <strong>al</strong>l’urbanistica<br />
Cristina Andretta, rei <strong>di</strong> aver av<strong>al</strong>lato la posizione <strong>di</strong> Paolo Quaggiotto, firmatario della lettera inviata in Regione<br />
per mandare avanti la v<strong>al</strong>utazione sull’accordo <strong>di</strong> programma Colomberotto-Rotocart. «Gli iscritti del Pdl», si<br />
fa portavoce Parisotto, «stigmatizzano la posizione tenuta dagli assessori Perin e Andretta, parte della giunta<br />
che ha dato, unanime, parere favorevole <strong>al</strong> progetto. Si tratta <strong>di</strong> un parere person<strong>al</strong>e e non del partito in<br />
quanto entrambi d<strong>al</strong> 2011 non risultano più essere iscritti <strong>al</strong> Pdl». Se Andretta e Perin non hanno più la tessera<br />
azzurra in tasca, l’hanno invece rinnnovata l’assessore <strong>al</strong>l’ambiente Andrea Gazzola e il consigliere <strong>di</strong> maggioranza<br />
Daniele Volpato, la cui posizione sul progetto Barcon non si <strong>di</strong>scosta d<strong>al</strong> resto del gruppo <strong>di</strong> governo.<br />
Dimenticati d<strong>al</strong> commissario Parisotto e dai colleghi <strong>di</strong> partito? Intanto sul progetto Barcon prende posizione<br />
contraria Confcooperative Veneto, che fa propria la campagna per lo sviluppo sostenibile. «La tutela del territorio<br />
e del sistema economico loc<strong>al</strong>e», osserva il presidente Bruno Nestori, «è uno dei fondamenti del sistema<br />
cooperativo».<br />
Corriere del Veneto<br />
3 maggio 2012<br />
Il paese che vuole i capannoni «Porteranno posti <strong>di</strong> lavoro»<br />
VEDELAGO — La guerra <strong>di</strong> Barcon, frazione <strong>di</strong> Vedelago nasce attorno a un enorme progetto, portato avanti<br />
da due impren<strong>di</strong>tori: Colomberotto, speci<strong>al</strong>izzato nelle carni, e Rotocart, professionista della carta igienica.<br />
Sognano <strong>di</strong> unire i loro sforzi su 900 mila metri quadrati e costruire un macello e una cartiera per dare lavoro<br />
a 600 persone. Un progetto osteggiato da Fondazione <strong>Villa</strong> <strong>Emo</strong>.<br />
Il paese che vuole i capannoni «Ci s<strong>al</strong>veranno d<strong>al</strong>la crisi»<br />
Barcon, metà degli abitanti firma per il maxi piano osteggiato da mezza It<strong>al</strong>ia<br />
VEDELAGO — In quella foto c'è chi vede un campo coltivato a mais. E chi vede buste paga e futuro. Sta<br />
dentro queste due immagini la guerra che sta avvelenando la quiete <strong>di</strong> Barcon, frazione <strong>di</strong> Vedelago: 1.300<br />
anime e una storia <strong>di</strong> ville venete che per i residenti sono <strong>di</strong>ventate quasi una prigione. La battaglia nasce attorno<br />
ad un enorme progetto, portato avanti in tandem da due impren<strong>di</strong>tori: Colomberotto, speci<strong>al</strong>izzato<br />
nelle carni, e Rotocart, professionista della carta igienica. I qu<strong>al</strong>i sognano <strong>di</strong> unire i loro sforzi su 900 mila<br />
metri quadrati, l'equiv<strong>al</strong>ente <strong>al</strong> centro storico <strong>di</strong> Treviso o 150 campi da c<strong>al</strong>cio, e costruire opere del v<strong>al</strong>ore<br />
complessivo <strong>di</strong> 330 milioni, capaci <strong>di</strong> dar lavoro a 600 persone. Un progetto osteggiato da Fondazione <strong>Villa</strong><br />
<strong>Emo</strong>, ossia d<strong>al</strong> Cre<strong>di</strong>to Trevigiano, una banca che a pochi chilometri ha fatto della sua sede una ban<strong>di</strong>era<br />
della <strong>di</strong>fesa del territorio, quando comperò i terreni per evitare l'ass<strong>al</strong>to dei cavatori. Un progetto <strong>al</strong> qu<strong>al</strong>e invece<br />
i residenti del Comune si aggrappano.<br />
Antonietta Vettoretto è la loro portavoce, la voce <strong>di</strong> una frazione composta da 466 famiglie. «Hanno aderito<br />
in tutte le case, abbiamo 500 firme: vogliamo solo lavorare», <strong>di</strong>ce. «Picai <strong>al</strong> gambo de soturco no rivaremo<br />
mai soa luna». Tradotto: l'economia loc<strong>al</strong>e non si riuscirà a sfondare con la coltivazione del mais. Con loro,<br />
visitiamo lo stabilimento della famiglia Colomberotto, dove ci accoglie il rampollo Fabio. Mostra le st<strong>al</strong>le, spiega<br />
che non ci sono odori, racconta del suo sogno ecosostenibile. E promette: «Ho 120 <strong>di</strong>pendenti e 50 <strong>al</strong>levatori<br />
della zona che mi conferiscono gli anim<strong>al</strong>i: se mi lasciano lavorare arriveremo a 400 assunti e parleranno <strong>di</strong><br />
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