05.11.2012 Raccolta Rassegna Stampa fino al mese di ... - Villa Emo
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su cose <strong>di</strong> poco conto, ma su un progetto che avrebbe segnato per sempre e in moto irreversibile il nostro<br />
territorio». Il progetto ha ottenuto l’approvazione <strong>di</strong> 9 consiglieri mentre 12 hanno votato contro. A <strong>di</strong>re no il<br />
gruppo Primavera Civica, il gruppo Bor<strong>di</strong>gnon Sindaco, il consigliere <strong>di</strong> maggioranza Daniele Volpato, il consigliere<br />
in<strong>di</strong>pendente W<strong>al</strong>ter Santin e i tre assessori Perin, Andretta e Franco. Le contestazioni non sono mancate<br />
per i 3 <strong>di</strong>ssidenti della giunta, in particolare per Franco e Perin contestati d<strong>al</strong> comitato del sì. Spintoni e<br />
bagarre <strong>al</strong>l’esterno dell’aula con i carabinieri e i vigili che sono intervenuti a sedare gli animi. Ora la p<strong>al</strong>la passa<br />
a Quaggiotto che dovrà decidere il da farsi. Le <strong>di</strong>missioni sono escluse, si tenterà la via del rimpasto <strong>di</strong> governo.<br />
Un assessore esterno forse per aumentare il numero dei consensi e il tentativo <strong>di</strong> portare in maggioranza<br />
qu<strong>al</strong>che consigliere. Un’impresa davvero ardua. E stasera,<strong>al</strong>le 21, a Castelfranco, nella sede del Pd (in<br />
via Matteotti) un incontro pubblico sulla cartiera in via Sile.<br />
Il Gazzettino <strong>di</strong> Treviso<br />
11 ottobre 2012<br />
ASSEMBLEA ROVENTE<br />
Quei 12 voti contrari sui qu<strong>al</strong>i si è arenato il progetto<br />
VEDELAGO - Dopo tre anni <strong>di</strong> accese <strong>di</strong>scussioni, lunedì sera in un municipio gremito dentro e fuori, il consiglio<br />
comun<strong>al</strong>e ha bocciato il progetto Colomberotto-Rotocart con 12 voti contrari e 9 favorevoli. Una eventu<strong>al</strong>e<br />
approvazione avrebbe permesso <strong>al</strong>la Conferenza dei servizi <strong>di</strong> prendere in esame la proposta v<strong>al</strong>utandone la<br />
compatibilità. Il «no» <strong>al</strong> progetto Barcon ha ovviamente scatenato reazioni contrastanti, con una parte dei<br />
vedelaghesi sod<strong>di</strong>sfatta d<strong>al</strong>l’esito e un’<strong>al</strong>tra che si è sentita tra<strong>di</strong>ta. Senza <strong>di</strong>menticare le ripercussioni politiche<br />
in giunta.<br />
CASTELFRANCO La bocciatura vedelaghese ha spostato <strong>al</strong>trove i problemi<br />
«Ma la cartiera non finirà qui»<br />
il Pd chiama a raccolta la città<br />
Ora che il Consiglio comun<strong>al</strong>e <strong>di</strong> Vedelago ha bocciato il piano <strong>di</strong> Barcon, la protesta si sposta a Castelfranco.<br />
Lunedì sera, con il voto contrario <strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione <strong>di</strong> maxi macello Colomberotto e cartiera Rotocart, hanno<br />
vinto i comitati e il fronte del «no» che ha dato battaglia negli ultimi tre anni. Il Comune guidato d<strong>al</strong> sindaco<br />
leghista Paolo Quaggiotto ha per ora archiviato la questione, ma ora la patata bollente passa in mano <strong>al</strong> suo<br />
collega <strong>di</strong> partito Luciano Dussin. Tra via Sile e via Lovara la giunta leghista guidata da Dussin ha intenzione<br />
<strong>di</strong> far inse<strong>di</strong>are la cartiera che a Vedelago non hanno voluto. Ma anche a Castelfranco si stanno mobilitando.<br />
Il primo incontro che darà probabilmente il via a una protesta in tutto e per tutto simile a quella già vista a<br />
Vedelago, è stato organizzato dagli attivisti del Partito Democratico per questa sera, <strong>al</strong>le 21, nella loro sede <strong>di</strong><br />
via Matteotti. «Sarà un incontro aperto tra castellani che vogliono capire, conoscere, partecipare. Abbiamo<br />
messo a <strong>di</strong>sposizione la sede del Pd e speriamo <strong>di</strong> essere in tanti, perché in tanti ci dovranno vedere per<br />
capire che non tutto si può fare senza l’adesione della citta<strong>di</strong>nanza» afferma il segretario del Pd <strong>di</strong> Castelfranco,<br />
Laura Viola. «Dopo due anni <strong>di</strong> an<strong>al</strong>isi, dati, riflessioni e confronti, anche la maggioranza si è spaccata e non<br />
si è deciso che, senza certezze d<strong>al</strong> punto <strong>di</strong> vista occupazion<strong>al</strong>e e <strong>di</strong> tutela dell’ambiente e della s<strong>al</strong>ute, l’operazione<br />
non poteva procedere -<strong>di</strong>ce ancora Viola riferendosi a quanto è accaduto a Vedelago- Per Castelfranco<br />
chiederemo che nel bando d’asta sia inserito il vincolo delle assunzioni promesse, 200 per l’esattezza, in<br />
tempi definiti, con pen<strong>al</strong>ità economiche certe se verranno <strong>di</strong>sattese. Se questi posti <strong>di</strong> lavoro ci sono non ci<br />
saranno <strong>di</strong>fficoltà a procedere in questo senso. Per Castelfranco vogliamo capire cosa accadrà oggettivamente<br />
<strong>al</strong> nostro territorio, <strong>al</strong> nostro suolo, <strong>al</strong>le nostre f<strong>al</strong>de acquifere, <strong>al</strong>la nostra aria, se si aggiu<strong>di</strong>casse il terreno<br />
una cartiera e se questa decidesse poi <strong>di</strong> produrre e non <strong>di</strong> trasformare o stoccare».<br />
Mentre i Comitati del “no” festeggiavano il successo, nella notte c’è stata la reazione <strong>di</strong> chi se è sentito derubato<br />
<strong>di</strong> una grande speranza. Speranza <strong>di</strong> sviluppo, <strong>di</strong> occupazione e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> un futuro più sereno<br />
per le proprie famiglie. Alle prime luci dell’<strong>al</strong>ba <strong>di</strong> ieri mattina, chi si recava <strong>al</strong> lavoro -chi fortunatamente lo ha<br />
ancora- si è trovato <strong>di</strong> fronte a tutta una serie <strong>di</strong> drappi bianchi appesi nei punti nevr<strong>al</strong>gici della circolazione,<br />
oltre a volantini e manifesti, con i ringraziamenti in<strong>di</strong>rizzati a coloro, soprattutto ai quattro della maggioranza,<br />
che pur con le proprie ragioni, hanno affossato il progetto Barcon con il loro voto contrario. La frazione comunque<br />
è in lutto. «È in lutto perché -<strong>di</strong>ce Antonietta Vettoretto, presidente del Comitato per il “sì- ancora<br />
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